Deepwatcher ha scritto:
Per il discorso prima della matematica.
Franco io condivido il tuo pensiero

Possiamo solo avere una descrizione imperfetta della realtà, non ci libereremo mai dagli errori.
ma ti ricordo che la matematica non è imprecisa: infatti lavora con numeri puri e perfetti (se io dico "2" espirmo un concetto ben definito) E' la sua applicazione alla realtà, anche detta fisica, che non può essere perfetta, perchè incertezze ed errori sono parte della nostra descrizione dell'universo.
Dico solo semplicemente che l'uomo è approdato a E=mc^2 perchè non si poteva fare diversamente. Non è la matematica a descrivere l'universo, ma viceversa. E' l'universo a contenere principi e leggi ben definite, che l'uomo ha canonizzato della matematica. Un'altra civiltà arriverebbe inevitabilmente a un risultato identico pur con una matematica formale diversa. E' questo che sto dicendo di dire ^^
Nel caso della velocità della luce potremmo non aver visto qualcosa e la nostra descrizione dell'universo tramite lo strumento della matematica potrebbe essere imprecisa.
Semplicemente da qualche parte c'è un errore di valutazione, una ipotesi sbagliata, o un semplice errore di calcolo

Caro Deep,
preferisco iniziare precisando che questa disputa , per quanto puramente
speculativa , mi piace e ne sono profondamente attratto .
Questo per fugare dubbi su eventuali toni che potrebbero sembrare
polemici o "assolutistici" mentre non vogliono esserlo affatto .
Vorrei anche approfittare per salutare ed abbracciare forte
il caro Renzo con il quale non "Litigo" da tanto tempo
Quanto mi manchi!:)
Tornando a noi .....
Definire la matematica uno strumento perfetto e i suoi elementi ( i numeri)
pedine pure di un gioco indiscutibilmente oggettivo rende
necessaria una correlazione : a quale fine .
Quando risolviamo problemi di algebra o geometria analitica,
versori e vettori , matrici e loro inverse .....come puri esercizi....
ebbene non vi e' dubbio che i numeri la fanno da padrona , ma
solo per loro stessi .
Quando questi sono chiamati a rappresentare la natura
e il suo funzionamento risultano , man mano che tentiamo
di essere più vicino ai fatti , sempre più deboli proprio nel
loro essere univoci e perfetti .
Non si adattano alla mutevolezza della realtà che sono
chiamati a descrivere. Sono troppo precisi .
E' , però, sbagliato tradurre precisione con perfezione.
Sono due concetti differenti .
Sarebbero perfetti a rappresentare la natura se attraverso
uno scritto riuscissimo a descriverne in modo inequivocabile
il funzionamento .
Forse sta proprio nel fatto che l'universo parla un'altra lingua
il motivo per cui riusciamo a comprenderlo solo in parte e , talvolta,
lo fraintendiamo . L'interprete non e' perfetto e resta sempre un interprete.
Ormai abbiamo i numeri nel DNA , e' improbabile che un giorno
l'uomo stravolga radicalmente la conoscenza dettando le basi
per un nuovo linguaggio che non sia basato su di essi .
Questo il nostro vero limite . Limite che , con buona possibilità,
offusca le semplici e reali regole che muovono l'universo.
Siamo troppo complicati!:)