Ciao ragazzi,
finalmente ho avuto modo di provare per un paio di serate la mia nuova torretta binoculare sul dobson Lightbridge 12".
Si tratta del modello Big Easy della Denkmeier.
A me interessava avere un visore in grado non solo di offrire ottime prestazioni nell'alta risoluzione, ma anche che potesse essere utilizzabile con profitto nell'osservazione deepsky, da cui la scelta su questo modello che, oltre ad essere corredato di un correttore OCS per newton in grado di fornire un fattore di ingrandimento minimo di soli 1.4x, ha anche apertura libera dei prismi di 26mm, il che si traduce nella possibilità di usare oculari di lunga focale senza vignettare.
Il tutto ad un prezzo ancora umano (attorno ai 500 euro).
Tutto questo sulla carta.
Passiamo alla resa dei conti.
COME SI PRESENTA
Il set Big Easy, a differenza delle altre torrette come la Maxbright, la Burgess, la William Optics, ecc. ecc., arriva SENZA oculari e SENZA valigetta. Questo per contenere al massimo il prezzo del visore. In pratica quì spendi tutto nel visore e negli OCS.
Il visore di per sè è ben realizzato, tutto in metallo, con movimenti per allargare la distanza interpupillare molto fluidi. Anche i due portaoculari sono molto ben realizzati. Pur mancando di un sistema per la correzione delle diottrie, sono molto migliori di quelli classici con le 3 viti per il serraggio dell'oculare che si trovano normalmente.
In pratica basta svitare la ghiera ad anello su ciascun portaoculare per allentare l'oculare e viceversa per stringerlo. In questo modo gli oculari risultano sempre perfettamente centrati in sede, senza nessun problema di allineamento. Per modificare le diottrie, basta estrarre uno dei due oculari rispetto all'altro (cosa peraltro semplicissima).
Gli elementi ottici che compongono l'OCS (si tratta di un 1.25") sono tutti in metallo anodizzato nero. In pratica si tratta di alcuni anelli dotati o meno di elementi ottici. A seconda della loro disposizione in sequenza si ottengono i diversi ingrandimenti (nel caso del newton 1.4x oppure 2.5x).
FUNZIONAMENTO SUL DOBSON
Intanto la denk con il suo OCS da 1.4x sul mio LB12" va a fuoco che è un piacere, anzi rimane anche parecchio margine per focheggiare, quindi non c'è nessun problema di fuoco.
Addirittura, mettendo quello da 2x ho dovuto estrarre un po' il tutto dal
focheggiatore perché altrimenti il fuoco era troppo esterno (solitamente il
problema con le bino è esattamente il contrario: fuoco troppo interno)!
Sin dalla prima occhiata non ho avuto nessun problema di merging delle immagini, con nessuna coppia di oculari che ho provato.
Primo target osservativo: ammassi aperti.
Su questi oggetti l'effetto 3D è assicurato! Osservando il doppio ammasso del perseo le stelline dell'ammasso fluttuano nel campo visivo! Un vero spettacolo!! L'unico problema (per la verità già messo in conto) è che con gli oculari GSO Superview da 20mm (68°afov) si ha un ingrandimento di 105x e ovviamente i due ammassi non entrano insieme nel campo, quindi se ne vede solo uno per volta.
Ho provato anche a mettere due Super25 della skywatcher (le ciofeche in
dotazione ai telescopi SW). Anche qui nessun problema di merging, ma sono comatosi ai bordi e l'immagine non è delle migliori. Qui però i due ammassi si vedono entrambi ma solo per metà e a bordo campo, dove c'è anche il coma maggiore....
Poi ho provato anche la terza opzione a mia disposizione: due oculari RINI da 30mm e 65°fov. Qui i due ammassi sono visibili entrambi, però questi oculari hanno un'estrazione pupillare esagerata quindi diventa difficile trovare il punto giusto per vedere correttamente l'immagine. Basta spostarsi un po' a destra/sinistra/avanti/indietro per perdere l'allineamento delle due immagini oppure vedere tutto nero.
A parte questo problema però, non ho notato vignettatura, nonostante il generoso campo inquadrato!
Durante la seconda serata, ho puntato gli ammassi dell'auriga. Anche qui è stato un vero e proprio spettacolo, specialmente per M37, ricchissimo di stelline finissime sullo sfondo, con qualche stella più luminosa che sembra uscire letteralmente dallo sfondo!
Secondo target: ammassi globulari.
L'unico globulare che sono riuscito a puntare la prima serata è stato M15 in pegaso. Per la verità il cielo era parecchio velato quindi non era il massimo, anzi! A 105x con i due GSO il globulare non era molto grande, ed era anche difficilmente risolto. Osservando bene si riusciva a risolverlo ma non era facile. L'immagine inoltre era piuttosto buia. Qui ho provato a togliere la torretta e a mettere lo speers waler da 10mm singolo, che mi da' 150x.
Risultato: stesso livello di risoluzione di prima, nel senso che l'ammasso era difficilmente risolvibile, però l'immagine era più luminosa! In pratica,
l'effetto di perdita di luce dovuto alla torretta si vedeva eccome, però il livello di dettaglio visibile non peggiorava.
Durante la seconda serata, decisamente migliore per trasparenza e seeing, ho osservato nuovamente M15 e poi anche M2. Questa volta entrambi i globulari erano risolti quasi fino al nucleo, sia a 105x che a 190x. Le immagini erano decisamente superlative, considerando che si tratta di due oggetti abbastanza piccoli (specialmente M2).
Terzo target: nebulose planetarie
Ho provato con M57 e M27. Entrambe belle e in visione 3d. Su M57 era ben visibile la stellina subito fuori dalla planetaria. Ho provato anche a mettere l'OCS da 2.5x per avere 190x su M57 e ovviamente la luminosità si è ridotta ma il dettaglio è rimasto, compresa la stellina di prima.
Provando un filtro UHC della Astronomink (il mio OIII Baader è un 2" e non può essere usato nell'OCS da 1.25"), a causa dell'ingrandimento già di per sè elevato, non ho notato vistosi miglioramenti nell'immagine.
Quarto target: galassie
Andromeda a 105x ovviamente non è visibile per intero. L'effetto 3d però è molto coinvolgente e l'osservazione può essere prolungata a piacimento grazie alla comodità di guardare con entrambi gli occhi.
M81 mostrava vagamente un accenno di spirali, mentre M82 mostrava nettamente le bande scure di polveri nella parte centrale.
Quinto target: nebulose ad emissione
Ho provato a puntare la veil nebula, ma senza alcun filtro e all'ingrandimento di 105x non sono riuscito a notare granché, solo un minimo accenno.
M42 invece mi ha restituito un'immagine migliore di qualunque fotografia abbia mai visto in giro!
A 105x non entrava completamente nel campo, ma la luminosità dell'oggetto era tale che mi sarei aspettato di vedere la parte centrale completamente satura. Invece il trapezio era lì in bella mostra, con le 4 stelline che sembravano uscire dalla nebulosità come in un film 3d (quelli da vedere con gli occhialini appositi)! Il colore generale era di un bel verdino sfumato.
Sesto target: luna e pianeti
Non ho ancora avuto il piacere.... magari stasera provo sulla luna e vi farò sapere!
Conclusioni:
PRO
- nessun problema di fuoco
- ingrandimento minimo sul newton di soli 1.4x (è un grande plus della denk rispetto agli altri, in questa fascia di prezzo)
- effetto 3d evidente
- nessun problema di merging. Allineamento degli oculari automatico, senza nessun problema di registrare nulla (altro pregio della denk)
- Nessun problema nemmeno per la correzione delle diottrie nonostante non sia previsto un sistema ad hoc in questo modello (c'è nel modello superiore, ma costa decisamente di più)
- nessuna vignettatura con gli oculari 20mm/68°fov e 30mm/65°fov
CONTRO
- perdita di luce rispetto al mono stimata in un 20% circa, anche se a questa perdita di luce non corrisponde una perdita nei dettagli visibili.
La perdita di luce del 20% l'ho stimata osservando lo stesso oggetto nel visore nel mio dobson da 12" e contemporaneamente in un dobson da 10" di un amico usato in mono. La luminosità delle imagini a parità di ingrandimento era praticamente la stessa. I dettagli visibili invece erano superiori nel visore.
- impossibilità di montare filtri da 2" con l'OCS in dotazione
- necessità di adeguare il parco oculari.
Sbab
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