Vittorino ha scritto:
...da un tutorial che avevo visto tempo fa mi pare fosse proprio per il motivo che dicevo io, ossia iniziare a contare i fotoni dopo un certo lasso di tempo dall'apertura del diaframma.
Manuale di MaxIm DL, a pagina 383:
Cita:
Shutter Latency Measurement
...
It is used to determine the intrinsic delay that occurs between the instant of issuing the command to start an exposure and the instant at which the shutter actually opens.
Oltretutto una volta che il diaframma è aperto il sensore inizia a caricarsi di fotoni, non c'è possibilità di impedirlo (altrimenti il diaframma che ci starebbe a fare?). Ovviamente si sta sempre parlando non di sensori privi di otturatore elettronico (come detto se c'è l'otturatore elettronico questo problema non si pone affatto).
Vittorino ha scritto:
...mi pare strano che sia per calcolare il tempo preciso dell'evento , visto la velocità di apertura del meccanismo del diaframma.
Sempre dal manuale:
Cita:
Although this delay can be significant (0.25 to 1 sec, depending on the particular camera system), in many cases it is quite uniform and repeatable.
Mi sento di aggiungere ancora una cosa perché quanto detto potrebbe indurre chi deve scegliersi una camera CCD a ritenere che l'otturatore elettronico sia quindi un vantaggio. La tecnologia necessaria alla realizzazione di un otturatore elettronico consiste in una serie di celle mascherate sul CCD alternate a quelle aperte all'arrivo dei fotoni in cui le cariche vengono spostate rapidamente dopo ogni posa. Purtroppo questo tipo di CCD, detti interlinea, sono a parità di dimensione dei pixel circa quattro volte meno sensibili di un CCD full frame a cui è però necessario applicare un otturatore meccanico. Insomma è un vantaggio che si paga con una notevole perdita di sensibilità.