serastrof ha scritto:
No, quelli sono osservatori astronomici, punto e basta.
Un parco delle stelle é una cosa dove ci possono andare le mamme con le carrozzine, le famiglie, etc...
Se mi avessi fatto l'esempio di AstroBrallo, ci potevo stare, ma se la pensi così allora forse la proposta non é affatto chiara. Io pensoalle città, ai quartieri, alla gente, alla vita quotidiana. Non alle torri d'avorio.
Il nostro è un'osservatorio posto in pianura e in zona suburbana, certo non può competere con nessun'altra struttura posta in zone con un minimo di elevazione e lontano dai centri urbani, tuttavia nelle serate d'apertura al pubblico, e cioè ogni quindici giorni, vengono le mamme con i bambini, le famiglie al completo ecc... e questo è appunto, secondo me, il compito del nostro osservatorio: fare divulgazione.
Se avessimo voluto farlo in montagna e quindi "solo" per noi, avremmo avuto forse l'imbarazzo della scelta sul dove farlo, ma non era il nostro obiettivo: l'osservatorio doveva nascere tra e per la gente.
Gli altri osservatori che conosco in Veneto, operano anche loro in questo modo per quel che so, e l'affluenza è sempre molto numerosa.
Quindi, almeno quì, quei parchi delle stelle intesi come posti dove far avvicinare la gente al cielo stellato e mettendoli a conoscenza della perdita fin quì subita della notte, è una realtà e con alcune belle soddisfazioni anche. Ma se, come mi sembra di capire, questo non avviene anche da voi, è vero, ci si racchiude in una torre d'avorio che anch'io rifuggo.
In buona sostanza cerco di far capire come finalmente, attraverso l'unione di quasi tutte le associazioni venete di astrofilia ma non solo, ci sono anche associazioni ambientaliste locali affiliate a VenetoStellato, forse anche con l'avvento della nuova legge, l'impegno di ARPAV, finalmente le cose si stanno muovendo in maniera impensabile fino a qualche anno fa. Gli astrofili stessi hanno preso fiducia che non stanno più combattendo contro i mulini a vento, quando (ma c'è ancora un lavoro immenso da fare) giri per le strade e vedi che finalmente intere aree artigianali che fino a ieri brillavano a tutte le ore, finalmente hanno i loro sistemi di illuminazioni rivolti a terra, beh, c'è voluto tanto tempo, ma ora è una soddisfazione e vedi che sì, si può fare e se sapremo instillare a progettisti, installatori, UTC e a scolari il rispetto dell'ambiente a noi caro e alla legge, speriamo poi che una volta preso l'abbrivio le cose procedano per il verso giusto.
Concludo afermando che naturalmente dipende da noi, che gli astrofili si uniscano in coordinamenti regionali, provinciali, basta che si uniscano perchè, non mi stancherò mai di dirlo, è l'unione che fa la forza.
serastrof ha scritto:
Sono due anni che pungolo lui ed ad es. Masi, più altri (ARA, ATA, Hipparcos) a riunirci attorno ad un tavolo per un coordinamento roma e provincia per inziative anti IL. Avrai saputo che secondo me ci vuole una specie di "codacons" specifico sull'IL. Chi meglio di lui, per incarnare il Carlo Rienzi della situazione?
Eppure "siamo ancora qua" (V. Rossi)
Questo è veramente un peccato.
Senti, se mi scrivi in privato e mi dai o ti do il mio numero di tel., avrei piacere di scambiare quattro chiacchiere.
Ciao Leo.