Per AstroPaolo:
innanzitutto penso sia opportuno costituirti una tua base di documentazione. Le leggi regionali contro l'IL, la descrizione di cosa é IL, come si forma e come si controlla, e quali sono gli impianti a norma e quelli che no, sono notizie reperibili ad es. sul sito di
CieloBuio,
http://www.cieobuio.org. Su tale sito trovi anche facsimili di lettere di segnalazioni/denuncia, e suggerimenti su come/quando/a chi é opportuno inviarle.
Puoi vedere anche sul sito del
CORDILIT,
http://www.cordilit.org.
Puspo (Massimo Alessandria) ha realizzato un'ottima guida alla scelta del lampione fuori norma, e lanciato un'altrettanto valida griglia di censimento e segnalazione.
http://www.sqm-network.com/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=101Credo che dopo di me lui stesso ti fornirà migliori indicazioni e materiale.
Un ottimo libro per entrare nel vivo del problema é "Inquinamento Luminoso" di Mario Di Sora, Gremese Editore.
http://www.deastore.com/libro/l-inquinamento-luminoso-mario-di-sora-gremese-editore/9788884405968.html Lo trovi anche a partire dal sito UAI,
http://www.uai.it.
Qui due interessanti articoli di stampa torinese:
http://www.cielobuio.org/index.php?opti ... &Itemid=94Lo strumento Sky Quality Meter, detto "buiometro", é un luminanzometro tarato in magnitudine per arcosecondo quadrato, la più indicativa ai fini che si prefigge. Lo produce un'azienda canadese, la Unihedron,
http://unihedron.com/ e costa sui 120-135 Euro. Lo trovi anche sui negozi on line di materiale astronomico, es. Geoptik, e negli astromercatini.
http://unihedron.com/projects/darksky/ BMP - Buiometria Partecipativa [url](
http://www.pibinko.org/bmp[/url] sta sviluppando in Italia una campagna di Prestito gratuito Partecipativo, ovvero si può richiedere a
bmp@pibinko.org di ricevere un "buiometro" per effettuare misure, inserirle nella mappa nazionale
http://www.pibinko.org/bmp2/?page_id=4, quindi restituire l'apparato per farlo circolare di nuovo. L'impegno é di effettuare almeno una misura, e di sostenere i costi della rispedizione, non vi sono altri costi.
SI può anche divenire [u]P
unto di Prestito http://www.pibinko.org/bmp2/?page_id=2239 per la propria zona, se s'intende mantenere e sviluppare l'impegno in questo senso, ovvero essere terminale locale d'iniziativa di BMP.
Qua trovi la l
egge regionale Piemonte:[url]
http://www.cielobuio.org/index.php?opti ... 8&Itemid=1[/url], che purtroppo però é del tutto i
nsufficiente ed inapplicabile ai fini di un vero controllo dell'inquinamento luminoso.
A maggior ragione, e rispondendo anche ad altri, occorre riprendere e sviluppare la mobilitazione collettiva organizzata, coinvolgendo quante più persone possibili.
L'IL é e dev'essere sentito, anche a livello di consapevolezza comune, alla stregua di qualsiasi altro inquinamento: nocivo all'ambiente ed alla salute, da controllare e "ripulire". Ciò deve comportare una forte richiesta sociale, civile e politica, dal basso, verso le Istitutizioni, affinché - ad esempio - comincino a monitorarlo tanto quanto si fa nelle aree urbane (e non) con quello atmosferico, chimico, delle acque, radioattivo, etc...
Per far ciò, occorre coinvolgere soprattutto le grandi associazioni ambientaliste, ed anche forze sociali, politiche e sindacali, etc...
Senza sminuire l'impegno (tra l'altro gratuito, credo, anzi spendendo parecchio di tasca propria) di chi ha installato la propria centralina, di chi raccoglie ed elabora i dati, di chi é pioniere di un fronte scientifico-politico del tutto inesplorato, é altrettanto vero che dobbiamo pretendere tutti insieme ed ad altri ed alti livelli che Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA), Comuni, Ospedali, Stazioni dei carabinieri, Università, Enti Pubblici, Osservatori Astronomici compresi quelli amtoriali, centri di ricerca radioastronomica, le sedi INAF, etc...
siano dotati di centraline di misurazione 24h della brillanza del cielobuio. Ciò lo si può ottenere solo con l'iniziativa collettiva, sociale, diffusa, quindi partecipata e partecipativa.
Rilanciare l'iniziativa politico-associativa, parlamentare e di "lobby" per una nuova normativa significa mettere in luce la sostanziale inutilità di quelle finora concepite, i cui limiti d'emissione non solo sono del tutti insufficienti rispetto alla vastità delle grandi aree urbane ed i grandi impianti (il grosso del problema é lì), ma non sono affatto rispettati su scala globale non lo saranno così facilmente nemmeno nei prossimi 5-10 anni.
Bisogna essere più duri, e soprattutto più uniti, senza per forza farci le pulci l'un l'altro, ma trovare attività, proposte d'impegno e cose pratiche che riscuotano facile consenso, e soprattutto siano facilmente accessibili, senza oneri, per tutti, soprattutto i non astrofili.
Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo solo spendere di tasca nostra per una responsabilità che é di tutti.
Gli astrofili non combattono la luce, bensì il suo uso sregolato, inutile, dispendioso ed inquinante.
Questo forum é uno spazio di discussione importante, che può costituire un'ottimo punto di confronto per l'iniziativa comune. Chiediamo che amministratori e moderatori sostengano in prima persona il dibattito su questi temi, lo rafforzino e rilancino in ogni sede, ne salvaguardino gli spazi, i modi ed i tempi.
Ad esempio, esiste anche una campagna per far dichiarare dall'Unesco il cielobuio patrimonio dell'Umanità. Dovrebbe essere la prima rivendicazione dell'intera comunità astronomica mondiale, e quindi credo che sia un'ulteriore campagna da sviluppare anche qui. E' così impensabile che un "forum astrofilo" sostenga praticamente un'iniziativa simile?
Il primo interesse (e dovere) di un astrofilo é osservare il cielobuio, ma se il cielobuio é in via d'estinzione il primo dovere di ciascuno di noi é salvarlo. Ogni sforzo, per quanto minuscolo sia, compiuto in tale direzione é sacrosanto.