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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 27 agosto 2011, 11:11 
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Iscritto il: martedì 1 settembre 2009, 8:59
Messaggi: 61
Tipo di Astrofilo: Visualista
serastrof ha scritto:
Dall'inzio del 2011 a Roma abbiamo eseguito quasi un centinaio di misure della brillanza del cielo notturno della Capitale, grazie al Prestito Partecipativo del Progetto Buiometria Partecipativa. ....reperibile all'indirizzo http://www.pibinko.org/bmp......Per la prima volta nella storia della Città Eterna, dove non mi risulta siano mai state effettuate campagne sistematiche ..abbiamo una mappa della situazione della qualità del cielo notturno della Capitale....Non sarà scientifica al 100%, non sarà da farci un lavoro per Nature, ma intanto c'é e prima non c'era.

Hai fatto bene anche se possiamo ben immaginare i risultati. Però ma mappa Cinzano/Falchi c'è..La mia domanda a puspo era comunque ia riferita non al cielo sopra la città, ma la città stessa. Ma capisco che non rientra nell'attività dell'astrofilo ma in quella dell'ingegneria ambientale ed elettrica.
serastrof ha scritto:

Ciò nonostante, siamo ad 11 anni dall'entrata in vigore di un'ottima legge (disapplicata perché manca un blocco sociale che la rivendichi e ne pretenda l'attuazione) ......In virtù delle misure, possiamo denunciare che la L.R. 23/2000 non é stata sufficiente a limitare l'IL....

Questo lo puoi dire se fai rilievi a una data distanza da Roma, non dall'interno di un'area metropolitana.
serastrof ha scritto:
Possiamo denunciare, e lo stiamo fcendo, che la società elettrica della Capitale, la privatizzata ACEA a controllo capitolino, non ha ancora introdotto la riduzione di flusso luminoso notturna del 30%n prevista dalla L.R. 23/2000. ....Tra l'altro, ciò dovrebbe essere una battaglia politica .....

Fatelo sulla stampa, non sul forum.
serastrof ha scritto:
Questo mentre, ad esempio, il ns. Sindaco, il bel Gianni, a ferragosto ha tappezzato la città di manifesti "10.000 nuovi lampioni per la periferia - PIU' LUCE PIU' SICUREZZA".
Oltre la falsa equazione (denunciata - almeno per il momento, mi pare - solo da Parco delle Stelle, e nemmeno dalla UAI il cui attuale presidente sarebbe un'icona dell'anti-IL...)

Occhio: Dove i valori di luminanza non raggiungono i valori richiesti dalle norme di sicurezza, è chiaro che bisogna innalzare i valori a quel livello e non al doppio o al quadruplo, ma bisogna farlo. Se in centro non si riduce il flusso, chiedi al presidente Uai il perché. Saprà darti una motivazione piu che valida.
serastrof ha scritto:

Per ricevere uno strumento SQM in Prestito Partecipativo (é gratis, l'impegno é solo di effettuare almeno una misura), potete mettervi in lista inviando una e-mail a: bmp@pibinko.org

Possiedo il mio e i ragazzi di BMP (Giubbilini & C.) hanno coniato il termine "buiometria" chiamando l'SQM con un toscaneggiante "buiometro" e fanno un grande lavoro di prestito.
puspo ha scritto:
...non bisogna confondere i dati SQM raccolti con uno strumento manuale, con quelli raccolti con uno fisso. All'Elba, solo misurando con un SQM in continuo mi sono reso conto ....La brillanza del cielo varia, durante la notte da 20,09 a 20,55 ... il perchè è facile capirlo, vengono spenti impianti accesi solo per i turisti. ... ma un astrofilo con un SQM manuale, avrebbe capito questo? Bisognerebbe chiedergli di prendere misure per tutta la notte, per più notti, per più periodi dell'anno! E per uno che lo fa con scopo di interesse divulgativo, è difficile che lo possa fare.

Ma che dici??? Ma è facile o non è facile capirlo? Ma secondo te, per capire che il cielo varia di ben 0,5 bisogno dello scatolotto semiprofessionale??? Dentro lo scatolotto cosa c'è? Un SQM! E manualmente in giro io cosa mi porto? Un SQM! E allora? Tanto buio in più e impianti spenti all'orizzonte me ne accorgo a occhio nudo! Se ne accorgerebbe chiunque!
puspo ha scritto:
Conoscere lo scarto relativo tra i sensori permette anche di riallineare tutti i dati di un DB. ...presto faremo una campagna di intercalibrazione di tutti i sensori, così da avere una serie di letture anche confrontabili tra stazione e stazione

Questo allineamento me lo ha già fatto Giubbilini di CORDILIT malgrado ancora non ho l'SQM in postazione fissa.
serastrof ha scritto:
Divisi, si perde sempre. Da soli, si é donchisciotte.... ci vuole tanta pazienza e tolleranza verso tutti, ma bisogna saper badare al sodo e stringere su ciò che unisce e sopire ciò che divide...Contro l'IL (così come per il clima) non basta una legge, e nemmeno di farla rispettare.
.....spesso anch'io ho voglia di mollar tutto, e spesso sono proprio stanco e deluso

La stanchezza è segno di impegno, vuol dire che vai bene! Il nostro problema saprai anche tu, serastrof, è che lavoriamo in pochi mentre cerchiamo la maniera per far capire a tutti quanto è facile se tutti insieme ci impegnamo un poco per uno, ma tutti insieme.
serastrof ha scritto:
.....Ad es., credo che dovremmo riuscire a ridiscutere le leggi regionali, e tentare di far ripartire una legge unica, quadro, nazionale.

Non cambierebbe nulla. Quindi tantovale usare la legge che c'è. I tempi sono minati per una legge nazionale, quindi astrofili, niente scuse che le leggi sono "solo" regionali. Alziamo il sederino...
serastrof ha scritto:
.....siamo arretrati. Ma cambiare si può, cambiare si deve. Deve restare per forza un sogno, per noi?

E pensa che l'Italia ha le leggi migliori, Inghilterra Germania non hanno leggi. E' un paradosso. Siamo in terra latina? E' dura in terra latina, c'è meno rispetto! E allora giù con le segnalazioni!


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MessaggioInviato: domenica 28 agosto 2011, 0:35 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Qualcuno sa se esiste una qualsiasi prganizzazione/organo che raccoglie le segnalazioni degli impianti non a norma in Piemonte? Dove potrei trovare una descrizione di cosa cercare/segnalare con sicurezza?
Se le leggi sono regionali immagino che i parametri cambino.

A quali uffici dovrei rivolgermi per far verificare un impianto pubblico/privato che secondo me non rispetta le norme? urbanistica?

Dove trovo gli SQM e quali modelli sono consigliati? Obbligatorio averlo fisso?

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MessaggioInviato: domenica 28 agosto 2011, 9:34 
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Iscritto il: martedì 1 settembre 2009, 8:59
Messaggi: 61
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Paolo
la legge regionale Piemonte è la peggiore che possa esistere, nel senso che legalizza l'IL facendo finta di tutelare il territorio. Non per niente è fatta dalle lobby.
Ti suggerisco di rivolgerti a qualsiasi associazione piemontese della tua zona, dovrebbe essere in grado di darti una risposta sulla base della porzione di territorio in cui abiti (contrariamente alle leggi delle altre regioni del nord, il Piemonte ha le zonizzazioni) e sullo stato della legge.

Se vuoi un SQM puoi averlo in prestito per un determinato periodo (alcuni mesi) per fare delle misure.
Vai sul sito di "Buiometria Partecipativa" o scrivi direttamente a bmp@pibinko.org

L'SQM è utile, se usato secondo le procedure può fornire dati precisi anche per studi ad hoc.
In postazione fissa (centralina) consente dati statistici e studi più approfonditi. (argomento on-topic)


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MessaggioInviato: domenica 28 agosto 2011, 9:50 
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Messaggi: 527
Per AstroPaolo:
innanzitutto penso sia opportuno costituirti una tua base di documentazione. Le leggi regionali contro l'IL, la descrizione di cosa é IL, come si forma e come si controlla, e quali sono gli impianti a norma e quelli che no, sono notizie reperibili ad es. sul sito di CieloBuio, http://www.cieobuio.org. Su tale sito trovi anche facsimili di lettere di segnalazioni/denuncia, e suggerimenti su come/quando/a chi é opportuno inviarle.

Puoi vedere anche sul sito del CORDILIT, http://www.cordilit.org.

Puspo (Massimo Alessandria) ha realizzato un'ottima guida alla scelta del lampione fuori norma, e lanciato un'altrettanto valida griglia di censimento e segnalazione. http://www.sqm-network.com/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=101
Credo che dopo di me lui stesso ti fornirà migliori indicazioni e materiale.

Un ottimo libro per entrare nel vivo del problema é "Inquinamento Luminoso" di Mario Di Sora, Gremese Editore. http://www.deastore.com/libro/l-inquinamento-luminoso-mario-di-sora-gremese-editore/9788884405968.html Lo trovi anche a partire dal sito UAI, http://www.uai.it.

Qui due interessanti articoli di stampa torinese:
http://www.cielobuio.org/index.php?opti ... &Itemid=94

Lo strumento Sky Quality Meter, detto "buiometro", é un luminanzometro tarato in magnitudine per arcosecondo quadrato, la più indicativa ai fini che si prefigge. Lo produce un'azienda canadese, la Unihedron, http://unihedron.com/ e costa sui 120-135 Euro. Lo trovi anche sui negozi on line di materiale astronomico, es. Geoptik, e negli astromercatini.

http://unihedron.com/projects/darksky/

BMP - Buiometria Partecipativa [url](http://www.pibinko.org/bmp[/url] sta sviluppando in Italia una campagna di Prestito gratuito Partecipativo, ovvero si può richiedere a bmp@pibinko.org di ricevere un "buiometro" per effettuare misure, inserirle nella mappa nazionale http://www.pibinko.org/bmp2/?page_id=4, quindi restituire l'apparato per farlo circolare di nuovo. L'impegno é di effettuare almeno una misura, e di sostenere i costi della rispedizione, non vi sono altri costi.
SI può anche divenire [u]Punto di Prestito http://www.pibinko.org/bmp2/?page_id=2239 per la propria zona, se s'intende mantenere e sviluppare l'impegno in questo senso, ovvero essere terminale locale d'iniziativa di BMP.

Qua trovi la legge regionale Piemonte:[url] http://www.cielobuio.org/index.php?opti ... 8&Itemid=1
[/url], che purtroppo però é del tutto insufficiente ed inapplicabile ai fini di un vero controllo dell'inquinamento luminoso.

A maggior ragione, e rispondendo anche ad altri, occorre riprendere e sviluppare la mobilitazione collettiva organizzata, coinvolgendo quante più persone possibili.

L'IL é e dev'essere sentito, anche a livello di consapevolezza comune, alla stregua di qualsiasi altro inquinamento: nocivo all'ambiente ed alla salute, da controllare e "ripulire". Ciò deve comportare una forte richiesta sociale, civile e politica, dal basso, verso le Istitutizioni, affinché - ad esempio - comincino a monitorarlo tanto quanto si fa nelle aree urbane (e non) con quello atmosferico, chimico, delle acque, radioattivo, etc...
Per far ciò, occorre coinvolgere soprattutto le grandi associazioni ambientaliste, ed anche forze sociali, politiche e sindacali, etc...

Senza sminuire l'impegno (tra l'altro gratuito, credo, anzi spendendo parecchio di tasca propria) di chi ha installato la propria centralina, di chi raccoglie ed elabora i dati, di chi é pioniere di un fronte scientifico-politico del tutto inesplorato, é altrettanto vero che dobbiamo pretendere tutti insieme ed ad altri ed alti livelli che Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (ARPA), Comuni, Ospedali, Stazioni dei carabinieri, Università, Enti Pubblici, Osservatori Astronomici compresi quelli amtoriali, centri di ricerca radioastronomica, le sedi INAF, etc... siano dotati di centraline di misurazione 24h della brillanza del cielobuio. Ciò lo si può ottenere solo con l'iniziativa collettiva, sociale, diffusa, quindi partecipata e partecipativa.
Rilanciare l'iniziativa politico-associativa, parlamentare e di "lobby" per una nuova normativa significa mettere in luce la sostanziale inutilità di quelle finora concepite, i cui limiti d'emissione non solo sono del tutti insufficienti rispetto alla vastità delle grandi aree urbane ed i grandi impianti (il grosso del problema é lì), ma non sono affatto rispettati su scala globale non lo saranno così facilmente nemmeno nei prossimi 5-10 anni.

Bisogna essere più duri, e soprattutto più uniti, senza per forza farci le pulci l'un l'altro, ma trovare attività, proposte d'impegno e cose pratiche che riscuotano facile consenso, e soprattutto siano facilmente accessibili, senza oneri, per tutti, soprattutto i non astrofili.

Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo solo spendere di tasca nostra per una responsabilità che é di tutti.
Gli astrofili non combattono la luce, bensì il suo uso sregolato, inutile, dispendioso ed inquinante.

Questo forum é uno spazio di discussione importante, che può costituire un'ottimo punto di confronto per l'iniziativa comune. Chiediamo che amministratori e moderatori sostengano in prima persona il dibattito su questi temi, lo rafforzino e rilancino in ogni sede, ne salvaguardino gli spazi, i modi ed i tempi.

Ad esempio, esiste anche una campagna per far dichiarare dall'Unesco il cielobuio patrimonio dell'Umanità. Dovrebbe essere la prima rivendicazione dell'intera comunità astronomica mondiale, e quindi credo che sia un'ulteriore campagna da sviluppare anche qui. E' così impensabile che un "forum astrofilo" sostenga praticamente un'iniziativa simile?

Il primo interesse (e dovere) di un astrofilo é osservare il cielobuio, ma se il cielobuio é in via d'estinzione il primo dovere di ciascuno di noi é salvarlo. Ogni sforzo, per quanto minuscolo sia, compiuto in tale direzione é sacrosanto.

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Ultima modifica di serastrof il domenica 28 agosto 2011, 9:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 28 agosto 2011, 11:39 
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Mi son letto la linea guida del piemonte ma in effetti le zone vengono definite con metodi diversi, urbanizazione e distanza da osservatori (alla cui lista vedo mancarne parecchi di recente costruzione).
Proverò a sentire in urbanistica se san qualcosa, ho già capito che me lo prendo dove non batte il sole.
Nel prato a 50m han costruito una nuova villa, proprietario un impresario edile che la usa anche come promo, cosi ci ha ficcato di tutto e di più, ogni arbusto ha il suo faretto puntato verso l'alto. Lo odio. :evil:

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serastrof ha scritto:
...Rilanciare l'iniziativa politico-associativa, parlamentare e di "lobby" per una nuova normativa significa mettere in luce la sostanziale inutilità di quelle finora concepite, i cui limiti d'emissione non solo sono del tutti insufficienti rispetto alla vastità delle grandi aree urbane ed i grandi impianti (il grosso del problema é lì), ma non sono affatto rispettati su scala globale non lo saranno così facilmente nemmeno nei prossimi 5-10 anni.

Questo non è vero. Varie leggi nazionali non sono rispettate, esistono difatti ordini di avvocati e tribunali civili e penali. Durante un simposio IDA nel 2007, conosciuto un relatore inglese di mestiere avvocato, gli dissi che l'Italia malgrado abbia delle buone leggi in pochi le rispettano. Lui mi rispose che da loro accade lo stesso... :lol:
Una legge nazionale non sarebbe il fallimento delle leggi regionali, ma permettimi: il riconoscimento del successo delle leggi in essere, della politica e delle forze in campo. Se dovesse essere approvata una legge diversa, sarebbe solo per intrighi parlamentari, credimi è così.

serastrof ha scritto:
Gli astrofili non combattono la luce, bensì il suo uso sregolato, inutile, dispendioso ed inquinante...
Il primo interesse (e dovere) di un astrofilo é osservare il cielobuio, ma se il cielobuio é in via d'estinzione il primo dovere di ciascuno di noi é salvarlo. Ogni sforzo, per quanto minuscolo sia, compiuto in tale direzione é sacrosanto.

E' l'appello di Falchi di anni fa e recente pubblicato su Le Stelle. E' stato l'appello per un decennio anche di altri: Di Sora, Bonata, Dalla Gassa, Cinzano e vari attivisti poco ascoltato.
Ma vale ancora, per tutti.. :wink:

Grazie per il tuo grande impegno Serastrof. E Roma non sei solo, non so se vi siete organizzati...


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MessaggioInviato: lunedì 29 agosto 2011, 17:51 
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skyrambler ha scritto:
Grazie per il tuo grande impegno Serastrof. E Roma non sei solo, non so se vi siete organizzati...

Grazie a te, gentilissimo e confortante, ci volevi proprio. Ogni tanto ricevere una pacca sulla spalla vale più di un superenalotto vinto (oddio, magari dipende dalla scale dei valori...).

Circa Roma, da queste colonne e da altre parti, sono ormai praticamente due anni che lancio appelli per la costituzione di un coordinamento (o si chiami come vi pare, ma un gruppo stabile) cittadino per cercare di pianificare seriamente sia la raccolta segnalazioni che contattare associazioni astrofile, ambientaliste e di tutti i tipi, nonché forze politiche ed istituzioni, al fine di porre l'IL un'anticchia più in considerazione di come lo é ora, a livello amministrativo e sociale.
Basterebbe infatti già soltanto un'anticchia in più.

Però su questo tema devo confessare la sconfitta: hanno risposto più i "comuni" non astrofili, col concetto di BMP, che "gli addetti ai lavori".

Quest'ultimi dicono tutti di si, ma poi non c'é vera volontà di procedere.

In particolare gli astrofili, associati e non, mi pare che pensino solo a coltivare il proprio orticello associazionistico di appaltini per le serate pubbliche o a trovarsi la piazzola appenninica dove osservare. In alternativa, passano il tempo a sbertucciare o a fare spallucce di ogni ipotesi di impegno collettivo.

Infatti il problema di questa megalopoli sconfinata é esattamente questo: siamo milioni, e se glielo chiedi sono tutti d'accordo con te. Ma ti pare, certo, che bello il cielo stellato, é vero, l'abbiamo perso, si bisognerebbe darsi da fare.
Ma poi armiamoci e partite, ti volti e sei solo, sempre maledettamente solo, tu e la tua denuncia sul lampione molesto, senza un vero retroterra di persone che facciano effettivo supporto, presenza e forza reale.

Ed allora sei solo un moschino fastidioso, ed anche se hai ragione, se ti vedono solo sei morto. Come certi magistrati o poliziotti o preti di frontiera, contro le mafie.

E' stato molto brutto veder bloccata la discussione da cui é scaturita la presente, per via delle reazioni suscitate.
Una realtà con cui fare i conti, un "nemo propheta in patria" che dovrebbe ancor più convincere che é al di fuori degli astrofili, fra la gente comune, che dobbiamo ri-costruire la consapevolezza anti IL ed il coinvolgimento d'impegno gratuito, volontario ed puramente finalizzato all'ideale superiore.

Ecco perché v'invito a riflettere sulla validità del concetto BMP-like e farlo proprio, attivandosi per diffonderlo, modificarlo, personalizzarlo o semplicemente proporne uno proprio.
Era ed é questo lo spirito ed il contenuto dell'idea "parco delle stelle" e delle "oasi di cielo buio", dell' "astrofilia popolare e di massa".

Ed anche quello di una specie di "CODACONS ANTI IL", che ci vorrebbe operativo giuridicamente, politicamente ed a mezzo stampa in questa miasmatica città, per il quale ci sarebbe perfino già bello e pronta, come candidato alle "primarie", la figura - rappresentativo e accettabile - di un avvocato specializzato e dal nome in gran voga, ad incarnare il ruolo necessario del leader carismatico .

Ed invece siamo sempre ancora molto pochi, ad interessarsi al tema. Anche la Commissione UAi sull'IL non mi pare abbia mai dato segni di vita (forse sono io il disinformato?).

Questa discussione sulle centraline SQM é il primo sintomo positivo da mesi a questa parte, quantomeno nei forums astrofili, e - a quanto pare - l'unica coinvolgente. (A proposito, esportiamola anche sugli altri! Venetostellato e Cordilit saranno nuovamente pretesto di discordia e polemica sterile? Non credo).

Ed allora che centraline siano, a tutto spiano. dappertutto, chiunque possa ne installi una. Che si lanci subito un convegno nazionale di studio dei primi dati, o semplicemente di rivendicazione dell'importanza del proprio ruolo.

Cieli Sereni

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MessaggioInviato: lunedì 29 agosto 2011, 18:23 
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AstroPaolo ha scritto:
Mi son letto la linea guida del piemonte ma in effetti le zone vengono definite con metodi diversi, urbanizazione e distanza da osservatori (alla cui lista vedo mancarne parecchi di recente costruzione).
Proverò a sentire in urbanistica se san qualcosa, ho già capito che me lo prendo dove non batte il sole.
Nel prato a 50m han costruito una nuova villa, proprietario un impresario edile che la usa anche come promo, cosi ci ha ficcato di tutto e di più, ogni arbusto ha il suo faretto puntato verso l'alto. Lo odio. :evil:


No, non é detto che non si possa far nulla. Si può e si deve affermare che anche se sono tollerate dalla normativa locale, le fonti d'inquinamento luminoso sono comunque generatrici di polluzione.

Si può ad esempio sollevare il conflitto di legittimità, perché se in un altro territorio con caratteristiche simili, a parità d'inquinamento é effettivamente dichiarato fuori norma ciò che invece in Piemonte si tollera, per il principio di equità costituzionale si ha disparità di trattamento fra due cittadini.

L'argomento non é necessariamente vincente giuridicamente, ma può servire a sollevare comunque la questione a livello pubblico.

Il problema é li: occorre farne una campagna pubblica, evidente, civile, a mezzo stampa, prima ancora che giuridica. Bisogna prima convincere, per poter vincere.

Per questo hai ragione, occorre un gruppo, un soggetto non unipersonale, un "movimento d'opinione" per far ciò. E questa é la vera responsabilità degli astrofili.

Se non trovi nessuno, crea tu la tua struttura, aggrega altri attorno a te, magari con la campagna di misurazioni di Buiometria Partecipativa, e presentate denunce pubbliche (magari generali sulla situazione del cielo di una certa area, per evitare sconfessioni giuridiche che rafforzerebbero solo la posizione dell'inquinatore).

Prova a coinvolgere anche gruppi ambientalisti locali.

Se hai bisogno di ulteriori indicazioni sul materiale, torna a chidere.

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MessaggioInviato: mercoledì 31 agosto 2011, 18:32 
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serastrof ha scritto:
...Ed allora che centraline siano, a tutto spiano. dappertutto, chiunque possa ne installi una. Che si lanci subito un convegno nazionale di studio dei primi dati, o semplicemente di rivendicazione dell'importanza del proprio ruolo.


Se vivevi nel 1846, Garibaldi a te faceva un baffo, né?.... :lol:


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MessaggioInviato: lunedì 5 settembre 2011, 9:32 
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skyrambler ha scritto:
serastrof ha scritto:
Se vivevi nel 1846, Garibaldi a te faceva un baffo, né?.... :lol:

La vita è un mozzico, il cielo così grande, e l'obiettivo così scoraggiantemente lontano...


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