skyrambler ha scritto:
Come si rilevano i dati di IL in ambienti antropici? Ad esempio in città come faccio a dire se la città è inquinata? E in campagna?
Dall'inzio del 2011 a Roma abbiamo eseguito quasi un centinaio di misure della brillanza del cielo notturno della Capitale, grazie al
Prestito Partecipativo del Progetto Buiometria Partecipativa.Sul ns. gruppo fb potete leggere le info raccolte nell'area discussioni. I dati sono stati inseriti sulla mappa di BMP, reperibile all'indirizzo
http://www.pibinko.org/bmp.
Per la prima volta nella storia della Città Eterna, dove non mi risulta siano mai state effettuate campagne sistematiche di controllo del cielobuio, abbiamo una mappa della situazione della qualità del cielo notturno della Capitale.
Non sarà scientifica al 100%, non sarà da farci un lavoro per Nature, ma intanto c'é e prima non c'era.
(E qui devo ringraziare pubblicamente il giovane naturalista - badate, non un astrofilo! Che smacco! - Simojova che da solo ha effettuato decine e decine di misure).
Ovviamente i dati non sono confortanti, ma erano prevedibili. E costituiscono pietra di paragone fino a riprova del contrario, ed hanno permesso di creare decine di contatti comunicativi in cui si é parlato di questo sconosciutissimo IL, che non é l'abbreviazione per "illustre".
Ciò nonostante, siamo ad 11 anni dall'entrata in vigore di un'ottima legge (disapplicata perché manca un blocco sociale che la rivendichi e ne pretenda l'attuazione) ed a 6 dal Regolamento di attuazione, che andrà a regime, se sarà rispettato, a partire dal 2013.
Fare misure di brillanza può anche costituire un paragone per verificare la validità di un intervento di riduzione IL, ad esempio. Oppure per ri-discutere (ovviamente in progresso) l'efficacia della normativa vigente rispetto ai fini prefissi.
In virtù delle misure, possiamo denunciare che la L.R. 23/2000 non é stata sufficiente a limitare l'IL, poiché é cresciuto nel tempo ma finora non si aveva la possibilità di dimostrarlo (se non con le immagini da satellite, ma non sono così esaustive, esemplificative ed immediate come il rilievo da terra).
Possiamo denunciare, e lo stiamo fcendo, che la società elettrica della Capitale, la privatizzata ACEA a controllo capitolino, non ha ancora introdotto la riduzione di flusso luminoso notturna del 30%n prevista dalla L.R. 23/2000. E tante altre cose, basta saperci lavorare un pochettino sopra!
Tra l'altro, ciò dovrebbe essere una battaglia politica da lanciare su tanti fronti: sapete quanto costa, ad esempio, in termini di soldi, illuminare una metropoli rovesciata su un territorio vasto tre volte la città di Londra (escludo la cintura delle municipalità autonome che costituiscono Greater London), ed inquina il cielo dieci volte la prima città europea? E chi paga la pubblica illuminazione, secondo voi? E quanto si risparmierebbe col taglio del 30% di flusso dopo l'una di notte?
Quali riflessi sulle imprese e sul mondo del lavoro se ci fosse una seria rivendicazione di mettere a norma lampade, fanali, lampioni e plafoniere dappertutto? Avete un'idea di quanta economia si sia mossa, quanto denaro sia girato per la messa a norma degli impianti negli edifici per la 46/90? Cifre da bilancio dello stato!
Questo mentre, ad esempio, il ns. Sindaco, il bel Gianni, a ferragosto ha tappezzato la città di manifesti "10.000 nuovi lampioni per la periferia - PIU' LUCE PIU' SICUREZZA".
Oltre la falsa equazione (denunciata - almeno per il momento, mi pare - solo da Parco delle Stelle, e nemmeno dalla UAI il cui attuale presidente sarebbe un'icona dell'anti-IL...), ciò significa che scompariranno gli ultimi angolini di cielobuio della metropoli. Per non parlare degli appalti...
Gli astrofili non hanno nulla da dire? Eppure dovrebbero essere i primi....
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Per ricevere uno strumento SQM in Prestito Partecipativo (é gratis, l'impegno é solo di effettuare almeno una misura), potete mettervi in lista inviando una e-mail a:
bmp@pibinko.orgPer effettuare misure, scaricate e istruzioni da BMP, all'indirizzo:
http://www.pibinko.org/bmp2/?page_id=928