Ciao a tutti,
avrei piacere di conscere il vostro parere su una faccenda che mi tormenta. Forse "che mi tormenta" è esagerato, ma è una cosa su cui ho rimuginato spesso e riguarda il binning nelle riprese col CCD.
Per i pochi che non lo sapessero il binning consiste nella somma di un gruppo di pixel adiacenti della camera (2x2, 3x3 etc) in modo da ottenere pixel virtuali più grandi e quindi con un migliore rapporto segnale/rumore a scapito della risoluzione dell'immagine.
Già ai miei primi esperimenti col CCD avevo letto che, ad esempio in una quadricromia, si consiglia di effettuare le riprese del canale L in binning 1x1 e quelle colore in binning 2x2. Da bravo neofita ho fatto mio il consiglio come fosse un dogma e l'ho applicato per anni.
Le mie prime camere CCD comunicavano col PC attraverso la porta parallela e scaricare un'immagine in binning 1x1 con la ST-7 era una faccenda di quasi un minuto, quindi riprendere in binning 2x2 mipermetteva di risparmiare un bel po' di tempo riducendo ad un quarto il download. Alcuni anni orsono ho pututo acquistare la mia attuale ST-8 che, essendo un po' più moderna dispone di una interfaccia USB e scarica le immagini in binning 1x1 in pochi secondi (malgrado siano 4 volte più grandi di quelle della ST-7). Nel frattempo credo d'essere passato dall'infanzia astrofila all'adolescenza, ovvero da quella fase in cui si prende qualunque suggerimento dei grandi come una verità assoluta a quella in cui si dubita di tutto e si vorrebbe capire il perché di ogni cosa, e per questo motivo ho cominiato a dubitare dell'utiltà del binning effettuato in fase di ripresa.
Una ripresa in bining 1x1 potrà difatti sempre essere portata in binning 2x2 con un successivo procedimento software mentre è impossibile il percorso inverso. Ed allora mi sono chiesto: ha ancora senso riprendere già in binning con le interfacce veloci di oggi? Io credo di no e da un po' di tempo riprendo sempre in binning 1x1 pronto, se lo ritengo necessario, a convertire le mie riprese in binning 2x2 o 3x3 successivamente via software. Vedo però che molti abili astrofotografi usano il binning già in fase di ripresa ed allora il germe del dubbio mi ha assalito. Se tutti percorrono una strada ed io ne percorro un'altra è probabile che io stia sbagliando, ma non riesco a capire il perché e mi piacerebbe che provaste a convincermi di questo.
È pur vero che se nessuno si fosse mai ostinato a fare di testa propria oggi vivremmo ancora su un disco posato sul dorso di una tartaruga.
Quindi riassumendo, perché è sensato usare il binning già in fase di acquisizione dell'immagine a vostro parere?