Complice il cielo illuminato dalla Luna piena, nei giorni a cavallo di ferragosto, mi sono limitato (pur dalla buona quota della mia postazione montana in valle d'Ayas) a osservare un po' di doppie nelle regioni del Cefeo, del Drago e dei dintorni. Vi posto, un po' per volta, quanto trascritto nella speranza possa essere di aiuto o utilità a qualcuno. Ho lasciato da parte gli strumenti più grandi e ho installato sulla Alter D-6 il mio beloved Pentax 105-SD e ho scandagliato un pochino la zona.
Paolo
località "LE DROLE" - 12 Agosto 2011 Pentax 105 SD su Alter D6 Luna quasi piena - cielo sereno a tratti velato Leggera brezza di valle Seeing medio circa 6/10
ETA DRACONIS gemellata con STRUVE 2054 a formare, nel campo inquadrato dall'oculare Erfle da 50mm., una doppia prospettica larga e luminosa. Un quadretto molto bello con numerose stelle di campo tra cui tre di citrca 6° magnitudine che formano, insieme alle due in oggetto, un pentagono quasi regolare. la ETA appare bianca mentre la Struve 2954 sembra brillare di luce giallastra. La compagna della ETA Draconis comincia a dare segno di sé attraverso l'oculare TMB da 9mm., per un potere di circa 110x, appena staccata dalla principale e molto debole tanto che serve seeing quieto a questo ingrandimento per vederla senza problemi. Il 6mm. e il 4mm. hanno qualità inferiore al TMB, essendo dei plossl tradizionali di medio valore e, mentre il 6mm. rende ancora giustizia alla coppia, il 4 (a causa del suo potere di circa 250x) tende a cancellare la secondaria rendendola eccessivamente debole. 16,24 - 61,31 magnitudine 2,8-8,2 separazione 5". La 2054, presente nello stesso campo della ETA, è visibile, a 250x, come un perfetto "Barbapapà" ben disegnato, con il corpo più ciccione della testa. E' peccato non disporre al momento di un 3mm. almeno per produrre maggiori ingrandimenti e apprezzare meglio la forma ad arachide della coppia (piuttosto stretta). magnitudine 6,2-7,1 separazione 1"
Arachide perfettamente simmetrica e molto pronunciata risulta invece essere, a 250x (oculare plossl da 4mm.) la 20 Draconis, doppia situata a 16,56 - 65,02 magnitudine 7,1-7,3 separazione 1". Peccato, anche in questo caso, poter disporre di soli 250x come ingrandimento massimo quando l'ottica utilizzata sopporta comodamente poteri doppi, nell'ordine dei 500x. Interessante, dal confronto diretto e immediato, la estrema facilità con cui viene percepita la figura ad arachide appena interpolata nella 20 Draconis (con componenti stellari di uguale magnitudo) rispetto alla visione più difficile offerta dalla Struve 2054, ugualmente separata ma formata da stelle con una magnitudine di differenza.
Vagabondando nella regione del collo del serpente, e muovendosi con lo "star hoping" di astro in astro, si viene necessariamente attirati dalla regione stellare che ospita la luminosa Nebulosa Occhio di Gatto (la Cat's Eye Nebula) che appare ben netta già attraverso il mastodontico Erfle da 50 mm. benché, senza porvi attenzione particolare, passerebbe facilmente per una stella di campo di media luminosità, magari come compagna di un sistema multiplo visuale largo. La sua fisionomia nebulare emerge prepotentemente all'oculare da 9mm. apparendo, se possibile, ancor più luminosa e lievemente elongata, quasi fosse un pallone da rugby con qualche variazione nella sua luminosità che non risulta costante ma vagamente striata (si può azzardare che assomigli vagamente a un Saturno molto sfuocato con due anse laterali meno brillanti)
La EPSILON Draconis è una di quelle stelle doppie che meritano di essere dette "veramente belle" se osservate in un rifrattore di buona qualità da 10 cm., specialmente se apocromatico come quello tra le mie mani. Il sistema risulta già separato all'oculare da 9mm. TMB che offre circa 110x anche se diventa incantevole con il 6mm. che eleva il potere a circa 170x. L'immagine è perfetta, con gli anelli di diffrazione delle componenti fermi e sottili. 19,48 - 70,16 magnitudine 4,0-6,9 separazione 3". La stella principale è lievemente gialla mentre la compagna sembra brillare di luce bianco/grigia (difficile essere precisi) e comunque di tonalità più fredda. Sistema doppio da non perdere se si è ha l'obiettivo puntato verso questa plaga di cielo.
Alle coordinate 21,29 - 70,34 brilla Alfirk, Beta Cephei. Si tratta di un sistema doppio con componenti di magnitudine profondamente diversa tanto che la stella principale brilla lucida di magnitudo 3,2 mentre la sua compagna, decisamente più debole, supera l'ottava accreditata com'è di magnitudo 8,6. Le due componenti sono separate da 13", un valore notevole che però rende facilmente accessibile la loro visione data la notevole differenza di luminosità. L'oculare Plossl da 12,5 mm. (che offre poco più di 80x) offre una immagine bellissima ma anche il plossl da 20mm (con il suo modesto potere di 50x) presenta un quadretto con le stelle così fini da sembrare finte.
Se si ha la fortuna di vagabondare nella costellazione del Cefo in cerca di sistemi multipli non si può assolutamente dimenticare di fare visita alla Struve 2883 che, sebbene talvolta dimenticata, è una delle doppie più belle dell'intera costellazione. Situata a 22,11 - 70,08 magnitudine 5,6 - 8,6 separazione 14" offre uno spettacolo notevole già attraverso un oculare grandangolare a basso potere come il SWA 32mm. Meade che, accoppiato al Pentax 105SD, offre un potere di circa 32x e un campo di oltre 2°. In questo "oblò" ricco di fine stelline, la 2883 appare già separata e apparentemente incastonata al centro di un poliedro quasi circolare formato da astri di circa 6° magnitudine. La stella principale è sicuramente bianca mentre la tonalità della secondaria appare lievemente più azzurrata e ingrigita dalla minore luminosità. E', sicuramente, un sistema da non perdere!
Struve 2903 si trova a 22,22 - 66,42 ed è composta da stelle di magnitudine pari a 7,1 e 7,8 separate da una porzione di cielo prossima ai 4". Già ben separata agli 80x garantiti dal plossl da 12,5mm, mostra la componente primaria di un bianco pieno e la secondaria virata di azzurro molto tenue. Sistema bello immerso in un gruppetto di stelle di circa magnitudine 7, interessante.
Nota DEEP: Ai confini del Cefeo, prossimo alla stella Eta Cephei, si trova un modesto ammasso aperto catalogato nel New Generl Catalogue al numero 6939. E' posto a baluardo dei confini con la costellazione del Cigno e, di per sé, non rappresenta oggetto cospicuo né per numero, né per luminosità degli astri che lo compongono. Ciò che lo rende interessante ai miei occhi è però la sua forma, incredibilmente simile a quella della costellazione del Delfinetto. Invito chiunque disponga di strumenti in grado di garantire ampi campi (nell'ordine dei 2 gradi almeno) a ricercare questo ammasso aperto e confermare le mie osservazioni Si trova a circa 20,30 - 61° (circa).
Nuova prova tra le stelle doppie può essere effettuata osservando la PI Cephei, sistema multiplo piuttosto stretto (separazione tra le componenti prossima a 1,1") e mediamente sbilanciato. La stella principale brilla di magnitudine 4,6 mentre la compagna si ferma al valore di 6,8. Situata nel mento della figura del grande re Etiope è una doppia difficile e intrigante. Osservata a 250x mostra un allungamento certo ma nulla di più. Effemeridi 23,20 + 75 circa (controllare....)
Già in Cassiopea, al confine con Cefeo, brilla una stella doppia difficile registrata cone 6 Cassiopeae o come Otto Struve 508. Si tratta di un sistema che richiede ingrandimenti elevati, cielo terso e scuro, e un obiettivo da circa 12 cm. Il Pentax 105-SD, limitato a soli 250x dal plossl 4mm. disponibile, mostra a tratti la secondaria, proprio a ridosso del primo (e unico) anello di diffrazione. La visione è al limite e non certa. Probabilmente un oculare di maggiore qualità e minore brezza permetterebbero il riconoscimento certo della compagna. Le due componenti brillano di magnitudine 5,7 e 8,0 e risultano separate da un angolo prossimo a 1,4".
Un sistema che tende sempre a emozionarmi è la SIGMA Cassiopeae. Le due componenti, di magnitudo 5,0 e 7,2, sono separate da 3" e si trovano lungo la prosecuzione dell'allineamento tra Caph e la RHO Cas. La primaria appare bianca mentr la compagna, forse anche in virtù della minore luminosità, sembra virare tra il bianco/azzurro e il grigio. Appaiono ben separate a 250 ingrandimenti con visione limpida e ferma nonostante la leggera brezza. L'immagine è bella anche solo con il 6mm (che offre un potere inferiore e prossimo ai 170x) e mostra le due componenti immobili e sottili e con il solo anello di diffrazione della primaria a fare mostra di sé (quello della secondaria è troppo debole per essere percepito).
Proprio tra le citate SIGMA e RHO Cas. Giace l'ammasso aperto NGC 7789, formato da stelle molto deboli (stimabili oltre la 10 mag.) appena percettibili, benché certe, nel vasto campo inquadrato dall'oculare grandangolare SWA 32 mm. Meade. L'oculare migliore alla sua osservazione risulta essere il plossl da 20mm. ma anche il 17mm che mostrano più chiaramente le stelle dell'ammasso aumentandone il contrasto con il fondo cielo. Senza pretesa di individuare tutte le stelle dell'ammasso, anche per l'impossibilità di circoscriverlo visualmente con certezza, ho contato circa trenta componenti. Visione interessante e apprezzabile.
Sempre il plossl da 17mm. Rende giustizia ad una delle stelle doppie più belle di Cassiopea: la ETA Cas (siglata anche come Struve 60) che vede risplendere la sua componente principale, fulgida e bianca, di magnitudine 3,3 e la secondaria, a circa 14", più debole e azzurra e di mag. 7,4. Immagine sempre bellissima, soprattutto attraverso strumenti a lente di buona qualità.
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