Ciao a tutti !
Ho letto solo ora questa interessante discussione e vorrei provare a dare qualche risposta, sulla base dell'esperienza che ho fatto col drift scan ( ormai più di qualche anno fa ... temo

).
Tipi di Sensore : non tutti i sensori sono buoni per fare drift scan. Con i CMOS avviamente non se ne parla nemmeno, ma non vanno bene neanche i sensori CCD interlacciati ( ad esempio quelli presenti sulla DSI I e II ) a causa della struttura interna del sensore. Non ci dovrebbero essere invece problemi per quelli di tipo interlinea ( come i KAI della Kodak ), ma non ho ancora provato ad usarli. Vanno invece molto bene i sensori di tipo full frame ( come la serie KAF della Kodak ). Non è però vero che tutte le camere che montano sensori full frame vanno bene poichè la gestioe del drift scan deve essere prevista nel firmware della camera. Ad esempio le SBIG vanno sicuramente bene, mentre le Starlight non supportano il drift scan ( almeno con i loro driver originali - aggiornamento di fine anno scorso )
Dimensione dei sensori ( in pixel ) : è vero che la traccia delle stelle causata dal moto siderale va allineata precisamente con le colonne del sensore. Quando dico precisamente intendo che la riga verticale della strisciata della stella , al centro dell'immagine, non deve spostarsi più di un pixel dalla prima riga all'ultima, pena la trasformazione delle stelle nell'immagine in tanti salsicciotti. La precisione richiesta aumenta enormemente con la dimensione del sensore. Usando il KAF402 si riesce ancora a ruotare a mano la camera e ad ottenere un buon allineamento in un tempo ragionevole ( 10-15 min ). Già col KAF1600 direi che siamo al limite di quanto si possa fare a mano ed è necessario un sistema di rotazione di precisione. Con sensori più grandi è sicuramente necessario un sistema di rotazione di precisione, possibilmente computerizzato, per poter far fare al PC l'allineamento delle colonne. In alternativa è possibile rimpicciolire un sensore grande riprendendo in binning ( col vantaggio di aumentarne anche la sensibilità ).
Montatura - In linea di principio qualunque montatura va bene per fare riprese in drift scan, proprio perchè la sua funzione, durante la ripresa è quella di tenere il tele fermo. Con una montatura equatoriale ( ben allineata al polo ), si ha il vantaggio di mantenere allineate le colonne col moto siderale, semplicemente rispostando in AR la montatura, ad ogni passata. In questo modo è molto semplice eseguire molte passate dello stesso oggetto ( cosa che rimane necessaria anche col drift scan ). Usando una montatura non equatoriale, è sempre possibile riportarsi alle stesse coordinate di partenza ( con un dobson potrebbe anche essere anche una stella di riferimento nel cercatore ), ma è indispensabile, ad ogni movimento, rifare l'allineamento delle colonne col moto siderale ( cosa particolarmente frustrante e dal risultato incerto se fatta a mano, poichè il tempo a disposizione è limitato per non perdere l'oggetto che si sta riprendendo ).
Personalmente in passato ho utilizzato Audela e una camera col KAF401 per le riprese in drift scan che trovate negli archivi di questo forum. Sono però abbastanza sicuro che Maxim supporti questa funzione perchè ricordo un comunicato di qualche anno fa in cui se ne dava notizia, almeno con le camere SBIG.
Ivaldo, per curiosità, che tipo di difficoltà avevi avuto con le prove che avevi fatto col drift scan ?
Ciao,
Marco