Il senso di questa discussione è quello di sottolineare l'importanza del sito osservativo per l'alta risoluzione. Rispetto al deep sky siamo indietro di anni (nella consapevolezza, anche fra alcuni addetti ai lavori).
Infatti è sempre stato ovvio che per fare deep sky occorre trovare un sito buio (ovvio fino a un certo punto perché chi mai è stato in un sito buio in realtà non afferra il concetto appieno, che gli è invece subito evidente la prima volta che sperimenta la cosa).
L'alta risoluzione è sempre stata spesso vista come l'attività per chi non vuole/può(*) spostarsi e con questo si è sempre mancato di afferrare appieno l'importanza del fattore ambientale.
Se è vero che il buio è insostituibile e nessuno strumento, per quanto grande e potente, può compensare il buio che non c'è
http://visualsky.blogspot.com/2007/09/i ... ibile.html , così è anche per l'alta risoluzione: il cielo (in questo caso il seeing) conta più dello strumento (almeno quando si spinge ma qua stiamo parlando di spingere al massimo). Dunque è un po' inutile perfezionare gli strumenti oltre il limite di diffrazione e rinunciare a usarli dove rendono meglio, esattamente come è inutile prendere un 60 cm per fare il deep sky da casa (e infatti non lo faccio).
Questo non vuol ovviamente dire che "siccome non non ho il seeing" allora uno strumento piccolo funzionerà meglio (funzionerà anzi un po' peggio di quello grande e entrambi al di sotto di ciò che si potrebbe fare da un sito idoneo).
Il sito osservativo è il fattore più importante. L'apertura e la qualità ottica il secondo (nel senso che è sufficiente che sia diffraction limited). La meccanica il terzo, nel senso che deve essere sufficiente a garantire il mantenimento della condizione diffraction limited (e su questo si potrebbe fare una lunga trattazione a base di elementi finiti, ottica ondulatoria, analisi di sensibilità e tutti i metodi che l'ingegneria mette a disposizione, ma si andrebbe lontano). Invertire l'ordine di questi tre fattori, specie i primi due, porta a un risultato sub ottimale.
La buona notizia, rispetto al deep sky è che i siti buoni per l'alta risoluzione non solo esistono ma che possono essere anche abbastanza vicini a dove abitiamo. La cattiva notizia è che on è facile trovarli perchè non esiste uno strumento come le mappe di Cinzano e lo SQM.
Per trovarli dobbiamo prima capire quali sono gli elementi che fanno sì che un luogo abbia un seeing buono. Questi fattori sono spiegati bene nell'articolo di Sky & Telescope citato. Una volta capiti bene è abbastanza facile avere delle linee guida per sapere almeno dove cercare. Un'altra cosa che si può anche capire è che a volte possono bastare anche solo 10 metri per rovinare il sito.
Marco Guidi ha un sito buono ma non eccezionale (riconosciamo i meriti di Marco senza invocare una presunta eccezionalità del sito che non è). I fattori che lo rendono buono sono i km di pianura non urbanizzata che stanno nella direzione prevalente da cui spira il vento. Ma già qualche decina di metri dentro il centro abitato potrebbero togliere qualche cosa. Non molto se le case a monte sono poco e poco alte ma qualche cosa sì.
La mia situazione, vista da Google Earth non è molto diversa (così come non lo è per tutta la pianura Padana). Il vento prevalente è da NO e ci sono alcuni km di campagna. E infatti (nella incredulità generale di alcuni osservatori urbani con rifrattori di piccolo diametro) io di regola osservo a 400x e mi è capitato spesso di intravvedere la figura di diffrazione de 400 mm e talvolta quella del 600.
Ma questo tipo di siti non è affatto il meglio del meglio del meglio. E' quello che chiunque con un po' di pazienza può scovare a un quarto d'ora da casa. C'è di meglio e non è detto che sia poi così lontano.
Usando le regole di S&T si possono trovare diversi punti investiti da venti non perturbati sull'altopiano di Folgaria/Asiago. Chi ci è stato sa per esempio che sul crinale al passo Coe il seeing è spesso molto buono. L'amico Fabio T., che vive a Vicenza, ha trovato spesso e volentieri notti eccellenti per osservare Giove da là (e parlo di immagini fotografiche a 400x con un 40 cm). Questo è probabilmente un sito migliore di quello di Marco Guidi. E' certamente migliore di casa mia il sito sulle Tre Cime che quando va male è come casa ma quando va bene è nettamente sub secondo d'arco. Sub secondo d'arco è anche il punto in cui sorge l'osservatorio del Celado: ancora su un crinale che si affaccia sulla Valsugana, investito da venti che non hanno avuto alcun disturbo (il direttore dell'osservatorio mi riferiva di cose come 0.8" FWHM come regola e anche 0.6" FWHM).
E vicino a Padova? Non ci sono mai stato, ma le vette dei colli, e in particolare il Monte della Madonna, hanno tutte le caratteristiche, sulla carta, per avere un seeing migliore di Marco Guidi. Il Monte della Madonna spunta per 500 metri sopra la pianura e da qualsiasi direzione spiri il vento, se si sta nel punto giusto si viene investiti da vento laminare che non è mai stato a contatto con il suolo. Io se fossi in astromiager di quelle parti proverei ad esplorare il luogo.
http://img143.imageshack.us/img143/7852 ... himage.jpgUploaded with
ImageShack.us(*) Sul può poi c'è molto da discutere, dato che conosco molte persone che dopo aver visto il buoi hanno hanno cambiato il loro concetto di potersi spostare ed è probabile che possa succedere anche per l'alta risoluzione.