Evidentemente non riesco proprio a farmi comprendere appieno, e voi siete liberi di mandarmi a quel paese naturalmente !
La mia è una domanda chiara e abbastanza circoscritta, e se leggete con attenzione l'intervento iniziale lo si capisce, credo, solo che in nemmeno due pagine abbiamo deragliato dall'intento iniziale, me compreso.
In molte foto di ammassi stellari (non porotuberanze galattiche nè nebulose di qualsiasi tipo...) non trovo lo stesso effetto che provo all'oculare, in altre foto sì.
In particolare alcuni ammassi sono soffocati da campi stellari molto più che al telescopio, perdendo di fascino.
E' evidente che qualcosa non quadra, e se si è badato all'estetica non si è raggiunto nemmeno questo risultato, rienpiendo la foto di stelline che pesano più di quanto dovrebbero nei confronti del soggetto principale, tradotto "fa figo ma non funziona"... naturalmente esagero solo per farmi capire come posso.
Ho pensato che un generico autore della foto ha la possibilità (o meno) di porre attenzione alle magnitudini stellari e al loro rapporto, perciò domando semplicemente come vi comportate voi singolarmente, non ambisco ad una lezione di astrofotografia, nemmeno ad un perchè o ad un percome, semplicemente chiedo : voi che fate ? quando scattate su un ammasso cercate di renderlo il più reale/naturale possibile ? (ammesso che la visione all'oculare possa considerarsi tale).
Ad esempio se in un ammasso alcune stelle sono brillanti molto più di altre e saturano che fate ? Le lasciate più "smorte" o tentate in qualche modo di ripristinare la scala dei valori ? O esponete molto meno ? E così via.
Mi interessa non tanto la lezione del tipo "devi sapere caro Alessandro che in astrofotografia...", ma molto di più quel che fate operativamente voi.
Cieli sereni !
Alessandro Re