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MessaggioInviato: giovedì 23 giugno 2011, 20:22 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4614
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adriano66 ha scritto:
Ora, la mia opinione (criticabilissima ovviamente) è che a parità di disponibilità economica, preferisco scalare il diametro (entro certi limiti ovviamente) ma non avere uno strumento che mi tradisce o che mi costringe a trasformarmi in un piccolo apprendista del "fai da te".

Discussione interessante...
Ma andiamo sul pratico: un C14 (tanto per non fare nomi...) costa nuovo in Italia circa 6.600€ ed è un 14 pollici, con una cifra analoga che rifrattore apocromatico posso comperare? Forse un 14 cm?
Sono strumenti paragonabili come prestazioni nell' hi-res planetario (e lunario)?

Donato.


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MessaggioInviato: giovedì 23 giugno 2011, 20:32 
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Messaggi: 2055
Località: Dolianova (CA) - Sardegna
Ragazzi


vorrei proporvi una mia graduatoria in termini di risoluzione/percezione dettagli/contrasto/luminosità di alcune delle ottiche più rappresentative per l'hires da me possedute paragonandole l'una con l'altra in base alle varie condizioni di seeing (parlo di paragoni validi per l'imaging hires ma penso che lo stesso paragone possa esser tranquillamente esteso anche per il visuale)

In caso di SEEING inferiore ai 4/10

1) TEC160ED
2) Intes Micro MN 78
3) Tripletto Tecnosky 115/800
4) Intes Micro Deluxe Mak 258/3870
5) Dall Kirkham Ariete 315/5040
6) Celestron C14HD edge

In condizioni di seeing medie (tra 5-6/10)

1) TEC160ED
2) Intes Micro Deluxe Mak 258/3870
3)/4) Dall Kirkham Ariete 315/5040 - Intes Micro MN 78
5) Celestron C14HD edge
6) Tripletto Tecnosky 115/800

In condizioni di seeing buone (tra 7-8/10)

1)/2) Celestron C14HD edge - Dall Kirkham Ariete 315/5040
2) Intes Micro Deluxe Mak 258/3870
3)/4) TEC160ED - Intes Micro MN 78
5) Tripletto Tecnosky 115/800


Seeing oltre 8/10 (ahimè ancora non ho avuto fortuna di avercelo...) ma sicuramente penso che la graduatoria della strumentazione da me testata nel corso degli anni sarebbe la seguente:

1) Celestron C14HD edge
2) Dall Kirkham Ariete 315/5040 e un pelino sotto Intes Micro Deluxe Mak 258/3870
3) TEC160ED e un pelino sotto l' Intes Micro MN 78
4)Tripletto Tecnosky 115/800

...parlo per mera esperienza personale...non per pubblicità presenti nei vari siti dei rivenditori.

Alessandro

_________________
Alessandro Bianconi
http://www.astrobin.com/users/sulcis2000/

Ottengo sempre quel che voglio :-)

Osservo con:
C14 EDGE
Starizona Hypestar
10 Micron GM2000QCI
Astro Professional 152/900 with internal D-ERF 75
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Starlight Trius H694 mono
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MessaggioInviato: giovedì 23 giugno 2011, 21:17 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
adriano66 ha scritto:
Sono convinto che investire in qualità paghi sempre, a prescindere dal diametro...qualità non misurabile postando un diagrammino.

Beh,meglio per te...ne ho viste e lette di tutti i colori, anche da chi posta i diagrammi e poi spande consigli su come sistemare specchi astigmatici e meccaniche traballanti...azz, ma allora il diagramma non funziona sempre!!!


Sei un tantino offensivo. Il "diagrammino" rappresenta le prestazioni di un telescopio con aberrazioni contenute entro il limite di Rayleigh. Significa che "un telescopio di 14" che sia lambda/4 surclassa un 10" (nel senso meglio precisato sopra). Punto. Questa è la previsione della scienza ottica non mi sembra elegante denigrarla.

In conseguenza di questo si dimostra che investire in qualità a scapito della apertura non paga. Infatti, oltre un certo livello di correzione ottica (mettici dentro tutto) ci si avvia sulla curva di non ritorno cosa che non succede aumentando l'apertura. Secondo gli argomenti che ho esposto (e che non sono stati confutati) il migliore compromesso fra qualità ed apertura è quella di un telescopio diffraction limited con la massima apertura possibile. Una maggiore correzione a scapito dell'apertura non produce lo stesso risultato.

Altra questione è "se" un certo telescopio è diffraction limited. Per sapere "se" un telescopio è lambda/4 basta fare lo star test. E' inutile speculare sul fatto che secondo te il C14... le lastre ecc ecc ecc ... non potrà essere mai e poi mai diffraction limited. La prova che invece è diffraction limited sono le immagini che vedi. Ti sfido a scrivere nero su bianco che i C14 non possono essere diffraction limited, contrariamente a ciò che dice Celestron, perchè sono fatti male come dici (poi giro la cosa alla Celestron). Non solo non hai prove; ci sono evidenze opposte.

Ma hai visto le foto fatte con i 14"? Le hai confrontate con i 10"? Ma di fronte a questo download/file.php?id=27299&mode=view che cosa stiamo parlando? Non è il momento di smettere?

In merito poi ai "consigli" che io avrei dato, forse ti riferisci al telescopio di mars4ever. Ma quello è un caso nel quale lo specchio in origine era assolutamente lontano dall'essere diffraction limited. E' stato necessario rifigurarlo e dopo la rifigurazione il telescopio funziona né più né meno di quanto prevedono i "diagrammini". Ti dirò di più adesso l'ottica è sicuramente meglio che semplicemente diffraction limited (ci ho fatto lo star test). Il tubo è una mezza schifezza, fatto di lamiera rivettata con delle pezze per allungarlo. La cella è a 6 punti fatti con feltrini per le sedie e il secondario è il solito secondario dei telescopi low cost. Eppure lo abbiamo collimato in un minuto e all'oculare la figura di diffrazione era evidentemente quella di un telescopio che soddisfa bene i limiti di diffrazione. Sono comunque sicuro che hai seguito il thread su dobsoniani e sai tutto.

Per ultima cosa vorrei ricordarti un famoso articolo uscito su S&T pewr opera di Peter Ceravolo. Eccone un riassunto: http://www.tomhole.com/Optical%20Quality%20Article.htm

Per chi non mastica l'inglese il succo è questo: nel 1992 Ceravolo ha pubblicato su S&T l'esito di un test cieco fatto con telescopi di 6" che avevano ottiche di aberrazione sferica pari a lambda/1, lambda/2, lambda/4 e lambda/10 (accuratamente certificati all'interferometro Zygo). Il test è stato fatto durante Stellarfane in forma cieca. Il telescopio lambda/2 funzionava circa come un 80 mm e questo era evidente. I due da lambda/4 e lambda/10 producevano viste molto simili e solo nelle migliori condizioni si riusciva a distinguerli. Letteralmente:

Cita:
He found that the 1/4 and 1/10-wave mirrors gave generally comparable
views, although on nights of good seeing, he did spot sharper and finer
detail in Jupiter's belts and subtle differences on Mars with the
1/10-wave mirror. Both gave detail on Mars that approached a 5 1/2"
Astro-physics refractor
.

Penso che l'ultima frase non ti piacerà :mrgreen: . Ma continuiamo. Il lambda/4 e il lambda/10 erano pochissimo differenti:

Cita:
On those rare nights of
exceptional seeing, maybe the 1/10-wavefront mirror would show its stuff,
but even then I doubt the difference would be noticed by most observers,
except in rigorous side-by-side comparisons on selected test objects


E infine la conclusione che un 12 o 14" è sufficiente che sia lambda/4 (e siamo nel 1992, 20 anni dopo ancora qualcuno non ci crede).

Cita:
He commented that a 12 or 14" reflector need be only 1/4-wave to give peak
performance.


C'è poi un secondo tester un po' più sensibile alla differenza, ma la sostanza cambia poco. Di nuovo credo che la prima frase non ti piacerà :mrgreen: .

Cita:
He was "amazed" that a well-made 6" approached the performance of a
quality 7-inch StarFire refractor.
...
He found that the focus "snap test" readily distinguished the 1/4 and 1/2
wave mirrors (
...
He also noted that the star test--under very good seeing--could separate
the 1/4 and 1/10 mirrors.


Segue poi una serie di 103 osservatori raccolti a Stellarfane. Il risultato è che chiunque, anche gli inesperti, riusciva a distinguere il telescopio da lambda/2 mentre distinguere lambda/4 da lambda/10 era più difficile. Alla fine due terzi dei tester sono riuscti a scovare il telescopio lambda/10 ma molti si sono riusciti solo facendo lo star test. In base alle immagini a fuoco non erano in grado.

Cita:
The conclusion: "when the seeing turns good, many persons can indeed make
out a slight difference in sharpness and clarity between 1/4-wavefront and
1/10-wavefront telescopes in focus."


Cosa ci dice tutto questo? semplicemente che:

1) la differenza fra un telescopio lambda/4 e uno lambda/10 è piccola al punto che per riconoscerla servono test in condizioni favorevoli e condotti da persone esperte.
2) che un telescopio dal lambda/2 è evidente a tutti.

In base al punto 1 possiamo quindi dire che c'è una conferma firmata S&T e Peter Ceravolo del fatto che il progresso che si ha spingendo la qualità oltre lambda/4 è minimale, e certamente sorpassato dall'aumento di apertura che si può ottenere con le stesse risorse.

In base al punto 2 possiamo concludere che se un telescopio è lambda/2 questo è evidente a chiunque con facilità. Dunque l'ipotesi che i C14 non possano essere buoni è fortemente scossa. Chi li ha se ne sarebbe accorto. In generali il tuo argomento che il "mix" di aberrazioni che ho ipotizzato non sia realistico perchè chissà quante ce ne sono non regge. Se ce ne fossero di più se ne accorgerebbe chiunque.


Ultima modifica di xenomorfo il giovedì 23 giugno 2011, 21:34, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 23 giugno 2011, 21:22 
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doduz ha scritto:
adriano66 ha scritto:
Ora, la mia opinione (criticabilissima ovviamente) è che a parità di disponibilità economica, preferisco scalare il diametro (entro certi limiti ovviamente) ma non avere uno strumento che mi tradisce o che mi costringe a trasformarmi in un piccolo apprendista del "fai da te".

Discussione interessante...
Ma andiamo sul pratico: un C14 (tanto per non fare nomi...) costa nuovo in Italia circa 6.600€ ed è un 14 pollici, con una cifra analoga che rifrattore apocromatico posso comperare? Forse un 14 cm?
Sono strumenti paragonabili come prestazioni nell' hi-res planetario (e lunario)?

Donato.


E' difficile capirti, Donato...
Mai parlato di rifrattori apocromatici e per "ovvi limiti di scalatura di diametro" non intendevo certo 8.5"
Non giochiamo con le parole gentilmente.


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adriano66 ha scritto:
E' difficile capirti, Donato...

Azz!
Allora è reciproco! Ce ne faremo sicuramente una ragione! :(

@Xeno: probabilmente il C14 è una ciofeca, ma quelli che lo usano lo ignorano, e sfornano spesso riprese eccellenti! :o

Donato.


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Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ma c'è qualcuno che in tempi recenti abbia comprato un Meade 14" ACF? Mi sembra attraente visto che costa anche molto meno del Celestron, circa 2000 euro meno. Io ho il 10" ACF ed è ottimo, mi piacerebbe sapere se anche il 14" lo è.
Poi debbo dire una cosa riguardo ai chopperisti di telescopi. Da quando l'ho preso, e sono almeno due anni, non l'ho collimato nemmeno una volta. E' arrivato perfettamente collimato e lo è tuttora. Mi sono anche astenuto dal montare bob-knobs e robe del genere. Non tutti i telescopi quando arrivano sono da smontare totalmente e da modificare pesantemente. Scusate il leggero O.T., ma il 14" mi interessa e quindi è in tema.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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Messaggi: 185
doduz ha scritto:
adriano66 ha scritto:
E' difficile capirti, Donato...

Azz!
Allora è reciproco! Ce ne faremo sicuramente una ragione! :(

@Xeno: probabilmente il C14 è una ciofeca, ma quelli che lo usano lo ignorano, e sfornano spesso riprese eccellenti! :o

Donato.


Continui a giocare con le parole....tolgo il disturbo, buon divertimento.


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Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
@Mauro.
È interessante come tutte le teorie(che poi spesso sono ambe test sul campo) alla fine collimino perfettamente con la pratica. Conoscevo il test di Ceravolo. Davvero interessante. Lo sai perché non lo hanno mai fatto confrontando diametri? Perché la risposta matematica e pratica è evidente. Invece sul concetto correzione ottica non lo era. Pensa se poi un tele sia anche /6 lambda. Sarebbe difficilissimo capire la differenza con /10!
Il tuo archivio storico alla fine aiuta sempre.
L'immagine di Giove in effetti aiuta a capire la bontà dell'ottica. So benissimo com'è lavorato il mio specchio: l'ho testato parecchio. Ma sai che ti dico? Che non mi interessa affatto sapere se è /7, /6 o /5. Sono certo che l'ottica è buona tanto basta per avere il top da serate top!

@Adriano.
La tua opinione è perfettamente condivisibile. Preferisci una bella macchina turbo diesel bella solida, silenziosa e perché no, anche veloce. Da 0 a 100 io ne preferisco una più leggera, delicata ma molto più veloce. Il problema quindi è sempre lo stesso...quale strada percorri di solito? La città o anche le piste?
Ripeto che il tuo concetto lo condivido. Ma non mi sembra un principio da astro-imager o da ingordo visualista.
Ultima cosa Adriano: se qui in tanti non la pensano come te è semplicemente perché siamo nella sezione astrofotografia di alta risoluzione. Meno male che la pensiamo quasi tutti uguale.
Se proponi ad un astroimager da deep cosa preferisce fra un C14 ed un
RCOS da 10" direi che la risposta sia esattamente l'opposto!
RAF

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: venerdì 24 giugno 2011, 0:02 
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Iscritto il: mercoledì 26 dicembre 2007, 19:17
Messaggi: 2055
Località: Dolianova (CA) - Sardegna
xenomorfo ha scritto:
adriano66 ha scritto:
Sono convinto che investire in qualità paghi sempre, a prescindere dal diametro...qualità non misurabile postando un diagrammino.

Beh,meglio per te...ne ho viste e lette di tutti i colori, anche da chi posta i diagrammi e poi spande consigli su come sistemare specchi astigmatici e meccaniche traballanti...azz, ma allora il diagramma non funziona sempre!!!


Sei un tantino offensivo. Il "diagrammino" rappresenta le prestazioni di un telescopio con aberrazioni contenute entro il limite di Rayleigh. Significa che "un telescopio di 14" che sia lambda/4 surclassa un 10" (nel senso meglio precisato sopra). Punto. Questa è la previsione della scienza ottica non mi sembra elegante denigrarla.

In conseguenza di questo si dimostra che investire in qualità a scapito della apertura non paga. Infatti, oltre un certo livello di correzione ottica (mettici dentro tutto) ci si avvia sulla curva di non ritorno cosa che non succede aumentando l'apertura. Secondo gli argomenti che ho esposto (e che non sono stati confutati) il migliore compromesso fra qualità ed apertura è quella di un telescopio diffraction limited con la massima apertura possibile. Una maggiore correzione a scapito dell'apertura non produce lo stesso risultato.

Altra questione è "se" un certo telescopio è diffraction limited. Per sapere "se" un telescopio è lambda/4 basta fare lo star test. E' inutile speculare sul fatto che secondo te il C14... le lastre ecc ecc ecc ... non potrà essere mai e poi mai diffraction limited. La prova che invece è diffraction limited sono le immagini che vedi. Ti sfido a scrivere nero su bianco che i C14 non possono essere diffraction limited, contrariamente a ciò che dice Celestron, perchè sono fatti male come dici (poi giro la cosa alla Celestron). Non solo non hai prove; ci sono evidenze opposte.

Ma hai visto le foto fatte con i 14"? Le hai confrontate con i 10"? Ma di fronte a questo download/file.php?id=27299&mode=view che cosa stiamo parlando? Non è il momento di smettere?

In merito poi ai "consigli" che io avrei dato, forse ti riferisci al telescopio di mars4ever. Ma quello è un caso nel quale lo specchio in origine era assolutamente lontano dall'essere diffraction limited. E' stato necessario rifigurarlo e dopo la rifigurazione il telescopio funziona né più né meno di quanto prevedono i "diagrammini". Ti dirò di più adesso l'ottica è sicuramente meglio che semplicemente diffraction limited (ci ho fatto lo star test). Il tubo è una mezza schifezza, fatto di lamiera rivettata con delle pezze per allungarlo. La cella è a 6 punti fatti con feltrini per le sedie e il secondario è il solito secondario dei telescopi low cost. Eppure lo abbiamo collimato in un minuto e all'oculare la figura di diffrazione era evidentemente quella di un telescopio che soddisfa bene i limiti di diffrazione. Sono comunque sicuro che hai seguito il thread su dobsoniani e sai tutto.

Per ultima cosa vorrei ricordarti un famoso articolo uscito su S&T pewr opera di Peter Ceravolo. Eccone un riassunto: http://www.tomhole.com/Optical%20Quality%20Article.htm

Per chi non mastica l'inglese il succo è questo: nel 1992 Ceravolo ha pubblicato su S&T l'esito di un test cieco fatto con telescopi di 6" che avevano ottiche di aberrazione sferica pari a lambda/1, lambda/2, lambda/4 e lambda/10 (accuratamente certificati all'interferometro Zygo). Il test è stato fatto durante Stellarfane in forma cieca. Il telescopio lambda/2 funzionava circa come un 80 mm e questo era evidente. I due da lambda/4 e lambda/10 producevano viste molto simili e solo nelle migliori condizioni si riusciva a distinguerli. Letteralmente:

Cita:
He found that the 1/4 and 1/10-wave mirrors gave generally comparable
views, although on nights of good seeing, he did spot sharper and finer
detail in Jupiter's belts and subtle differences on Mars with the
1/10-wave mirror. Both gave detail on Mars that approached a 5 1/2"
Astro-physics refractor
.

Penso che l'ultima frase non ti piacerà :mrgreen: . Ma continuiamo. Il lambda/4 e il lambda/10 erano pochissimo differenti:

Cita:
On those rare nights of
exceptional seeing, maybe the 1/10-wavefront mirror would show its stuff,
but even then I doubt the difference would be noticed by most observers,
except in rigorous side-by-side comparisons on selected test objects


E infine la conclusione che un 12 o 14" è sufficiente che sia lambda/4 (e siamo nel 1992, 20 anni dopo ancora qualcuno non ci crede).

Cita:
He commented that a 12 or 14" reflector need be only 1/4-wave to give peak
performance.


C'è poi un secondo tester un po' più sensibile alla differenza, ma la sostanza cambia poco. Di nuovo credo che la prima frase non ti piacerà :mrgreen: .

Cita:
He was "amazed" that a well-made 6" approached the performance of a
quality 7-inch StarFire refractor.
...
He found that the focus "snap test" readily distinguished the 1/4 and 1/2
wave mirrors (
...
He also noted that the star test--under very good seeing--could separate
the 1/4 and 1/10 mirrors.


Segue poi una serie di 103 osservatori raccolti a Stellarfane. Il risultato è che chiunque, anche gli inesperti, riusciva a distinguere il telescopio da lambda/2 mentre distinguere lambda/4 da lambda/10 era più difficile. Alla fine due terzi dei tester sono riuscti a scovare il telescopio lambda/10 ma molti si sono riusciti solo facendo lo star test. In base alle immagini a fuoco non erano in grado.

Cita:
The conclusion: "when the seeing turns good, many persons can indeed make
out a slight difference in sharpness and clarity between 1/4-wavefront and
1/10-wavefront telescopes in focus."


Cosa ci dice tutto questo? semplicemente che:

1) la differenza fra un telescopio lambda/4 e uno lambda/10 è piccola al punto che per riconoscerla servono test in condizioni favorevoli e condotti da persone esperte.
2) che un telescopio dal lambda/2 è evidente a tutti.

In base al punto 1 possiamo quindi dire che c'è una conferma firmata S&T e Peter Ceravolo del fatto che il progresso che si ha spingendo la qualità oltre lambda/4 è minimale, e certamente sorpassato dall'aumento di apertura che si può ottenere con le stesse risorse.

In base al punto 2 possiamo concludere che se un telescopio è lambda/2 questo è evidente a chiunque con facilità. Dunque l'ipotesi che i C14 non possano essere buoni è fortemente scossa. Chi li ha se ne sarebbe accorto. In generali il tuo argomento che il "mix" di aberrazioni che ho ipotizzato non sia realistico perchè chissà quante ce ne sono non regge. Se ce ne fossero di più se ne accorgerebbe chiunque.

C'e' poco da dire...tutto questo non fa una piega! Poi se andiamo a vedere anche il post di Gasparri appena pubblicato sulle doti miracolose di un acromatico cinese da 15 cm (doti miracolose in caso di seeing medio basso...ripeto medio basso) allora penso che la mia domanda iniziale di questo post ha ottenuto una risposta chiara (grazie Mauro per quest'ultimo tuo intervento) e un altrettanto chiara conferma che...vabbe'. Buonanotte.

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sulcis2000 ha scritto:
vorrei proporvi una mia graduatoria in termini di risoluzione/percezione dettagli/contrasto/luminosità
...
In caso di SEEING
...

Sorprendente... un'inversione di prestazioni causa seeing? Non me lo aspettavo per quanto esposto fin qui (diavolo di un Tec, meno male che ne ho uno più piccolo così vado sul sicuro!)... Mi sembrava di aver capito che il seeing livellava le prestazioni tra diametri differenti senza invertirle, com'è possibile? E la teoria cosa dice?

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