Quando ho testato la LineAr ho avuto modo di provarla anche in condizioni meteo "pessime" con raffiche di vento che piegavano il monitor del portatile, carico al limite del dichiarato, effetto bandiera non indifferente.
Avevo il Tsa con sopra un 120 f/5 di guida e una cold box più grande di una scatola da scarpe (porto il 46). Le raffiche più forti facevano oscillare la guida (atik 16 IC) di 5 pixel
Era la prima sera dello star party e Luciano Dal Sasso era al mio monitor a controllare cosa succedeva. Danilo aveva rinunciato.
In quelle condizioni anche la mia G41 Obs avrebbe avuto problemi e non piccoli.
Quel test ha confermato più o meno quelle che erano le mie aspettative su quella montatura.
Su questa, invece, pur avendo visto il progetto e avendone discusso con Luciano, ho qualche paura.
Non dico dubbi, ma paura.
Il sistema a forcella non mi è mai piaciuto particolarmente ma il monobraccio mi ha sempre impaurito per quanto riguarda la resa fotografica.
So che flessioni di pochi micron significano foto perse invece che perfette. Un braccio di leva esteso implica uno sforzo sul fulcro elevato specie se all'estremità c'è un certo carico.
E su una barra incernierata su un lato e libera dall'altro alla cui estremità c'è un certo carico i miei vecchi ricordi di fisica mi dicono che una flessione c'è sempre. Minima ma c'è sempre.
Per questo motivo e per fugare le mie paure mi piacerebbe che chiunque usa per test quella montatura, facesse prove non solo con guida fuori asse ma con telescopi in parallelo, dove una flessione dell'asse manifesta sulla lunga posa una rotazione di campo.
Non è mancanza di fiducia in Luciano Dal Sasso che stimo profondamente e di cui riconosco la competenza ma io sono purtroppo come San Tommaso.
O senza scomodare i santi come Guido Angeli. Lo ricordate il suo motto?
VEDERE PER CREDERE
