Ciao,
mi scuso se, come dite voi, ho praticamente massacrato quanto detto

non volevo sottovalutare nessun parere...
Mi sono semplicemente orientato sul discorso "astrografo" che, nell'eccezione classica del termine, è riservata a strumenti che hanno grande campo corretto (essendo utilizzati per fare astrometria e cataloghi di posizione) corte focali e rapporti di apertura spinti. Strumenti in tal senso realizzati anche per la ricerca di corpi in movimento e/o comete. Nel caso ampio di definizione "strumento dedicato esclusivamente alla astrofotografia", certamente è tutto da rivedere. La prima domanda che faccio, indipendentemente dal resto, è che tipo di soggetti ami fotografare? Tenuto presente che il fattore limitante, escluso l' IL, è il seeing, non pensiamo al fatto che lo strumento abbia corta o lunga focale, pensiamo piuttosto alla scala d'immagine prodotta che, con un pixel piccolissimo come quello dell'8300, risulta essere abbastanza spinta già con focali considerate "corte". Nel caso di 800mm + 8300 avremmo una scala di 1.39 Arcsec/pix, scala che scende a 1.11 Arcsec/pix a 1000 di focale. Diciamo pure che, con queste scale, diventa già interessante fotografare galassie, ma se si prediligono le nebulose, allora è meglio una focale intorno a 500/700 che, in condizioni di seeing medio, sono perfettamente adeguate e sfruttabili con successo. Arrivare a scale di 1 o meno Arcsec/pix diventa difficile da gestire senza montature particolarmente ben performanti, seeing buoni/ottimi e cieli scuri (altrimenti le parti deboli e/o diffuse saranno difficili da gestire). Personalmente ho L'epsilon 210 con la nuova QSI 683 che trovo una accoppiata eccellente e divertente da usare per fare fotografie a medio campo. Tali strumenti sono davvero belli ma, pesanti e difficili da reperire ed ottimizzare. Tenete presente che, uno strumento molto "aperto" ha una profondità di campo (e quindi di messa a fuoco) estremamente ridotta, ciò comporta la ecessità di un focheggiatore davvero preciso per poter sfruttare l'ottica. Già in un F4 la profondità di campo è inferiore ai 55 microns, il che si traduce nella necessità di un focheggiatore che risolva movimenti di almeno 25/30 microns per garantire la messa a fuoco (quì si che serve il teorma del campionamento di Nyquist, infatti se siamo al bordo della messa a fuoco e facciamo un movimento che non ricade all'interno dei 55 micron, non avremo mai la perfetta messa a fuoco!).
La corsa totale del focheggiatore dell'Epsilon 210 è di 1mm! E il focheggiatore fà 720° di rotazione per compiere tale corsa! Lo strumento pesa 21Kg per un motivo, sembra un pezzo di artiglieria ma ha una meccanica ottima, una intubazione del diametro di 30cm con pareti di oltre 5mm di spessore. Insomma, un "astrografo" non può essere solo un bel pezzo di ottica, deve avere anche la meccanica che ne consente lo sfruttamento! Più si cerca la "perfezione" più, ogni singola goccia di miglioramento, viene fuori ad un gran prezzo (e non solo economico).
Aggiungerei una nota sui Fastar e similari, tenete presente che il secondario degli SC commerciali è fissato direttamente alla lastra Schmidt e quindi, provate a applicare un carico di qualche kg ad un'ottica così "sottile" e cosa succederà? Senza contare che, porre un ccd+ruota davanti ad un 20Cm, significa ostruirlo quasi totalmente! Ho un'amico che mi chiama quasi mensilmente perchè ha un C11 Fastar e, al variare della temperatura, il fastar con il secondario, si allentano a tal punto da ruotare e venificare l'allineamento primario/secondario! Oppure si stringon da causare tensioni alla lastra... Il campo corretto poi è microscopico... Insomma, personalmente non userei mai un fastar, tali strumenti sono ottimi al fuoco cassegrain.
Ci sono anche i kletzov da 20 cm che sono davvero eccellenti e corretti. Un 25 è un'ottimo compromesso ma non bisogna pensare solo al peso, anche alla lunghezza e quindi al "fuori asse", allo sbalzo che rende necessaria una montatura più performante. I wynne di cui si parla sono quelli di Philip keller:
http://www.astrooptik.com/ e funzionano anche nei barilotti da 2", più che sufficienti per coprire il kaf8300. Gli Orion sono, come ho detto, eccellenti ottiche paraboliche ma, nei modelli "piccoli" l'intubazione è davvero scarsa. I modelli in carbonio CT sono meglio, Gli AG sono praticamente degli ASA con ottiche Orion UK invece delle Atro Systeme o LOMO e, sinceramente per una parabola, sono praticamente della stessa qualità. Io non spenderei di più per un'ottica parabolica ASA. Interessanti sono anche i modelli ODK, con focali intermedie ma ottiche semplici (Dall Kirkam) e tutte sferiche quindi sempre ben performanti, anche se non perfettamente allineate, la parte del leone quì la fa il correttore come nelle parabole, meglio investire su quello.
Ok, mi fermo perchè sennò scrivo la bibbia...
Ciao da JOE