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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: giovedì 16 giugno 2011, 17:03 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
Messaggi: 1141
Località: Campania
Scusa Massimo, cosa intendi per astrografo? Ho un FSQ ed un BRC che sono entrambi astrografi, ma non sono paragonabili tra loro. Il primo è maneggevole e mi basta la B230, mentre il secondo è meno trasportabile e richiede la GM2000. Se vuoi una buona velocità tipo f/5 o minore e una lunghezza focale oltre il metro devi, purtroppo, salire con diametro e pesi. Se ti bastano, per una soluzione veloce e rapida, 500mm di lf prenditi un FSQ e vai sul sicuro. Non si scollima, è compatto, va bene anche su una montatura piccola e tollera anche camere di formato generoso (nella vita non sai mai quale elettronica possiederai)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: giovedì 16 giugno 2011, 22:47 
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Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 19:46
Messaggi: 510
Località: Meolo (VE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao,
hai mai preso in considerazione questi orion? http://otticasanmarco.it/catalog.asp?pa ... bcatID=342

non dovrebbero essere male e l'intubazione in carbonio dovrebbe risolvere un po di rognette di cui soffrono i fratellini intubati in alluminio

il prezzo mettendoci un wynne è comunque inferiore agli ottimi ASA.. non ho visto però recensioni in giro quindi non saprei quale sia la loro resa effettiva..

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 8:23 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 19:51
Messaggi: 2217
Località: Tarquinia (VT)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
mascosta55 ha scritto:
No, no, aspetta, qui la cosa diventa interessante.
Perché già mi sembrava un miracolo avere un cielo di 21.30, se poi anche questo potrebbe essere un problema con un'ottica così veloce, meglio saperlo prima. A questo punto urge intervento di chi ha ulteriore esperienza nell'uso di questi newton veloci. Perché allora uno rinuncia direttamente all'Epsilon e va sugli ASA che hanno un più tranquillizzante F/3.6 .

M.

Per esperienza personale da un cielo 20,70 SQM è un macello fotografare già a f/4 a causa dei gradienti dell'IL se stai sui 25-30° sull'orizzonte, allo zenith il problema si attenua ma non così tanto. Io ho venduto il newton f/4 e sono passato ad un più tranquillo f/6. Credo che con un kaf 8300 non dovresti avere problemi a f/6. Sempre per esperienza personale un f/5 è l'ideale da qualsiasi parte. Puoi permetterti di fare pose brevi e comunque di tirare fuori molto segnale. :)

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Saluti, Alessandro

CGEM, Tecnosky 115/800, GSO RC8", QHY695A, SX Lodestar, Set LRGB Astrodon I-Series Gen 2, SII Ha OIII Baader, Moonlite CRO2,5" Stepper

Il mio sito: https://sites.google.com/site/astrotuscia/home


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 9:37 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16963
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se il cielo di 20.7 è uniforme non vedo problemi a usare strumenti veloci. Anzi.
Cortecchia opera con un epsilon dalla pianura padana eppure i complimenti per le sue foto si sprecano.
Per cui se un telescopio veloce non va bene in quelle condizioni allora qualcosa non torna, no?
Basta fare un po' di conti, d'altra parte.
Se io ho una scala di immagine di 2"/pixel e uso uno strumento a f/4 avrò un certo flusso di fotoni. Diciamo X
Se uso uno strumento a f/5.6 avrò un flusso di fotoni pari a x/2 per cui dovrò, tralasciando le interferenze dovute a rumore termico e sensore, esporre per il doppio del tempo per avere il medesimo segnale.
Ma se ho IL lo stesso lo avrò evidenziato esponendo con gli accorgimenti sopra citati.
Se faccio i raffronti fra una ripresa con tempo X a f/4 e a f/5,6 è ovvio che l'IL è meno visibile ma ho anche metà segnale.
Ma il limite non è lo strumento ma il cielo!!! Sempre e comunque
Poi possiamo discutere sul fatto di usare un newton perché il rapporto prezzo/prestazioni è favorevole, o un rifrattore perché più comodo da portarsi a giro o un RC perché ha focali lunghe e compatto. Ma si entra in un ambito molto più complesso in cui i fattori personalil incidono molto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 10:16 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
Messaggi: 1914
Località: Moncalieri
Renzo, il problema è l'IL...un cielo uniforme a 20.7 è un'anomalia o sbaglio ? Se ha quella brillanza c'è luce che lo illumina allora c'è IL....il resto del discorso non fà una piega. Tutto si può usare, diventa più difficile sfruttarlo in pieno e bisogna lavorare sopra per sistemare le cose...anche Giovanni usa filtri a banda stretta per aiutarsi e per combattere contro i gradienti. Credo che le sue ore di lavoro a combattere siano tante...

Leo

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 10:31 
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Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 19:46
Messaggi: 510
Località: Meolo (VE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
per l'esperienza che ho fatto in questi anni posso dire che f4 f6 o f8 cambia poco.. secondo me sui gradienti influisce molto di piu il campo inquadrato che il rapporto F.. a mio avviso renzo ha colto perfettamente.. prendo leo come esempio ma solo perchè possiede un po di tutto

se fotografo con un fsq a f3.6 con una 11000 (come leonardo) inquadro un campo di 3°x5°

se invece fotografo con un 250 f8 e una 4000 ho un campo di circa 0,4°x0,4°

sull'FSQ essendo la porzione di cielo enormemente piu grande è piu facile incappare in disuniformita del cielo che possono causare gradienti.. ad esempio una velatura potrebbe anche coprire solo parzialmente il frame.. sull RC invece per via del campo inquadrato a mio avviso il gradiente o è ovunque (e si traduce in un fondo cielo piu luminoso) o non c'è..

dico questo perchè mi trovo piu spesso ad affrontare gradienti con l'FS60 (che è f6.2) che con il Meade (che è un 150 f5)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 10:37 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
Renzo ha scritto:
Se il cielo di 20.7 è uniforme non vedo problemi a usare strumenti veloci. Anzi.
Cortecchia opera con un epsilon dalla pianura padana eppure i complimenti per le sue foto si sprecano.
Per cui se un telescopio veloce non va bene in quelle condizioni allora qualcosa non torna, no?
Basta fare un po' di conti, d'altra parte.
Se io ho una scala di immagine di 2"/pixel e uso uno strumento a f/4 avrò un certo flusso di fotoni. Diciamo X
Se uso uno strumento a f/5.6 avrò un flusso di fotoni pari a x/2 per cui dovrò, tralasciando le interferenze dovute a rumore termico e sensore, esporre per il doppio del tempo per avere il medesimo segnale.
Ma se ho IL lo stesso lo avrò evidenziato esponendo con gli accorgimenti sopra citati.
Se faccio i raffronti fra una ripresa con tempo X a f/4 e a f/5,6 è ovvio che l'IL è meno visibile ma ho anche metà segnale.
Ma il limite non è lo strumento ma il cielo!!! Sempre e comunque
Poi possiamo discutere sul fatto di usare un newton perché il rapporto prezzo/prestazioni è favorevole, o un rifrattore perché più comodo da portarsi a giro o un RC perché ha focali lunghe e compatto. Ma si entra in un ambito molto più complesso in cui i fattori personalil incidono molto.


Aspetta, non ci confondiamo le idee. A parità di apertura e a parità di scala immagine, la luminosità del tele non conta. E' chiaro che però, il concetto di "a parità di scala immagine" è difficilmente verificata, dato che non ho una scelta infinita di dimensioni di pixel. Per cui, fissato il pixel, diciamo quello della 8300 da 5.4um, uno strumento più aperto avrà una focale minore, quindi più secondi d'arco per pixel, quindi più luce per ogni pixel. Non vedo invece, come Renzo, differenza riguardo al fondo cielo, nel senso che, se il rapporto di luminosità tra il fondo cielo ed il soggetto è quello, il problema è solo in quanto tempo il fondo cielo diventa visibile, ma alla fine il risultato dovrebbe essere lo stesso, solo che con uno strumento ci metto meno tempo che con l'altro. Se con uno il fondo cielo non si vede, vuol dire solo che ho acquisito meno segnale. O no?

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 10:45 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
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Località: Moncalieri
Ciao Andrea,

il tuo discorso non fà una piega, come ho detto anche quello di Renzo, cosi come ho detto che più il sensore è grande più si hanno difficoltà. Il concetto che volevo esprimere è che strumenti veloci costano e sono più difficili da gestire. Li acquisterei più volentieri per portarli sotto ottimi cieli e li mi darei fondo a pose belle lunghe. Con l'FSQ fare il fuoco a F3.6 invece che F5 è un bel salto di difficoltà, per farti capire, ho il robofocus e un singolo step fà una differenza enorme cosa che a F5 mi giostro su 3 step.

Con amarezza ti correggo... non ho l'11000 :x :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16963
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Rispondo velocemente a Leonardo.
Se fotografo con un cielo come la pianura padana e scelgo soggetti bassi è ovvio che ho gradienti (che variano poi in conseguenza del movimento dello strumento durante le esposizioni)
Ma se fotografo a una certa altezza il cielo sarà abbastanza uniforme.
Poi se prendo un sensore come la Proline 16803 allora ho un fisheye con focali corte e prendo anche la signora che fa la doccia anche se inquadro lo zenith :lol: :lol:
Per quanto ne so Giovanni ha problemi particolari di gradienti per soggetti abbastanza bassi ma per riprese alte tali problemi li gestisce meglio.

Per Massimo
Io ho ragionato solo in termini di rapporto focale e scala di immagine per mantenere lo stesso sensore.
Di conseguenza se cambio il rapporto focale devo necessariamente cambiare apertura in quanto la focale, che è un parametro strettamente correlato alla scala di immagine e al sensore, non cambierebbe.

In tal caso avendo una superficie doppia raccolgo il doppio dei fotoni e dimezzo i tempi per raggiungere lo stesso segnale.

Spero di avere chiarito meglio il mio concetto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior astrografo da 20 cm?
MessaggioInviato: venerdì 17 giugno 2011, 12:22 
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Iscritto il: giovedì 28 febbraio 2008, 19:46
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Avendo un f8 ed un f5 (anche se il primo è 20 cm e il secondo 25) e avendo un giardino in mezzodi ai lampioni dico la mia:

f5 rapidissimo...ok gradienti della miseria, difficoltà a gestire pose corte, f8 meno veloce, più facile gestire pose corte e meno gradienti. Quindi:per nebulose f5 con banda stretta (aiuta perchè perchè più veloce rispetto a f8) quando vado sotto un bel cielo f8 per il dettaglio in rgb.
Galassie: f8 per parte centrale dal giardino (di solito le galassie hanno una bella luminosità intrinseca al centro, ovviamente galassie ragionevoli) e f5 in uscita sotto un bel cielo per eventuali bracci debolissimi (invece che "perdere tempo" con f8).

Ciao,
Fabiomax

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