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MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2011, 8:48 
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Carlo Martinelli - IW3GIK

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MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2011, 12:02 
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@carlo.martinelli

dispiace leggere di certe decisioni, specie dopo le ore e le nottate spese a lavorare al progetto, purtroppo capisco bene la tua posizione e non mi sento assolutamente di obbiettare alle tue scelte. Quando si tratta di decisioni "politiche e burocratiche" non ci voglio mettere il becco, mi sento un'operativo.

Una riflessione del tutto personale mi porta però a domandarmi se quello che è stato fatto sia in qualche modo utile o se è stato semplicemente tempo perso...dal mio punto di vista è stata ed è tuttora un'avventura dal punto di vista informatico/sistemistico assolutamente stimolante ed appagante, da astrofilo penso che si stia creando uno strumento utile e "pensato" con sufficiente metodo. Dato che anche tu sei del ramo (sistemistico) ovviamente converrai che frazionare, separare e rendere non omogenei i dati raccolti sia controproducente, poco sensato dal punto di vista del "metodo" e soprattutto ci indebolisca (come astrofili) nella nostra lotta all'IL.

Come sempre nel nostro caro Belpaese le belle idee vanno sempre a sbattere da qualche parte. Tu parli di un coordinamento che non si farà, di qualcuno che ci vuole guadagnare in termini economici, altri di visibilità, altri che vogliono crearsi un lavoro alle spalle di qualcun'altro. In prima persona ti rispondo che se dovessi fatturare al GADS le ore che ho speso al progetto probabilmente potrei permettermi di installare a mie spese una centralina per regione e di mantenerle attive per un bel po' di tempo, ho un mio lavoro in ambito informatico che non intendo di certo lasciare e non cerco nessun tipo di visibilità...ho solo un po' di nostalgia di quando da un campo dietro casa mia (ora tramutato in residence) nelle notti d'esate si vedevano la Via Lattea e le stelle cadenti...oggi si distiguono a malapena il Cigno e Cassiopea. Può sembrare un discorso nostalgico e retrò...ma ho "solo" 28 anni e non voglio immaginare come sarà il cielo tra 10 se continuiamo di questo passo. Questo per me vale molto più di ogni ora lavorata e di ogni "politicheria".

Questo è lo spirito con cui mi sono smazzato una discreta parte del progetto SQM-Network, creare uno strumento, uno standard, dei dati inconfutabili sull'andamento nel tempo dell'inquinamento luminoso di cui ogni astrofilo e generalizzando ogni cittadino possa servirsi.

Questo strumento è nato, è valido, e ad oggi è l'unico del suo genere, raccoglie e pubblica dati in tempo reale e può farlo in tutto il mondo, certo c'è ancora molto lavoro da fare...ma lo strumento è lì...ed al contrario del pentolone di dati della Unihedron è sostenuto già da un'associazione di astrofili che non ha fini di lucro e che ci ha investito parecchie risorse.

Per questo mi sembra strano doversi arenare su un discorso di coordinamenti, su chi sostiene i dati in pubblico ecc., io semplicemente non ne vedo il bisogno: i dati sono di proprietà di chi li mette a disposizione, come è ovvio e sono già "pubblicati" in rete sotto forma grafica e nelle forme previste dal progetto.
Mi sembra un tentativo di voler coordinare qualcosa che è già coordinato di per sè in quanto unico. Discorso diverso per quanto riguarda i rapporti che legano i possessori delle stazioni al network, quelli vanno chiariti dall'inizio.

Spero di non avere annoiato tutti con le mie riflessioni e soprattutto spero di non aver offeso nessuno e di non aver fomentato la polemica.
Saluti

Alessandro

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MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2011, 14:15 
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forse vado un pò ot, ma l'avete vista l'ultima pubblicità dell'enel?
altro che centraline, basta vedere quella pubblicità per capire come siamo messi (male).
ovviamente scherzo e non mi pronuncio su nulla, non ne ho le competenze, ma la cosa va affrontata anche e soprattutto a livello psicologico e sociologico, altrimenti passa il messaggio che è bello vedere l'Italia illuminata di notte dallo spazio (e chi la vede, i marziani?).
Quindi ben vengano le collaborazioni fra intenti scientifici e intenti culturali-politici.
Scusate se mi sono intromesso, ma quello spot proprio non l'ho digerito...
vado via subito.. :D

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MessaggioInviato: giovedì 12 maggio 2011, 21:56 
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Per Overlap, per Massimo e per Francesco....

dopo l'arrabbiatura di stamattina e la delusione poi, qualcosa è cambiato dopo la mezzora al telefono con Leopoldo DallGassa.

Morale rimango attivo con tutta la strumentazione ed i sistemi di monitoraggio che avevo messo a disposizione, ma e ribadisco ma ritengo che se le acque non si calmano e non si ritorna a lavorare con serenità e chiarezza di intenti sarò costretto a chiudere nonostante abbia investito soldi, tempo ed una enormità di passione ed entusiamo nel progetto.

Staremo a vedere.....

Grazie e scusate ancora la mia mancanza di obiettività ma mi sento molto coinvolto e forse è giusto che lasci ad altri le decisioni e mi limito a fare il tecnico ed a mettere a disposizione quanto richiesto o quanto prodotto.

Scusate ancora.

Carlo


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MessaggioInviato: venerdì 13 maggio 2011, 16:57 
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Iscritto il: sabato 29 agosto 2009, 13:26
Messaggi: 19
Ciao a tutti e mi presento, sono Leopoldo Dalla Gassa, presidente di VenetoStellato e intervengo in questo forum per la prima volta, visto che il mio nome è stato fatto già in qualche occasione ultimamente, ma mi ero ripromesso per la verità di non intervenire, non tanto perchè non ne avessi voglia, ma perchè nelle varie sezioni di questo Forum, quasi tutti sono molto più bravi di me in argomenti vari e quindi mi limitavo essenzialmente, e quando avevo un po' di tempo, a leggervi.

Sopratutto però non ho mai partecipato perchè altro tempo da dedicare, oltre che al lavoro, all'Osservatorio che gestiamo,alla mia associazione e alla lotta all'inquinamento luminoso, oltre a quello che già dedico in VenetoStellato, proprio non ne trovo.

L'attività di VenetoStellato ha prodotto fin'ora, negli ultimi due anni circa DUEMILA segnalazioni all'ARPAV e ai comuni, considerate che ogni segnalazione contiene anche centinaia di apparecchi fuori legge installati che, via, via, vengono messi a norma. Questo porta a un minor inquinamento luminoso anche per coloro che vanno in montagna ad osservare o abitano nelle regioni limitrofe al Veneto. E' di questi giorni la messa a norma di trentacinque torri faro in quel di Padova, sono delle Ferrovie dello Stato e di una zona industriale. C'è qualcuno che sta leggendo che ha prodotto una segnalazione nella propria regione che non sia veneto? Eppure mi sembra che ci sono 16 regioni che hanno una legge contro l'inquinamento luminoso, bella o brutta che sia chiedo: che cosa ognuno di voi ha prodotto per farla applicare?
Sabato ero a Ostellato per sentire la conferenza della dott.ssa D'Amore, funzionaria della Regione Emilia, sul tema: “Legge regionale sull'inquinamento luminoso: principi generali e ruolo attivo degli astrofili nel far rispettare la legge" e, prima di lei, è stato presentato il bellissimo libro circa i metodi di elaborazione delle immagini elettroniche ecc., bene, quando è terminata la presentazione del libro, gli astrofili si sono alzati e sono usciti quasi tutti dalla stanza..., alchè, sono andato sull'uscio e li ho invitati ad entrare e partecipare alla conferenza della funzionaria emiliana. Perchè è inutile parlare di come si elaborano le immagini se poi non c'è la materia prima e non tuteliamo noi per primi il cielo stellato.
Scusate se mi dilungherò oltremodo ma per questa volta portate pazienza, perchè qualche GROSSO sasso dalle scarpe me lo devo togliere e forse è giunta l'ora di farlo, non fosse per altro che per dare una scrollata a tutti gli astrofili che pontificano sull'inutilità di portare avanti la lotta al problema che ci assilla. Così facendo vanificano l'attività di coloro che SENZA PERCEPIRE ALCUN COMPENSO MA RIMETTENDOCI DI TASCA PROPRIA: perdono ore ed ore, se non giorni di lavoro e di ferie, si pagano le uscite presso i comuni, le sedi Regionali, le centinaia (forse è meglio dire migliaia) di telefonate, i biglietti del treno, la benzina per l'auto ecc. per sentir dire che se i miei dati servono a scopo di lucro: non partecipo alla rete degli SQM.

Ma di quale lucro stiamo parlando? Forse qualcuno ne farà un'attività imprenditoriale dei dati che raccogliamo? Ma scusate, coloro che partecipano alla rete dell'MPC per la rilevazione di asteroidi o quant'altro non parteciperebbero più se i loro dati fossero usati a scopo di lucro? Che garanzia hanno che i dati inviati all'MPC non vengano usati in convegni e congressi, dove lo studioso di turno li presenta traendone vantaggio personale? A me personalmente non importa un fico secco se poi qualcuno li utilizzerà anche a scopo di lucro: basta che non mi venga a chiedere soldi in primis, ma se servissero a far parlare e per combattere il problema dell'inquinamento luminoso, ben venga, citando giustamente la fonte di provenienza.

Qualcuno ha scritto per il bene degli astrofili e per gli astrofili..., bene, dal duemila in Lombardia esiste una legge, che cosa hanno prodotto per farla rispettare coloro che ora parlano di treni in corsa...: il treno è ancora fermo in stazione e stiamo cercando di agganciare dei vagoni ma vedo che di vagoni non se ne vuole aggiungere compiendo così per l'ennesima volta la coltivazione del proprio orticello, non rendendosi conto, concordando perfettamente con Carlo Martinelli, che è l'unione che fa la forza. Procedere ancora a ranghi sparpagliati significa fare esattamente il contrario dell'interesse degli astrofili. Io, a dicembre, ho chiesto a Buiometria e al GADS di unire le forze per un progetto tutto italiano, con pari visibilità per coloro che assieme avrebbero costituito la rete, non sono discorsi italioti, a cosa serve spezzettare le forze... a far vedere chi è più bravo? Ma per favore....

Mi spiace veramente che l'idea di costituire una rete finalmente nazionale, a cui tutti, ma proprio tutti gli astrofili, vi possano aderire e far vedere finalmente le capacità che hanno, l'unità che li accomuna nella determinazione alla lotta all'inquinamento luminoso, rischi di arenarsi, sarebbe stata una bellissima prova delle capacità di questi volontari che pensano alla tutela di quel bene definito Patrimonio dell'Umanità.

Sono perciò fiducioso che si possa fare finalmente che tutti coloro che hanno voglia di fare veramente qualche cosa, da Bolzano a Lampedusa, assieme diano vita ad un progetto formidabile che potrà monitorare l'andamento della brillanza del cielo notturno in tutta Italia, controllando così anche dove si continuerà ad ignorare la loro legge regionale e quanto le leggi siano rispettate.

Non sono un tecnico di informatica, tuttaltro, non sono in grado di entrare in particolarismi tecnci, il progetto del GADS è bellissimo ma se rimmarrà confinato a poche realtà, varrà ben poco. Contrariamente, saranno loro e buiometria, pariteticamente, a gestire l'intero territorio nazionale.

VenetoStellato la prossima settimana metterà in rete la terza centralina SQM e a seguire anche le altre cinque del territorio veneto, noi siamo convinti della bontà del progetto e continueremo su questa strada.

Spero che se fin quì avrete avuto la pazienza di leggermi, avrete anche la volontà di unirci, sperando di non aver offeso nessuno perchè del resto non era mia intenzione.

Grazie per l'attenzione e cieli bui.
Leopoldo.


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MessaggioInviato: lunedì 16 maggio 2011, 17:36 
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Iscritto il: giovedì 6 marzo 2008, 16:02
Messaggi: 56
Località: Castiglioncello (LI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ringraziando il moderatore per un richiamo sui toni della discussione, ci risentiremo in privato con i diretti interessati per chiarire alcuni punti che in effetti possono facilmente uscire da un'area di discussione comune.

Con il presente messaggio vogliamo aggiungere alcuni spunti relativi a tematiche che riteniamo di interesse generale.

Precisiamo che la nostra partecipazione iniziale alla discussione è nata dalla necessità di rispondere ad alcuni messaggi che esprimevano una visione da noi considerata parziale sul progetto Buiometria Partecipativa, alla quale abbiamo ritenuto utile aggiungere alcuni elementi per completezza.

a) Circa la questione del lucro/non lucro: questo è in effetti un aspetto delicato, che abbiamo avuto occasione di sviscerare in altri due ambiti associativi completamente differenti.

E' lo stesso moderatore a suggerire in modo molto sereno un quadro che riteniamo condivisibile: "...se si ha voglia di guadagnarci dei soldi fa bene a provare a guadagnarli, se ritiene di farlo per uno scopo diverso dal lucro ha il diritto di farlo, in entrambi i casi..."

quali sono i casi da evitare:

- che un soggetto che opera *a fini di lucro* sfrutti lavoro svolto senza fini di lucro senza dare riconoscimento a chi lo ha svolto

- che un soggetto che opera *senza fini di lucro* svolga attività che possa sottrarre opportunità signicative di reddito per qualcuno che opera professionalmente in un campo specifico

in ambiti diversi da quello degli astrofili, e sia in contesti professionali che di volontariato, abbiamo già avuto modo di confrontarci con tutti e due i casi e non abbiamo alcun interesse ad alimentarne altri.

b) Per la questione delle licenze

b1) Pubblicando i dati senza associare agli stessi una licenza specifica, diventa difficile garantire che gli stessi vengano utilizzati secondo modalità chiare e condivise da una comunità allargata.

Se, come enunciato da diversi altri gruppi, la finalità della raccolta e della pubblicazione dei dati SQM viene fatta per facilitarne lo studio e l'utilizzo per finalità di supporto alla gestione del territorio, il solo fatto di renderli disponibili in rete con l'identificazione della fonte non può escludere che gli stessi vengano poi impiegati per finalità differenti (anche a fini di lucro).

Invece, associare ai dati una licenza consente di tutelare meglio le modalità di utilizzo dei dati e la fonte che li ha prodotti.

Associare ai dati una licenza libera, dà inoltre ulteriori vantaggi e opportunità. Senza dilungarci in questo messaggio, ci limitiamo a segnalare che l'uso di licenze libere quali la ODbL da noi impiegata viene fatto da numerosi gruppi di ricerca, da pubbliche amministrazioni e anche da realtà del settore privato (ad esempio la Regione Piemonte sta investendo molto in questo senso).

Facendo seguito a esperienze sia di volontariato che professionali da noi svolte negli scorsi anni, per noi è stato naturale adottare la Open Database licence anche per la BuioMetria Partecipativa e -nel momento in cui facciamo una proposta- è per noi la cosa più immediata riproporla.

b2) discorso analogo vale per il software...in questo caso forse il tema è più noto: quanti di voi usano OpenOffice (anche sotto Windows) o GraphWeather ?

Avere un software libero (di nuovo, rilasciato con una licenza quale GPL o analoghe), soprattutto nel caso di gruppi di sviluppo di piccole dimensioni, offre interessanti opportunità rispetto alle licenze proprietarie, senza in alcun modo sminuire il lavoro di chi lo ha creato.

b3) ultimo, ma non ultimo, possiamo trovare procedure non informatizzate impiegate nell'ambito delle attività di raccolta e trattamento dei dati.
anche per queste, avere documentazione pubblica consente ad altri di esaminare le procedure seguite ed eventualmente segnalare problemi, opportunità di riutilizzo, ecc. ecc.

Se nel condividere le nostre opinioni e proposte nel forum emergono dubbi di merito o di metodo o questioni personali, invitiamo chi li ha espressi a contattarci in privato per esprimerli in modo più esplicito, così che si possa chiarirli liberamente (bmp@pibinko.org ).

Per ogni altro approfondimento di interesse generale, rimaniamo a disposizione su questo forum.


Un saluto,
Progetto Buiometria Partecipativa


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MessaggioInviato: lunedì 23 maggio 2011, 9:58 
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Iscritto il: martedì 1 settembre 2009, 8:59
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overlap82 ha scritto:
...tradotto in parole semplici? il GADS si sbatte a mettere in piedi il sistema e installare le centraline e altri raccolgono i frutti?!? solito discorso italiota...mi sa tanto di tentativo di saltare sul treno in corsa...


Ciao Overlap
personalmente non ho letto, tra le righe "uno si sbatte, l'altro raccoglie".
Scusa se prendo il tuo post anziché quello di un'altro, nulla di personale, ma il tuo riassume bene una serie di interventi anche di altri che abbiamo letto.

Sembra di capire che sul progetto SQM , interessante, due teste avevano ragionato su un progetto simile ma non affatto uguale in partenza. Sembra di capire inoltre che, privatamente, una proposta di collaborazione ci sia stata da parte di uno ottenendo però il rifiuto dall'altro (altrimenti non ci sarebbe questa discussione), Forse nemmeno c'è stata la risposta che è già in corso un progetto similare e che, volendo, si potrebbe anche fondere (eventualmente chiamandolo col nome dell'uno o dell'altro, ecc).
Entrambe le parti rivendicano la paternità dell'iniziativa: di entrambi ricordo la prima "bozza" e relativi risultati di alcuni anni fa e partiti con iniziative diverse, ora entrambi evolvono in un progetto utile ma non comune.
Vorrei invitare i singoli aderenti a manifestare a entrambi la necessità di fondersi, anche se capisco dai rispettivi toni che non sarà facile. A questo punto sarà il singolo aderente a scegliere chi è più completo ed affidabile, chi può garantire continuità in futuro.
Un saluto a Venetostellato che ha saputo organizzarsi anche in questa iniziativa, un buon esempio da prendere
:)


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MessaggioInviato: lunedì 23 maggio 2011, 10:28 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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Se posso aggiungere qualche cosa, ricollegandomi a quanto detto da Leopoldo e riprendendo un argomento in discussione sulla mailing list di venetostellato, io ho qualche impressione che l'effetto di questi 2000 impianti cominci a farsi vedere. Non so percentualmente quanto contino gli impianti segnalati. So che in qualche mese di quelli che ho segnalato io ho avuto la paicevole "visione" di vederli giorno dopo giorno "abbassare"i proiettori.
Comunque e venendo al punto l'indizio è questo: questa primavera, per due volte consecutive in Val Visdende abbiamo sfiorato 21.85, un dato che non era mai stato raggiunto in precedenza se non a Casera Razzo una notte che le nuvole coprivano tutte le valli e al Perlaba una notte che la nebbia ci sfiorava i piedi.
Gli anni passati non ho mai superato 21.75 in né in Val Visdende né altrove. Che possa essere il sintomo di una iversione di tendenza io ancora non lo so. So per certo che la differenza fra 21.85 e 22 è l'effetto integrato della luce che arriva da Udine, Venezia, Padova Verona e perfino Brescia.

Forse dovrei cambiare il titolo da "Scordiamoci Bortle 1" a speriamo che ritorni. http://visualsky.blogspot.com/2009/09/s ... tle-1.html

E' importante che la gente sappia che si può fare qualche cosa, che quel qualche cosa non è inutile e che, se il numero di astrofili fosse sufficiente (ne basterebbe uno ogni 5 comuni) nel giro di un paio di anni tutti gli impianti sarebbero stati segnalati e metà sistemati.
Il problema è che non ne abbiamo uno ogni 5 comuni (prova ne è il fatto che le conferenze sulla elaborazione digitale sono frequentatissime, si spendono montagne di soldi in strumenti che poi si usano sotto cieli orribili, ma non c'è altrettanto interesse a come ridurre l'IL - o forse ancora pochi hanno mai visto 21.8, il Gegenshein, la banda zodiacale ecc ecc).

PS Bisognerebbe ottenere una legge nazionale a dire il vero, come quella del Veneto.


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MessaggioInviato: lunedì 23 maggio 2011, 12:17 
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skyrambler ha scritto:
Ciao Overlap


Ciao, mi ero ripromesso di non scrivere più in questo post diventato ormai "commerciale", ma chiamato in causa cerco di rispondere.
Premetto che rispondo a titolo personale e non come facente parte del direttivo del GADS.

skyrambler ha scritto:
Sembra di capire che sul progetto SQM , interessante, due teste avevano ragionato su un progetto simile ma non affatto uguale in partenza. Sembra di capire inoltre che, privatamente, una proposta di collaborazione ci sia stata da parte di uno ottenendo però il rifiuto dall'altro (altrimenti non ci sarebbe questa discussione), Forse nemmeno c'è stata la risposta che è già in corso un progetto similare e che, volendo, si potrebbe anche fondere (eventualmente chiamandolo col nome dell'uno o dell'altro, ecc).
Entrambe le parti rivendicano la paternità dell'iniziativa: di entrambi ricordo la prima "bozza" e relativi risultati di alcuni anni fa e partiti con iniziative diverse, ora entrambi evolvono in un progetto utile ma non comune.

Secondo me parti da un punto di vista sbagliato: i progetti non si assomigliano poi più di tanto! se non nel fatto che vengono raccolte letture Sqm.
Il GADS ha basato il suo progetto su letture continuative di valori Sqm in postazioni fisse, unica via a mio modo di vedere per poter valutare l'andamento dell'inquinamento luminoso e per dare una valenza "scientifica" ai dati raccolti. Su questo ti posso garantire che la stazione fissa di Bazena è stata la prima del suo genere installata in Italia.
Letture "spot" in questo senso hanno sicuramente un grande impatto di sensibilizzazione e di immagine ma per raccogliere due misure "paragonabili" come condizioni esterne diciamo che ci vuole...una bella fortuna.

Il GADS ha inoltre basato buona parte del suo progetto e indirizzato buona parte delle risorse affinchè per avere le letture non ci fosse bisogno di avere un pc sempre acceso, che come già detto è uno spreco inutile di energia (circa 200 euro all'anno per ogni stazione).
E mi sembra che anche in questo caso non ci siano altri esempi simili.

skyrambler ha scritto:
Vorrei invitare i singoli aderenti a manifestare a entrambi la necessità di fondersi, anche se capisco dai rispettivi toni che non sarà facile. A questo punto sarà il singolo aderente a scegliere chi è più completo ed affidabile, chi può garantire continuità in futuro.
Un saluto a Venetostellato che ha saputo organizzarsi anche in questa iniziativa, un buon esempio da prendere
:)


Ecco qui, la parte commerciale per la quale mi ero ripromesso di non scrivere...un po' me l'aspettavo che qualcuno "tirasse su" il post dalla seconda pagina per fare pubblicità per qualcuno più completo e affidabile...il che è tutto comunque da dimostrare.
Anche da parte mia un saluto a VenetoStellato, e un ringraziamento per il grande lavoro svolto per la nostra lotta all'IL (sono un bresciano di confine...quindi quasi-veneto anche io ;-)

Saluti

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MessaggioInviato: lunedì 23 maggio 2011, 12:38 
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Overlap mi ha anticipato, e ha scritto cose sacrosante.
A me spetta invece parlare a nome di tutto il progetto, essendone il coordinatore.

skyrambler ha scritto:
Sembra di capire che sul progetto SQM , interessante, due teste avevano ragionato su un progetto simile ma non affatto uguale in partenza. Sembra di capire inoltre che, privatamente, una proposta di collaborazione ci sia stata da parte di uno ottenendo però il rifiuto dall'altro (altrimenti non ci sarebbe questa discussione), Forse nemmeno c'è stata la risposta che è già in corso un progetto similare


Innanzitutto ciao! Non ti conosco perchè sei un nuovissimo iscritto, eppure tu conosci bene i rapporti fra i due progetti.
Non so quale sia la parte che si nega alla collaborazione, ma se intendi noi (GADS) ti dico che ti sbagli, perchè a breve ci troveremo con Buiometria per studiare le sinergie possibili. Inoltre, lo ripeto, ci eravamo semplicemente messi d'accordo (GADS e VenetoStellato, decisione comunicata anche a Buiometria) di aspettare qualche mese, per installare alcune stazioni e poi ritrovarci per parlare della nascita di questo coordinamento.

I progetto sono simili, come dici tu, ma MOLTO diversi, ti parlo del nostro così ti chiarisci meglio le idee.
Il progetto del GADS è partito nel 2008, con le prime misure "spot".
Quando ci siamo resi conto che una misura al mese o alla settimana non diceva nulla di serio a livello scientifico, abbiamo installato la stazione di Bazena, che era la prima del suo genere. Da lì, abbiamo iniziato a raccogliere i dati, da soli per oltre un anno.
Nel 2010 è nata l'idea di installare altre stazioni a Brescia, per metterle in rete. Ma le menti dell'associazione hanno ben pensato, a questo punto, di allargare la rete a tutti e creare un sistema gratuito, che mettesse a disposizione software (free), rete (free), database (free) e quindi strumenti informatici (free) per chiunque intendesse installare un SQM, ovunque nel mondo. Ad Aprile è così nata la rete http://www.sqm-network.com.

skyrambler ha scritto:
Entrambe le parti rivendicano la paternità dell'iniziativa: di entrambi ricordo la prima "bozza" e relativi risultati di alcuni anni fa e partiti con iniziative diverse, ora entrambi evolvono in un progetto utile ma non comune.
Vorrei invitare i singoli aderenti a manifestare a entrambi la necessità di fondersi, anche se capisco dai rispettivi toni che non sarà facile.


Più che di paternità parlerei di evoluzione.

Attualmente il nostro sistema è l'unico al mondo nel suo genere (a meno che non me ne siano sfuggiti in altri stati).
Prima, chi installava un SQM, non aveva a disposizione niente per elaborare i dati in maniera comoda.
Ora, allacciandosi alla rete, si trova già i grafici sfogliabili per data, con l'indicazione delle misure fatte in buio astronomico, e molte altre cose.
Fino ad oggi l'elaborazione dei dati era lunga e faticosa (l'ho fatto per 18 mesi!), e quindi lo studio del fenomeno era molto laborioso, tale da scoraggiare chi lo faceva per semplice passione.
Presto, chi installa una stazione, avrà restituita tutta la statistica sui dati, compreso l'andamento nel tempo, compresa la filtrazione dei dati raccolti in condizioni nuvolose ... e molte altre cose, che fino ad oggi erano impossibili da fare (a meno che uno non decida di licenziarsi e passare giorni sui propri dati).

skyrambler ha scritto:
A questo punto sarà il singolo aderente a scegliere chi è più completo ed affidabile, chi può garantire continuità in futuro.

Concordo, e spero in una convergenza. La nostra centrale di elaborazione è completamente automatica, quindi garantisce per forza continuità e affidabilità, in quanto non c'è intervento umano per l'analisi e la filtrazione dei dati, e nemmeno per gli studi scientifici, per i quali utilizziamo già standard internazionali ... e molte cose sono pioneristiche, perchè nessuno ha ancora avuto modo di affrontare il problema!

M'è parso di capire che il progetto di Buiometria renda i dati disponibili completamente in rete, senza alcun vincolo per lo scaricamento totale e l'uso. Spetta a chi usa i dati solo l'onere di citare le fonti (ci mancherebbe!).
Noi ci siamo mossi in maniera diversa, e stiamo per distribuire agli aderenti una "dichiarazione" in merito all'uso dei dati.
La nostra attività è inserita in un contesto no-profit, quindi gli eventuali proventi derivanti da donazioni o altro saranno interamente devoluti al progetto. L'utente possessore di una stazione rimane il proprietario dei dati, che gli vengono restituiti regolarmente, ma che può anche (attraverso il SW gratuito) scaricarseli quando vuole, e farne ciò che vuole.
Crediamo che questa via protegga meglio il dato in sè, e non mi pare una via deprecabile.

Vorrei aggiungere, che anche se i progetti sono diversi, i dati sono quindi liberi di circolare in ogni caso. Quindi, come in molti altri campi, non è uno scandalo se proseguono separati per un po', è un buon modo comunque di capire quale sia la via migliore.

_________________
Massimo Alessandria
Dobson 16" "self-tuned" - Paracorr, Meade UWA 24, Pentax XW 20, 14, 7, Zoom Nagler 3-6, Supermono TMB 6

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