Le immagini mi piaciono e contengono un mucchio di dettagli nelle alte luci. Alla fine poi il nostro è un gioco e se un modo di lavorare funziona bene non vedo perchè non si possa seguire. Detto questo è però anche importante intendersi sui termini.
Il flat frame ha una semplice funzione cruciale: normalizzare la risposta dei singoli pixel. Vi sono due motivi diversi per cui i singoli pixels abbiano sensiilità diverse: 1) perchè per motivi di fabbricazione non possono avere esattamente la stessa sensibilità. Ciò produce un rumore fisso su ogni frame che può essere attenuato dal dithering ma è bene ridurre il più possibile proprio con l'applicazione del flat. A questo scopo il flat deve essere normalizzato e diviso dai light frame. Questo punto NON è opinabile, non è religione, almeno non più di quanto lo sia la legge di gravitazione universale.
2) il secondo fine del flat è correggere certi artefatti di illuminazione che rendono alcuni pixel diversamente sensibili, tipicamente ciò serve per correggere artefatti dovuti a polvere sui filtri o sensore e vignettatura. Anche in queto caso l'applicazione corretta del flat prevede la divisione, ma è effettivamente possibile correggere i medesimi difetti con una sottrazione anche se ciò costringe ad un lavoro manuale molto complesso e sostanzialmente basato su una valutazione personale in cui si trovi il fattore di scala corretto per l'applicazione del "flat sottrattivo" ad ogni singolo frame. Se si procede in questo modo però NON si corregge per il pattern noise causato dal punto precedente.
Infine vi sono gli artefatti di illuminazione causati dal fondo cielo ed altre bestie infestanti (leak di luce sul sensore, per esempio). I gradienti sono segnali AGGIUNTI in fase di ripresa al nostro light frame quindi DEVONOessere eliminati in modo sotrattivo.
Davvero il nostro è un gioco e quindi è inutile scaldarsi: se una immagine mi piace, mi piace punto. Ma allo stesso tempo è bene intendersi sui termini: se sottraggo non sono flat. Sono un'altra cosa, chiamiamola in un altro modo e così la vita è più semplice per tutti.
andreaconsole ha scritto:
Bene allora se le conosci potresti anche illustrarcele . Direi comunque che ci basta rileggere la pagina 67 de "il CCD in astronomia" per capire . Scusa ma basandomi sull'esperienza e sulla logica per me , che non sono ingegnere , non è cosi , su un file grezzo al quale ho gia sottratto il dark a me rimane oltre al segnale utile : grani di polvere , vignettatura indotta dal'ottica , ma anche un bel pò di gradienti di fondo cielo portati da una combinazione di , inquinamento luminoso e luminosità di fondo cielo che varia in base all'altezza sull'orizzonte dell'oggetto. Quindi e tutta roba in piu che mi ritrovo sul light frame . quindi devo torglierla , mi sembra piu logico sottrarre che dividere . Se divido il light frame con il flat (anche se sarebbe piu corretto dire applico) riesco senz'altro a eliminare vignettatura e polvere , ma non riesco ad appiattire il fondo cielo e eliminare i gradienti.
Infine, in generale, non mi piace sentirmi dire che una cosa è troppo complicata per poterla spiegare. Se è cosi nessuno impara niente.