1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 23 marzo 2006, 19:44 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Italo
io sono nuovo quasi quanto te, e sinceramente è grazie all'esperienza
di astrofili come te che si può crescere tutti un pò di più.

alex


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MessaggioInviato: giovedì 23 marzo 2006, 20:47 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 9:34
Messaggi: 7839
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Italo,
che dire... mi piacerebbe avere la tua tenacia, complimenti per "il giocattolone" :shock: deve essere una grande soddisfazione.
Benvenuto a bordo


Cita:
E' ancora in circolazione Ugo E.?



Si e scrive su Coelum

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Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie.
A. Einstein


Cieli Sereni
Vittorino Suma


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MessaggioInviato: giovedì 23 marzo 2006, 21:48 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Sergio E. ha scritto:
Benvenuto e bravissimo Italo.
Solo come anticipo, tanto per cominciare a pensarci, partendo da uno SC tipo il C14 356mm, 3910 di focale, seguendo il tuo discorso, a che distanza la lama di Schmidt dovrebbe essere posta dal primario? Diaframmando la lama di correzione come da te consigliato, quale sarebbe l'apertura risultante. Oltre all'intero campo piano, cosa non da poco, si avrebbero dei benefici in visuale, dato che la diminuzione d'apertura porterebbe credo una perdita di potere risolutivo?
Cieli sereni Sergio


Bisogna conoscere la focale del primario o il suo rapporto F/D, quindi staccare il secondario dalla lastra e supportarlo con una crociera nella posizione in cui si trova attualmente e spostare la lastra in corrispondenza del fuoco primario se si desiderano minori aberrazioni extraassiali (coma + astigmatismo), per intenderci quelle che conferiscono alle stelle di bordo campo l'aspetto a ali di gabbiano o a T.
Se invece si desidera il campo esente da qualsiasi aberrazione, la lastra va posizionata al doppio della focale primaria (centro di curvatura del primario) e diaframmata al doppio del campo di piena luce che si vuole ottenere, faccio un esempio: supponendo di avere un primario di 356mm e volendo un campo di 20mm, il diametro libero della lastra sarà 316mm.
Restando invariata la focale del sistema (3910) la luminosita diventerà 3910/316=12,3.
Veramente questa procedura é applicata ai sistemi che utilizzano il fuoco primario come camere Schmidt o Schmidt Newton, nei sistemi S.Cassegrain invece per l'effetto moltiplicatore del secondario la chiusura del diaframma può essere ridotta della metà rispetto a quella appena calcolata.
La leggera perdita di luminosità dovuta al diaframma non porterebbe a una diminuzione di risoluzione, ma sarebbe anzi abbondantemente compensata dal miglioramento della figura di diffrazione (stelle più puntiformi) per l'assenza della dispersione dovuta alle aberrazioni extraassiali, semprechè la lavorazione della lastra (correzione della sferica) sia stata fatta in modo impeccabile.

Non mi assumo nessuna responsabilità per eventuali risultati non corrispondenti alle aspettative nel caso che gli specchi o la lastra non fossero con lavorazione prevista.
Consiglio chi volesse tentare la modifica, di costruire un tubo "ex novo" in modo da permettere la reversibilità dell'operazione.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.


Ultima modifica di Italo il sabato 25 marzo 2006, 19:13, modificato 4 volte in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 2:46 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:34
Messaggi: 275
Località: Firenze
Benvenuto!

Cita:
Se qualcuno avesse il coraggio di rifare un tubo piazzando la lastra al doppio della focale primaria diaframmandola di 2 o 3cm e supportando il secondario con una crociera, avrebbe la qualità di un hubble in miniatura.



mmmm...perchè non provarci!

Viene un pel tubone, ma mi spieghi due cose: 1) se stacco la lastra dal secondario per spostarla rimane il buco non crea problemi ottici o problemi di correnti d'aria. 2) la correzione della lastra che è calcolata per 0.7*F è sempre valida a F o 2F?

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Giovanni

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 8:50 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
Viene un pel tubone, ma mi spieghi due cose: 1) se stacco la lastra dal secondario per spostarla rimane il buco non crea problemi ottici o problemi di correnti d'aria. 2) la correzione della lastra che è calcolata per 0.7*F è sempre valida a F o 2F?

Il buco va chiuso con un "tappo" opaco (plastica o metallo neri all'interno) con qualche decimo di gioco per prevedere la dilatazione termica. L'ostruzione ottica causata dal "tappo"sull'asse é coincidente con quella del secondario e fuori asse non causa più danno di quanto faccia il secondario stesso.
La lastra ha la superficie interna piana mentre quella esterna é deformata con una curva di quarto ordine in funzione dell'aberrazione sferica equivalente (primaria + secondaria) e quindi della focale equivalente. Finchè non vengono cambiati gli elementi a riflessione la lastra mantiene il medesimo effetto sulla sferica in qualsiasi posizione si trovi, meglio però contrassegnare il verso (interno/esterno) per non invertirla.
Il mio timore é che gli specchi/o non sia/siano di forma perfettamente sferica per adattare al meglio il compromesso ottico, in questo caso si potrebbero avere delle sorprese negative. Ma penso che se un tentativo avesse successo, sarebbe logico pensare che tutti gli SC potrebbero averne.
Se per la ripresa si utilizzano reflex digitali o Cooled CCD, la curvatura di campo su superfici così piccole non dovrebbe preoccupare visto che il raggio di curvatura é R=Feq. (nel peggiore dei casi), cioè uguale a un Newton di pari focale e apertura.
Devo umilmente chiedere scusa per quanto in precedenza affermato sulla condizione di Flat Field, per non creare malintesi le precedenti affermazioni sono state cancellate: il campo piano si ha per il diaframma a 0,58F e non a 07F (che é circa la posizione negli SC commerciali). Ho ritrovato la documentazione e rifaccio lo schema generale in modo corretto introducendo per confronto anche la posizione zero che corrisponde alle aberrazioni di un unico specchio sferico di pari focale equivalente senza alcuna correzione.
Faccio notare che la lastra corregge la sola aberrazione sferica, mentre il coma, l'astigmatismo e la curvatura di campo sono in funzione della posizione del diaframma.
Negli schemi seguenti si assume che il diaframma sia coincidente con la posizione della lastra, ma potrebbe anche essere indipendente come nella Baker Schmidt (flat field).

0) Specchio sferico: Ab sferica=1, Coma=2, Astigm=4, Curv.campo= concavo +F
Specchio parabolico (Newton): Ab sferica=0, Coma=2, Astigm=4, Curv.campo= concavo +F

1) SC (Flat Field) diaframma a 0,58Fprim: Ab sferica=0, Coma=1,42,
Astigm=2, Curv.campo=0

2) SC lastra a Fprim: Ab sferica=0, Coma=1, Astigm=1,
Curv.campo=convesso -2Feq

3) SC lastra a 2Fprim: Ab sferica=0, Coma=0, Astigm=0, Curv.campo=convesso -Feq

Ho preso in prestito dal mio archivio un progettino di SN a F/D3 per adattarlo alle varie configurazioni. Il fatto che sia SN invece che SC non comporta nessuna differenza sull'effetto (aberrazioni) dovuto alle diverse posizioni del diaframma.

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Ultima modifica di Italo il giovedì 13 aprile 2006, 7:06, modificato 7 volte in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 9:57 
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Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 12:07
Messaggi: 201
Località: "Roceja", TO Italy
....
Non mi assumo nessuna responsabilità per eventuali risultati non corrispondenti alle aspettative nel caso che gli specchi o la lastra non fossero con lavorazione prevista.
Consiglio chi volesse tentare la modifica, di costruire un tubo "ex novo" in modo da permettere la reversibilità dell'operazione.[/quote]

E fai bene, perchè penso che allontanando la lama del doppio, si evidenziano del doppio le imperfazioni della stessa, mentre niente dovrebbe cambiare circa il primario. Per quanto riguarda il buco rimasto, questi non solo non è un problema, ma un beneficio, dato che con apposita prolunga ci permetterebbe di collimare il secondario, altrimenti irraggiungibile.
Io comunque, premesso che sono solo visualista, mi terro lo SC come stà, dato che se ne aumentassi la lunghezza, non starebbe più in cupola, inoltre la diaframmatura, mi porterebbe alla perdita di luce non insignificante.
In ogni caso grazie per la interessantissima corrispondenza, fa sempre piacere cercare di capirne un pò di più.
Buon coraggio a chi tenterà. Come ha ben detto l'ideatore, facendo un altro tubo il rischio è minimo, sopratutto se fatto in occasione di una revisione di pulizia generale del tubo ottico.
Cieli sereni, bui e senza turbolenza a tutti Sergio

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 Oggetto del messaggio: Re: Mi presento.
MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 10:20 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3943
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Italo, benvenuto nel forum anche da parte mia

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 11:00 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
E fai bene, perchè penso che allontanando la lama del doppio, si evidenziano del doppio le imperfazioni della stessa, mentre niente dovrebbe cambiare circa il primario.

La lastra corregge solo l'aberrazione sferica totale agendo sul cilindro di luce pari al suo diametro e l'azione é indipendente da dove la si piazzi, mentre é la posizione del diaframma a condizionare il coma, l'astigmatismo e la curvatura di campo.

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Ultima modifica di Italo il giovedì 13 aprile 2006, 7:14, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 14:50 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 1050
Località: Como
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Benvenuto Italo anche da parte mia, notiamo tutti la tua grande esperienza e cordialità, sono sicuro che risulterai un utente utilissimo a tutti i frequentatori del forum. Ti auguro dunque una lunga e proficua permanenza!

Saluti
Marco

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MessaggioInviato: venerdì 24 marzo 2006, 22:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:34
Messaggi: 275
Località: Firenze
mmmmm, italo, tentatore!! mi hai fatto venire un pallino nuovo per la mente, he he he (leggi risata satanica!) chissà se prima dell'estate non distruggo un SC da 12 pollici!

a parte le battute, riprendendo il discorso: ma allora non hanno tutti i torti alla meade e alla celestron a piazzare la lastra dove è adesso se la sua posizione è ininfluente per la correzzione dell'abberrazione sferica. La prova del diaframma si può fare con un paraluce, ma come si calcola il rapporto focale dopo? tenendo conto del diaframma o dello specchio principale?

Una domanda, ieri ho collimato per la prima volta il mio 12" ho notato una forte abberrazione sferica come posso eliminarla?

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Giovanni

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