1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: lunedì 25 aprile 2011, 20:49 
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Iscritto il: venerdì 24 agosto 2007, 9:00
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... La storia per quanto riesco a capire è sempre la stessa... Sti rifrattori sono costosi (calcolando la montatura che deve sorreggerli al meglio) rispetto a riflettori più "grossi" che costano una frazione del prezzo e offrono prestazioni a volte anche superiori giusto?

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: martedì 26 aprile 2011, 15:25 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
La storia per quanto riesco a capire è sempre la stessa... Sti rifrattori sono costosi (calcolando la montatura che deve sorreggerli al meglio) rispetto a riflettori più "grossi" che costano una frazione del prezzo e offrono prestazioni a volte anche superiori giusto?


E' talmente giusto che in quasi tutti gli osservatori amatoriali di un certo livello (x quelli professionali le motivazioni sono anche altre) i rifrattori di un tempo sono stati quasi ovunque sostituiti da riflettori (SC, Ritchey Cretien, etc) che offrono prestazioni migliori ad un costo complessivo, considerando la montatura, inferiore.

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: giovedì 28 aprile 2011, 18:07 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
direi che il concetto di rifrattore resta solo a livello amatoriale.
Se dovessi avere un osservatorio operativo acquisterei anche io un cassegrain o derivato da 80 cm. e bon.
Però resta il fatto che le immagini che offrono i rifrattori non sono alla portata di nessuno specchio.
Io sto lavorando alla definizione del nuovo 25 cm. a lenti che starà a 2000 metri fisso per fare osservazioni a largo campo, e che non è (o dovrebbe essere) paragonabile a nessuno specchio, anche di diametro doppio.

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: giovedì 28 aprile 2011, 20:02 
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Iscritto il: venerdì 24 agosto 2007, 9:00
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..........INVIDIA!! :oops: Ma che investimento!!

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: giovedì 28 aprile 2011, 20:03 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Io sto lavorando alla definizione del nuovo 25 cm. a lenti che starà a 2000 metri fisso per fare osservazioni a largo campo, e che non è (o dovrebbe essere) paragonabile a nessuno specchio, anche di diametro doppio.


Mi dispiace, Cherubino, ma qui non mi trovi d'accordo: il rifrattore che violi le leggi della fisica non è stato ancora inventato (e non credo che lo sarà mai), con buona pace del tuo senz'altro ottimo rifrattore da 25.

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: giovedì 28 aprile 2011, 21:02 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Le leggi della fisica non le viola nessuno strumento (grande o piccolo che sia) però la scelta di "questo" o "quello" dipende da cosa devi farci, Fulvio.
Ogni strumento è ottimizzato (a parte quelli "tuttofare") per uno specifico campo di applicazione.
Lo strumento in assoluto migliore non esiste, esiste quello migliore per il tipo di osservazione che si vuole fare e, ovviamente, dimensionato e realizzato in base alle condizioni di contorno del sito in cui va posizionato.
Avrei optato per un 30 cm. ma mi avrebbe condizionato alcuni campi applicativi che, invece, sono quelli di base per cui il 25 viene realizzato.
In generale, comunque, concordo con te, ovviamente.

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: venerdì 29 aprile 2011, 10:57 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 20:23
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Ultima modifica di AndreaF il venerdì 29 aprile 2011, 13:03, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: venerdì 29 aprile 2011, 11:50 
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Nelle osservazioni a largo campo serve una focale corta (f/5 o giù di lì, stanti gli oculari in commercio attualmente) tale da richiedere lenti ED e/o un progetto ottico a più di due lenti, e bassi ingrandimenti, che si "mangiano" tutta la qualità ottica in sovrappiù ed obbligano l'occhio a lavorare in condizioni non ottimali. Detto questo dubito che in tali condizioni un rifrattore da 25cm potrebbe avere una resa sostanzialmente diversa da un riflettore di analogo diametro (o poco superiore), con svantaggi consistenti sotto il profilo dei costi e della trasportabilità.

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autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: venerdì 29 aprile 2011, 12:21 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
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cherubino ha scritto:
Lo strumento in assoluto migliore non esiste


giocasi ha scritto:
... La storia per quanto riesco a capire è sempre la stessa... Sti rifrattori sono costosi (calcolando la montatura che deve sorreggerli al meglio) rispetto a riflettori più "grossi" che costano una frazione del prezzo e offrono prestazioni a volte anche superiori giusto?


Non esiste (per rispondere a entrambi) finché non definisci che cosa significa "migliore". In ottica (e in teoria dei segnali) il concetto di "migliore" ha una precisa definizione: significa una immagine con contenuto di informazione maggiore a qualsiasi scala angolare. Nella pratica significa maggiore contrasto a parità di dimensioni angolari dei particolari, oppure possibilità di vedere particolari più fini a parità di contrasto. Significa una immagine che può essere ingrandita di più mantenendosi nitida.

Ora, con riferimento a questo concetto di migliore (vedere particolari più fini, oppure vedere gli stessi particolari meglio), lo strumenti migliore esiste eccome, e non c'è molto da cercare: è quello che ha la MTF più alta.

C'è un semplice test per verificare quale è l'immagine "migliore": il test si chiama "roll-off" e lo ha inventato Mel Bartles (http://www.bbastrodesigns.com/ratemirrors.html , http://www.trekportal.it/coelestis/show ... hp?t=27978 ). Ricapitolando: prendi un soggetto di basso contrasto (va benissimo Giove) e ingrandisci, ingrandisci, ingrandisci. Inizialmente,, all'aumentare dell'ingrandimento, appariranno nuovi dettagli. Ad un certo punto però, all'aumentare dell'ingrandimento, l'immagine smetterà di mostrare particolari nuovi diventando solo solo più grande. Non compare più nulla di nuovo perché non c'è altro nella immagine prodotta dall'ottica. L'ingrandimento che mostra tutto quello che c'è da vedere si chiama ingrandimento di roll-off. Uno strumento che ha un roll-off superiore è uno strumento che ha una immagine "migliore" (incidentalmente per ottiche eccellenti in condizioni di seeing perfetto e per una vista senza difetto il roll-off non può superare i famosi 2x per millimetro di apertura).

Cominciano ad essere in giro diverse persone che hanno potuto osservare Giove a 400, 600, 700x (molti allo Star Party del Labbro lo scorso anno). Lo strumento "migliore" in quel caso era fuori di dubbio che fosse l'Obsession 25" di Franco S.
Io stesso ho visto una grande differenza passando da 40 a 60 cm di apertura: per esempio Titano che appare come un disco e le altre stelle sono punti più piccoli. Nessuno strumento della classe 15-20 cm può mostrare Titano come un disco sensibilmente più grande delle altre stelle perché Titano è grande circa come il disco di Airy. http://visualsky.blogspot.com/2010/04/g ... zione.html

Poi, se vogliamo parlare di altri concetti di "migliore" che non c'entrano con la qualità dell'immagine (tipo rich field, ecc. ecc.) allora è un altro discorso. Ma se restiamo sul punto della qualità dell'immagine (secondo l'ottica e la teoria dei segnali) allora non c'è altro da aggiungere.

PS, visualmente parlando, i fattori che rendono uno strumento "migliore" per il deep sky e quello che lo rendono migliore per l'alta risoluzione sono gli stessi: nell'ordine apertura, sito osservativo, apertura, sito ossrevativo, apertura, controllo termico, scelta della postazione, qualità ottica. La qualità ottica, può essere il primo fattore solo se si tratta di correzioni inferiori a uno dei criteri di diffrazione (o solo per strumenti di piccola apertura). Una volta raggiunto tale livello diventa l'ultimo fattore (come ben ha provato il famoso test di Peter Ceravolo su Sky and Tlescope dieci anni fa).

PPS non a caso il concetto di qualità dell'immagine è formulato con riferimento a immagini estese e di basso contrasto. Quelle ad alto contrasto (Luna, anelli di Saturno, craterini di Plato ecc.) e le immagini puntiformi mascherano in parte la questione. Ma anche la Luna non è solo alto contrasto: guardiamo a quante sfumature di grigio-blu-cobalto ci sono nei mari della Luna (o nel fondo di Plato), a quanti toni di marrone-giallo ci sono sul plateau di Aristarco.

Marcopie ha scritto:
Nelle osservazioni a largo campo ....


Nelle osservazioni a largo campo non ha senso superare la pupilla di uscita pari a quella dell'occhio. Mettiamo che l'occhio sia abbia una pupilla di 6 mm (uno che non sia più molto giovane). Significa che:
- se si vuole osservare a 10x (10° campo con un ETHOS) non servono più di 60 mm di apertura
- se si vuole osservare a 20x (5° di campo con un ETHOS) non servono più di 120 mm di apertura.
- se si vuole osservare a 40x (2.5° di campo con un ETHOS) non servono più di 240 mm di apertura.

(Io osservo a piena pupilla a 100x, e garantisco che come si vede la Testa di Cavallo a 100x e 6 mm di pu di uscita non c'è altro modo di vederla).


Ultima modifica di xenomorfo il venerdì 29 aprile 2011, 13:09, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: rifrattore Istar Apo 176mm f8
MessaggioInviato: venerdì 29 aprile 2011, 15:10 
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Primo ed ultimo avvertimento.
Il titolo del topic è chiaro, quindi invito a non andare OT.

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