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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 12:35 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Semplicemente ritengo interessante metter qui il link dell'articolo, che ho cercato e facilmente trovato, dopo aver sentito parlare della cosa mentre mi recavo ad osservare al Pian dell'Armà Sabato scorso ascoltando in auto Radio24, ecco qua :

http://www.galileonet.it/articles/4d26d ... 1c96000074

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 12:56 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Come al solito le semplificazioni giornalistiche non fanno capire un bel nulla. Si parla di rifrazione e di diffrazione come se fossero la stessa cosa.
Però se non si ha rifrazione si può impiegare per molti dispositivi ma non per fare lenti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 12:58 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Ma che c'entra la "forma" ? Io vorrei sapere se c'è una qualche sostanza.
Solito modo di intervenire... comunque 'sti signori secondo voi hanno trovato qualcosa di interessante ?

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 15:44 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16145
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh, qui la "forma" è fondamentale quanto la sostanza, se hanno azzerato la diffrazione, gli scienziati sono dei fenomeni (di quelli veri), perché grazie a loro possiamo fregarcene dell'ottica ondulatoria e pensare solo a quella geometrica; pensa solo ad un 60ino stile scopos con la risoluzione dei quattro specchi combinati del VLT. :mrgreen:

Parlando seriamente, se si parla di azzeramento (o quasi) della rifrazione è comunque una ottima scoperta sicuramente utile in ottica per futuri materiali a bassissima (o addirittura nulla) dispersione, addirittura meglio della fluorite; questo perché in un materiale minore è il valore di rifrazione (differenza tra angolo di entrata e di uscita del raggio luminoso) minore è la dispersione (ovvero i classico "effetto prisma"). :wink:

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 16:11 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
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Qualcosa non mi quadra.
La rifrazione è una cosa e la diffrazione è un'altra.
E sono dipendenti dalla lunghezza d'onda.
Se io ho un raggio monocromatico incidente su una superficie con angolo diverso da 90° questo viene deviato (rifrazione) in funzione del differente indice di rifrazione fra le due superfici di contatto.
Ed è proprio questo fenomeno che permette alle lenti di funzionare.
Se il segnale non è monocromatico gli indici di rifrazione sono diversi e avrò l'effetto prisma (o il cromatismo)
Ovviamente se riesco ad avere un indice di rifrazione costante in un certo ambito di frequenze potrò avere un vetro esente da cromatismo.
La diffrazione invece è un fenomeno un po' più complesso ma ha come causa anche la rifrazione.
Quello che non riesco a capire è se sono riusciti a mantenere l'indice di rifrazione indipendente dalla lunghezza d'onda almeno in un certo ambito di frequenze o se è qualcos'altro.

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 16:22 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Bisognerebbe leggere qualcosa non riferito da giornalisti, che pensano si semplificare invece confondono le informazioni e non si capisce più bene cosa c'è all'origine. Comunque come dice Renzo alla base della visione c'è la ricomposizione di onde diffratte. Quindi senza diffrazione non si ha nemmeno la formazione dell'immagine. L'ottica ondulatoria e quella classica sono le due facce della medesima medaglia.


A proposito, in microscopia si usa per definire l'ingrandimento massimo che si può avere con un obbiettivo proprio l'apertura numerica che non è altro che la legge di Bragg (n*lambda=2*d*sin(t)) che esprime la condizione per la diffrazione della luce da una fenditura di ampiezza d usando n=1. Questa relazione però dovrebbe essere valida anche nel nostro settore, qualcuno ne sa nulla?

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 18:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
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Ecco, così mi piace di più, e purtroppo ne so molto poco... !!! :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2011, 18:09 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Giusto per precisare, la prima parte del mio precedente messaggio, è in forma di battuta visto come ha scritto l'articolo il giornalista. :mrgreen:

Riguardo la parte successiva, mi è parso di capire (ma potrei sbagliarmi) che hanno creato un materiale a dispersione bassissima (nell'articolo, addirittura nulla).
Googlando, non sono riuscito a trovare l'articolo originale, magari uno che sa mettere le chiavi di ricerca giuste potrebbe trovarlo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2011, 8:02 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Ragazzi, il giornalista questa volta non ha sbagliato. Si tratta proprio di diffrazione!
Trascrivo l'abstract dell'articolo originale, articolo di cui però non sono in grado di capire e valutare le implicazioni perché di ottica (specie ottica non lineare) non so quasi niente ...

Scale-free optics and diffractionless waves in nanodisordered ferroelectrics
• E. DelRe,1 E. Spinozzi,1 A. J. Agranat2 & C. Conti3
Journal name: Nature Photonics Volume:5,Pages:39–42 Year published:(2011)
Abstract
Wavelength rigidly fixes the diffraction that distorts waves during propagation, and poses fundamental limits to imaging, microscopy and communication. This distortion can be avoided by using waveguides or nonlinearity to produce solitons. In both cases, however, diffraction is only compensated, so the wavelength still imposes rigid laws on wave shape, size and soliton intensity1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14. Nonlinearity, in turn, can introduce new spatial scales. In principle, if one is able to identify a nonlinearity that introduces an intensity-independent scale that cancels the wavelength, ‘scale-free’ propagation can occur. In this regime, diffraction ceases, and waveforms will naturally propagate without distortion, forming solitons of any size and intensity, even arbitrarily low. Here we provide the first experimental evidence of scale-free optical propagation in supercooled copper-doped KTN:Li, a recently developed out-of-equilibrium ferroelectric15, 16, 17. This demonstrates that diffraction can be cancelled, and not merely compensated, thus leading to a completely new paradigm for ultraresolved imaging and microscopy.


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra alla diffrazione ?
MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2011, 13:46 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
Messaggi: 835
Località: Cuorgnè (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Provo a fare una traduzione che mantenga il significato , per quanto sia inglese scientifico e quindi un po' più ostico da rendere bene in italiano...

Ottiche libere dalla scala (non quella con i gradini :D) e onde prove di diffrazione in (materiali) ferroelettrici nanodisordinati

Estratto
La lunghezza d'onda impone rigidamente la diffrazione che distorce le onde durante la propagazione, e pone limiti fondamentali all'imaging, microscopia e comunicazione. Questa distorsione può essere evitata usando guide d'onda o nonlinearità per produrre solitoni. In entrambi i casi, comunque, la diffrazione è solo compensata, così la lunghezza d'onda continua a imporre leggi rigide sulla forma dell'onda, dimensione e intensità del Solitone. La nonlinearità, a sua volta, può introdurre nuove scale spaziali. Il principio è che se si è capaci di identificare una nonlinearità che introduce una scala indipendente dall'intensità, e che cancella la lunghezza d'onda, si può ottenere la propagazione "libera dalla scala". In questa situazione la diffrazione cade le forme d'onda si propagheranno naturalmente senza distorsione, formando solitoni di qualsisasi dimensione e intensità, anche arbitrariamente bassi. Qui vi forniamo la prima evidenza sperimentale di propagazione ottica scale-free (libera dalla scala) in KTN:Li superraffreddato e drogato con Rame, un ferroelettrico fuori-equilibrio recentemente sviluppato. Ciò dimostra che la diffrazione può essere cancellata, e non solamente compensata, determinando in tal modo un paradigma totalmente nuovo per l'ultrarisoluzione nelll'imaging e nella microscopia.

Quindi si parla esclusivamente di diffrazione e della possibilità di annullarla.

Notevole davvero!

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Osservo con: Riflettore Newton della Optrons 127/1000 f/8 (2006), oculari scarsi K20 e K9 e gli ottimi PL10 e WA12 di Vicchio (grazieee! ^^); Binocolo Leica 8x32 BN; 2 Rifrattorini con cui ho iniziato

Osservo da...
Cuorgnè (TO) - 330 m.s.l.m.
45°23' N ---- 07°39' E
Ceresole Reale (TO) 1585 m.s.l.m. - PNGP
45°26' N ---- 07°13' E


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