siovene ha scritto:
Quoto Ivaldo e Joe:
Ivaldo Cervini ha scritto:
Se ti interessa fare belle immagini e non ti interessa la fotometria a mio avviso devi scegliere un sensore con l'antiblooming. Eliminare il blooming a posteriori è un'operazione artistica su una parte dell'immagine. Immagina una stella che venga a trovarsi coperta da una colata di blooming: nessun software potrà rilevarla e farla riapparire in totale mancanza di segnale e quindi l'unica sarà eliminarla modificando arbitrariamente l'universo o disegnarla con un bel colpo di pennello basandosi su immagini altrui o sulla propia fantasia.
Se viceversa hai interesse ad applicazioni scientifiche (seppur amatoriali) il problema dell'antiblooming è, più della minore sensibilità, la mancanza di linearità nella risposta. In pratica in un sensore con antiblooming la quantità di luce rilevata non è proporzionale ai valori ADU restituiti (se non parzialmente ed in una parte fortemente limitata, di solito al di sotto della metà della FWC).
astrojoe ha scritto:
quoto in pieno Ivaldo, (anche per la sua citazione della pinguina dagli incommensurabili Blues Brothers).
Per fini puramente astrofotografici, è certamente meglio e più immediato l'utilizzo di sensori con gate ABG. Inoltre la presunta minor sensibilità ci dà anche il vantaggio di possibili pose singole più lunghe (e quindi minor tempo totale necessario tra download, ripartenze con autoguide ecc.). Diciamo che, a parte la linearità più "lineare" delle camere NABG il solo altro vantaggio stà nel fatto di poter rilevare, in un tempo x uguale, soggetti di magnitudine più elevata. Ma questo è utile solo per rilevare, ad esempio, pianetini in movimento o cose simili, nella normale posa "lunga" fotografica non serve, è solo come gli stereo Giapponesi degli anni 70/80, è meglio la distosione 0,005 oppure la 0,003? Poi magari suonavano da schifo mentre l'orecchio con il suo bel 1/2% se ne infischiava dei vari 000!
Non e vero l'affermazione di Joe.
Minor tempo di posa per maggior sensibilità è SEMPRE stato un vantaggio per tutti, professionisti o no!
Scherziamo.
Vuoi i vantaggi?
- A Parità di tempo prndi più immagini, quindi arrivi a magnitudini limiti maggiori (e come avere un telescopio più grande!!!!)
- Minor esposzione minor possibilità di errori di guida e rotazione di campo.
- minor esposizone vuol dire sempre minor rumore.+- Minor esposzione vuol dire meno problemi che seein e messa a fuoco cambi.
C'è solo da guadagnare, credimi (se no i professionisti son tutti dei fessi a spendere soldi per avere sensibilità maggiori

).
Il fatto che dice Ivaldo in parte concordo. Ricordiamoci che te stai COMUNQUE facendo foto estetiche! Già il fatto che applichi dei filtri correttivvi di qualsisi tipo già cosi modifichi l'originale e serve solo per l'estetica (come quella di ridurre i diametri stellari per esempio). Quindi se correggi il blooming (sempre ammesso che tu lo abbia) non fai ne più ne meno di quello che fai di solito, elabori esteticamente l'immagine.
