Ciao,
GHISO983 ha scritto:
quello che diceva un tizio che è inutile avere un f basso perchè il rapporto segnale rumore è lo stesso...
neinte di più falso con grandi grandissime integrazioni il fondocielo si può sottrarre......
Ovvio questo metodo ha dei limiti non si può tirare fuori tutto ma molti oggetti al di sotto della mag limite si, e ovviamnet se si ha un telescopio veloce questo tempo di integrazione è più basso!
Scusa ma non si capisce cosa vuoi dire.
Innanzitutto le grandissime integrazioni si intendono per singola posa o totali? Per singola posa sono limitate alla full well del sensore e, con f-numbers bassi, si satura prima e quindi si può integrare per minor tempo per singola ripresa. Se ti riferisci al tempo totale, allora è sempre lo stesso, 1,2,n.. sono uguali a tutti i rapporti focali.
Un'altra cosa che non capisco riguarda il sottrarre il fondocielo, che vuol dire?
Forse intendi che se ne può venire a capo e quindi è possibile rilevare soggetti anche apparentemente meno luminosi del fondocielo stesso. In tal caso, perchè ciò è possibile? Come tu dici si possono fare, con uno strumento più aperto, più pose nell'unità di tempo, ma più brevi. Con uno strumento più "lento" se ne fanno meno. Il tempo di integrazione totale, però, non è lo stesso? Se è vero come tu dici che il fondocielo può essere "sottratto" (ed è certamente vero) vuol solo dire che non è un valore costante ma casuale! Se fosse lineare e costante come il flusso luminoso in un dato angolo (che è la luminanza come definizione fotometrica di un soggetto ed è quello che emettono i soggetti astronomici) si potrebbe sottrarre un valore x costante e ben misurato. In tal caso però, inevitabilmente, non sarebbe mai possibile rilevare soggetti che siano al di sotto di tale soglia in quanto, nell'operazione di sottrazione, verrebbero sempre ed inevitabilmente eliminati dalle informazioni. Per fortuna non è così. Infatti il contributo della "luce" casuale del fondocielo si dimezza al raddoppiare della posa mentre quello lineare dei soggetti rimane costante. Ecco perchè, ad un certo punto (considerato che il valore registrato delle sorgenti lineari si trovi comunque al di sopra della soglia del rumore di lettura, altrimenti non sarà mai possibile rilevarlo con certezza) succede il "miracolo" e si può riuscire a "vedere" cose meno luminose del fondocielo!
Come detto prima, il fatto di avere tempi di integrazione più bassi riguarda solo la velocità con cui si riempie la full well, non certo con cosa la si riempie. Più rapidamente il segnale, più rapidamente il rumore (ma sarebbe corretto parlare di SkyNoise, ovvero tutto l'indesiderato e non certamente quantificabile che ci giunge dal cielo e non dal nostro sistema). Inoltre, statisticamente, una sorgente debole, di cui quindi ci giunge un flusso di fotoni molto scarso (inteso proprio come flusso! Ovvero tipo 3 fotoni al minuto per esempio), se si fà una posa di 2, si rischia di non cogliere "il momento giusto" in cui questo povero fotone stremato, arriva a noi! Sembra assurdo ma quì si parla di statistica, perchè è questo il nocciolo del discorso. In passato era necessario avere rapporti focali aperti perchè, oltre a dover lottare con tutti sti problemi, si doveva tener conto dell'effetto Swartzchild (difetto di reciprocità) delle emulsioni chimiche. Ergo quel poco che si riusciva a raccogliere, si doveva catturare prima che la pellicola perdesse la sua sensibilità e che iniziasse a velarsi. Essendo un supporto tridimensionale (i grani si trovvavano a varie profondità) e non lineare, non era possibile applicare certe metodologie statistiche efficaci come quelle che usiamo per strumenti bidimensionali (solo due piani x,y come potete vedere nell'header dei fits dove c'è una voce relativa al numero di planes utilizzati) ed intrinsecamente lineari come i ccd.
Spero di essere riuscito a districare ancora un pochino questa ostica faccenda...
Ciao da JOE