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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 12:44 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
siovene ha scritto:
Ok, quindi la cosa più intelligente è:

1) comprare la montatura più robusta che ti puoi permettere
2) metterci sopra lo strumento più grande che ti puoi permettere con i soldi rimasti :)

A questo punto:

3) Calcolare qual è la dimensione di pixel ideal per la CCD che devi comprare, dato il seeing medio del tuo posto e il diametro e focale del telescopio al punto 2.

Ma questa dimensione dipende anche dalla focale del telescopio, quindi bisogna scegliere la focale del telescopio e la camera CCD con le due seguenti considerazioni:

1) Massimizzare l'apertura del telescopio
2) Massimizzare l'ottimalità della dimensione dei pixel in relazione alla focale del telescopio per ottenere il campionamento ideale.

Eh sì, pare complicato :)


E' molto semplice anche perchè le CCD commerciali hanno pochissime scelte come dimensioni dei pixel.
5.4/6.8/7.4/9.0/13/16/24 micron (io ricordo questi non so se c'è ne sono altri).
Poi bisogna sapere il proprio seeing (ma se sei uno itinerante ovvio che questo complica tantissimo le cose). :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 12:55 
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Iscritto il: lunedì 13 ottobre 2008, 16:50
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Località: ferrara
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ras-algehu ha scritto:
In pratica non e cosi


beh, diciamo che non è sempre così, certamente vanno fatti i conti con il proprio seeing, sensore, strumento, montatura,soggetto che si riprende, abilità personale ecc ecc....

Io facevo una valutazione di ordine teorico, credo corretta, ma sono il primo ad'ammettere candidamente la mia ignoranza..... :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 14:01 
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Iscritto il: domenica 24 febbraio 2008, 12:23
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
secondo me non si deve comprare nessun elemento con i "soldi rimasti" si rischia di comprare qualche cosa di arrangiato che funge da collo di bottiglia

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 14:48 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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lo sapete che il fondo cielo può (e deve) essere sottratto?

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
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Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 18:24 
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Iscritto il: martedì 3 febbraio 2009, 15:35
Messaggi: 1973
Località: Espoo, Finlandia
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GHISO983 ha scritto:
lo sapete che il fondo cielo può (e deve) essere sottratto?


In che senso? Vuoi dire che c'è comunque in limite impostato dalla qualità del mio fondo cielo (cioè da quanto fa schifo l'inquinamento luminoso) e che non mi serve a niente avere un telescopio da 8 metri dietro casa, comunque non ottengo più di tanto?

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 22:05 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
siovene ha scritto:
GHISO983 ha scritto:
lo sapete che il fondo cielo può (e deve) essere sottratto?


In che senso? Vuoi dire che c'è comunque in limite impostato dalla qualità del mio fondo cielo (cioè da quanto fa schifo l'inquinamento luminoso) e che non mi serve a niente avere un telescopio da 8 metri dietro casa, comunque non ottengo più di tanto?


Ghiso diceva altro ma in find ei conti se il cielo tuo e cosi inquinato è inutile compare un 8metri! :mrgreen:
casomai puoi scurure facendo foto con filtri ma allora ti conviene quasi buttarti a fare nebulose. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 22:24 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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quello che diceva un tizio che è inutile avere un f basso perchè il rapporto segnale rumore è lo stesso...
neinte di più falso con grandi grandissime integrazioni il fondocielo si può sottrarre......
Ovvio questo metodo ha dei limiti non si può tirare fuori tutto ma molti oggetti al di sotto della mag limite si, e ovviamnet se si ha un telescopio veloce questo tempo di integrazione è più basso!

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: martedì 29 marzo 2011, 23:01 
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perdonatemi , preferisco eventualmente dire una minch.... che restare nel dubbio.

se ho due tubi da 200mm uno f4 l'atrof8
sul primo metto un sensore con pixel da5um
sull'altro un sensore con superfice doppia e pixel da 10um
identica efficenza quantica , irentico read out.
entra la stessa quantità di luce, la campiono sullo stesso numero di pixel, xchè a f4 è più veloce?

il discorso naturalmente cambia a parità di dimensione pixel, allora sì sono più veloce a f4,aumento il snr, ma perdo in risoluzione.

sbaglio??

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: mercoledì 30 marzo 2011, 8:40 
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Ciao,

GHISO983 ha scritto:
quello che diceva un tizio che è inutile avere un f basso perchè il rapporto segnale rumore è lo stesso...
neinte di più falso con grandi grandissime integrazioni il fondocielo si può sottrarre......
Ovvio questo metodo ha dei limiti non si può tirare fuori tutto ma molti oggetti al di sotto della mag limite si, e ovviamnet se si ha un telescopio veloce questo tempo di integrazione è più basso!


Scusa ma non si capisce cosa vuoi dire.
Innanzitutto le grandissime integrazioni si intendono per singola posa o totali? Per singola posa sono limitate alla full well del sensore e, con f-numbers bassi, si satura prima e quindi si può integrare per minor tempo per singola ripresa. Se ti riferisci al tempo totale, allora è sempre lo stesso, 1,2,n.. sono uguali a tutti i rapporti focali.
Un'altra cosa che non capisco riguarda il sottrarre il fondocielo, che vuol dire?
Forse intendi che se ne può venire a capo e quindi è possibile rilevare soggetti anche apparentemente meno luminosi del fondocielo stesso. In tal caso, perchè ciò è possibile? Come tu dici si possono fare, con uno strumento più aperto, più pose nell'unità di tempo, ma più brevi. Con uno strumento più "lento" se ne fanno meno. Il tempo di integrazione totale, però, non è lo stesso? Se è vero come tu dici che il fondocielo può essere "sottratto" (ed è certamente vero) vuol solo dire che non è un valore costante ma casuale! Se fosse lineare e costante come il flusso luminoso in un dato angolo (che è la luminanza come definizione fotometrica di un soggetto ed è quello che emettono i soggetti astronomici) si potrebbe sottrarre un valore x costante e ben misurato. In tal caso però, inevitabilmente, non sarebbe mai possibile rilevare soggetti che siano al di sotto di tale soglia in quanto, nell'operazione di sottrazione, verrebbero sempre ed inevitabilmente eliminati dalle informazioni. Per fortuna non è così. Infatti il contributo della "luce" casuale del fondocielo si dimezza al raddoppiare della posa mentre quello lineare dei soggetti rimane costante. Ecco perchè, ad un certo punto (considerato che il valore registrato delle sorgenti lineari si trovi comunque al di sopra della soglia del rumore di lettura, altrimenti non sarà mai possibile rilevarlo con certezza) succede il "miracolo" e si può riuscire a "vedere" cose meno luminose del fondocielo!
Come detto prima, il fatto di avere tempi di integrazione più bassi riguarda solo la velocità con cui si riempie la full well, non certo con cosa la si riempie. Più rapidamente il segnale, più rapidamente il rumore (ma sarebbe corretto parlare di SkyNoise, ovvero tutto l'indesiderato e non certamente quantificabile che ci giunge dal cielo e non dal nostro sistema). Inoltre, statisticamente, una sorgente debole, di cui quindi ci giunge un flusso di fotoni molto scarso (inteso proprio come flusso! Ovvero tipo 3 fotoni al minuto per esempio), se si fà una posa di 2, si rischia di non cogliere "il momento giusto" in cui questo povero fotone stremato, arriva a noi! Sembra assurdo ma quì si parla di statistica, perchè è questo il nocciolo del discorso. In passato era necessario avere rapporti focali aperti perchè, oltre a dover lottare con tutti sti problemi, si doveva tener conto dell'effetto Swartzchild (difetto di reciprocità) delle emulsioni chimiche. Ergo quel poco che si riusciva a raccogliere, si doveva catturare prima che la pellicola perdesse la sua sensibilità e che iniziasse a velarsi. Essendo un supporto tridimensionale (i grani si trovvavano a varie profondità) e non lineare, non era possibile applicare certe metodologie statistiche efficaci come quelle che usiamo per strumenti bidimensionali (solo due piani x,y come potete vedere nell'header dei fits dove c'è una voce relativa al numero di planes utilizzati) ed intrinsecamente lineari come i ccd.
Spero di essere riuscito a districare ancora un pochino questa ostica faccenda...

Ciao da JOE


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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: mercoledì 30 marzo 2011, 8:49 
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Ciao,

kind of blue ha scritto:
perdonatemi , preferisco eventualmente dire una minch.... che restare nel dubbio.

se ho due tubi da 200mm uno f4 l'atrof8
sul primo metto un sensore con pixel da5um
sull'altro un sensore con superfice doppia e pixel da 10um
identica efficenza quantica , irentico read out.
entra la stessa quantità di luce, la campiono sullo stesso numero di pixel, xchè a f4 è più veloce?

il discorso naturalmente cambia a parità di dimensione pixel, allora sì sono più veloce a f4,aumento il snr, ma perdo in risoluzione.

sbaglio??


Quello è il bello, non è affatto più veloce!!! é uguale perchè l'angolo di cielo inquadrato è lo stesso e quindi la luminanza (ovvero il flusso luminoso in un tempo x/area di superficie) è esattamente lo stesso! Provare per credere...


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