Io continuo a essere molto perplesso riguardo alla attendibilità di un confronto nel quale un telescopio a pura riflessione manfesta aberrazione cromatica (è un riflettore puro no?).
Per fare un esempio del tipo di problema logico che io vedo cercherò di spiegarmi con una metafora (che sia chiaro è solo per evidenziare il problema).
Poniamo che delle persone dicano di aver visto due elefanti volanti e che uno dei due aveva la pelle più chiara dell'altro. Ora, poiché non esistono elefanti volanti, non è possibile ignorare la parte della affermazione che è non attendibile (gli elefanti volanti) e ritenere attendibile la parte che non sembra avere contraddizioni logiche (la pelle più chiara).
Se si fa questa operazione di "ignorare" la parte che è non spiegata e "considerare valida" la parte che che non crea problemi si incorre in quello che si chiama bias cognitivo psicologico, e più precisamente il "bias di conferma". Vedi questa spiegazione
http://it.wikipedia.org/wiki/Bias_(psicologia) . Quotando wikipedia:
Cita:
Il bias di conferma è un fenomeno cognitivo al quale l'uomo è soggetto. È un processo mentale che consiste nel selezionare le informazioni possedute in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni e, viceversa, ignorare o sminuire quelle che le contraddicono.
In altre parole, fintanto che rimane inspiegato il motivo della aberrazione cromatica, è l'intero impianto a essere poco convincente (almeno per me).