StarEnd ha scritto:
ariel ha scritto:
ma una volta che la realtà mentale è formata, o meglio, una volta che è avvenuta la "trasformazione" dal biologico allo psichico (per mezzo della luce) allora ho di fronte una novità che non posso più ricondurre solo alla biologia (che permane beninteso) perchè la realtà mentale è una realtà e non un epifenomeno.
Es: se uno mi dice che l'eccitazione amorosa è solo per movimenti chimici nel cervello e non perchè ho visto una bella ragazza, allora dovrei rispondergli che se procuro quei movimenti chimici quando sono solo poi la ragazza dovrebbe apparire...i
Perchè dovrebbe apparire ? Non confondiamo la percezione che noi abbiamo dei nostri processi mentali con quello che è la "mera" realtà. Quando noi sogniamo di notte non riusciamo a capire di essere all'interno di una realtà fittizia.. il nostro cervello pensa/agisce/sente come se tutto fosse reale, eppure sognando noi non creiamo nessun mondo parallelo materiale (o perlomeno, non penso!)
Prendendo ancora il tuo esempio sull'eccitazione amorosa posso dirti che personalmente credo che se fossimo in grado di stimolare esattamente il tuo cervello nell'apposita maniera tu potresti provare la stessa cosa che proveresti innamorandoti di quella ragazza. Certo temo proprio che da questo punto di vista replicare la natura sia quasi impossibile.
Eppure le droghe non fanno più o meno questo, enfatizzando ciò che naturalmente possiamo sperimentare in situazioni particolari?
Lo so che è davvero poco romantico pensare che i sentimenti siano un qualcosa di puramente "meccanico"/chimico, anche perchè additandoli come tali ci sembra di far perdere loro molta della bellezza che essi stessi contengono.
Estremizzando il mio discorso si potrebbe dire che non esiste nemmeno il libero arbitrio, o almeno non dal punto di vista chimico. Quando noi facciamo una scelta allora la facciamo perchè non potevamo fare diversamente: Il nostro cervello era in uno stato che ha portato inevitabilmente a quella decisione.
E noi pensiamo magari che tutto ciò sia frutto della nostra volontà, e che possiamo decidere in ogni istante quello che vogliamo fare, mentre così non è. Forse il nostro potere decisionale è una pura illusione.
Capitemi, non è una teoria felice e gioiosa, ne tantomeno rasserenante, ma è da molto che temo che in realtà stiano solo così le cose.
Qualcuno mi smentisca vi prego, con argomentazioni convincenti.Sono anche disposto ad accettare ipotesi secondo le quali l'imprevedibilità delle nostre scelte sia dovuta a fluttuazioni quantistiche delle particelle che costituiscono il nostro sistema nervoso.
Bene. Anzi, mica tanto. Sono andato paurosamente OT ma l'argomento è troppo interessante.
Saluti
Marco
L'esempio scherzoso che portavo si riferiva ai rapporti umani e alle continue trasformazioni a cui ci conducono nel corso della nostra vita, nel bene e nel male. Lungi da me l'idea di anima, sono un ateo totale, e convinto dell'origine biologica del pensiero umano che ha caratteristiche molto particolari, ma una in special modo: è invisibile. Quello che tentavo di dire, cercherò di farlo meglio, è che se considero solo il lato chimico fisico che sta alla base della "struttura" umana , finisco per annullare una realtà che è quella della mente umana e di quello che scaturisce dal suo agire nel mondo, finirei quasi per dire che un'emozione vissuta osservando M17 in una splendida serata sarebbe uguale se introiettassi sostanze chimiche che mi danno quell'emozione. Ovvero se ne considera solo il lato "fisico" e non il vissuto psichico. Ad esempio, visto che hai parlato di sogni, questi risulterebbero essere delle allucinazioni, assimilabili ad una qualsiasi intossicazione invece che pensiero per immagini, perchè il nostro cervello,finchè siamo vivi, non smette mai di funzionare e proprio nei sogni ci propone un pensiero assolutamente diverso da quello verbale-razionale, ma è sempre pensiero. L'annullamento di questa peculiarità ci porta ad una "ottusita" positivistica che rimane muta di fronte a un qualcosa che però esiste e molti, non sapendola spiegare, la liquidano come irrazionale, inconoscibile,irreale, mandata da dio e via dicendo. Ma il primo pensiero dell'uomo è immagine. Per lo stimolo luminoso sulla retina, che è l'unica parte del nostro cervello in contatto con l'esterno e per questo stimolabile solo dalla luce, che non è materia altrimenti ci sarebbe una lesione.Da lì parte il nostro pensiero, quella è la trasformazione dal biologico allo psichico, ne consegue che il pensiero e gli affetti che ne derivano vanno riconsiderati in un'ottica diversa e nuova rispetto al positivismo di stampo ottocentesco. Circa 5 anni fa un'equipe di biologi americani ha fatto una scoperta notevole nell'evoluzione del feto, cioè che alla 24° settimana si forma la retina, non prima. Coincide col fatto che prima di quel periodo il feto non ha nessuna possibilità di vita, quello è un elemento fondamentale per la possibilità di nascita.
....sempre più palloso, ma il discorso è troppo affascinante
