weega ha scritto:
il problema dei filtri a banda stretta è che filtrano correttamente la luce che arriva ortogonale alla loro superificie.
Avete presente che guardo attraverso un filtro interferenziale tenendolo in mano e gioco ad inclinarlo cambia il colore che passa? ecco.
Un 50mm luminoso ha un'apertura angolare tale che un filtro strettissimo non può lavorara agevolmente, credo sia per questo che dovuto fare un mosaico con tessere riprese a focale più lunga.
Senza contare che sulle singole tessere si tolgono meglio le stelle rispetto ad una ripresa a grande campo dove rimangono molto più vicine, ma non proporzionalmente più piccole.
ciao
dan
Condivido il tuo pensiero, anzi sono valutazioni che avrei potuto aggiungere all'articolo, però c'è un fatto.
Il tuo ragionamento vale se si opta per un filtro da porre davanti all'obiettivo fotografico, in quel caso la luce laterale sarebbe un problema, cosa ben diversa è inserire il filtro tra l'obiettivo e la ccd...in modo da essere più vicino possibile al sensore. In questo caso si dovrebbe lavorare per costruire un supporto idoneo a meno di non usare direttamente la ruota portafiltri.
Inoltre un filtro che copra la lente frontale di un obiettivo da 50mm non esiste, se si opta per uno da 2" a 3nm ci vogliono circa 1000 euro!!
Cmq il discorso grandangolare potrebbe dare ancora problemi per questo sarebbe consigliato non un 50mm ma obiettivi a partire da 70-80mm.
Ovviamente di grande importanza è l'utilizzo di un ccd con sensore ad alta efficienza quantica della classe di un KAF3200 o KAF1603, particolarmente sensibili nell'Ha.