Cita:
Ummm.
Sarebbe interessante sentire anche quelli, tipo Antonello o Fulvio, che abbiano provato le differenze.
Ma dato per scontato che l'ND5 allora risolva questo problema:
1)oltre il filtro occorre sempre il Continuum oppure l'IR-cut?
2)tagliare un maggior numero di luce solare diretta a cosa equivale nella restituzione elaborativa? Che cosa si perde in qualità?
Dunque, Raf:
1-Il contrasto che da il 3.8, il 5.0 se lo sogna, quindi non sono d'accordo che per le riprese CCD col C14 sia meglio il 5.A suo tempo provai col C11 il 5 e le immagini erano scadenti, mentre quelle col 3.8 ed il C14 sono mediamente accettabili.
2-Se usi un IR-Uv cut (me ne ero dimenticato, è necessario col 3,8) insieme al continuum od ad un filtro blu-verde a banda stretta il problema del surriscaldamento (dovuto all'IR ed UV) non dovrebbe sussistere in alcun modo, dato che l'Ir che genera calore non può arrivare sul chip.Il riscaldamento cui si riferisce Antonello potrebbe essere quello della camera esposta al sole.
3- la fotosfera solare emette nel continuo maggiormente nella zona blu-verde dello spettro, che poi è proprio la zona in cui la granulazione e la penombra della macchie è + visibile.Per inciso tale zona è quella in cui la maggior parte dei sensori CCD presenta un picco di QE.
4 - Un filtro Ha a banda molto stretta non va così bene come quelli citati in quanto si comincia ad osservare anche la parte inferiore della cromosfera e l'immagine della fotosfera è un pò annacquata: stesso discorso per un filtro UV-pass, nel quale, tuttavia si incomincia ad osservare la supergranulazione del Ca2 K.
In sintesi:
Fatti un filtro di AS 3.8
Aggiungici un Continuum + Ir -Uv cut.
Scegli possibilmente una postazione NON su terrazzi o balconi come la mia
Fai filmati brevi di max 1 min
Quindi prova il risultato.