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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Prototipo: Collimatore LED tipo GMK
MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 17:48 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
Messaggi: 1242
Località: Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti :)
Ho realizzato un collimatore diverso dal solito, basato su 4 led bianchi. Questo sistema di collimazione me l'ha spiegata Riccardo Giuliani, il quale aveva realizzato un semplice primo prototipo tramide una torcetta a 3 led ed un rullino fotografico.
Parlando con Pilolli ho scoperto che esiste un prodotto "industrializzato" che funziona sullo stesso principio, ovvero il collimatore "GMK" ( http://astro.uni-tuebingen.de/~grzy/4.html ). Ho pensato che, tutto sommato, il funzionamento era semplice ed efficace, ed avendo provato il prototipo realizzato da Riccardo Giuliani ed essendomi trovato davvero benissimo, ho deciso di "ingegnerizzarlo" e realizzare il prototipo V 2.0 :)

Il tutto è basato su una prolunga da 2", nella quale ho inserito un dischetto di compensato tagliato a misura, nel quale ho inserito, posizionandoli in modo piuttosto preciso, 4 led bianchi ad alta luminosità da 3V, rivolti verso il telescopio.
Il resto è un semplicissimo circuitino per collegare in parallelo i tre led, ed una "centralina" remota, collegata mediante un filo al "collimatore", che contiene una pila al litio da 3V (CR2032, tipo quelle dei cercatori a punto rosso) e consente, mediante un interruttore on-off-on sul quale un "on" è collegato direttamente ed il secondo "on" tramite un diodo, di regolare 2 intensità luminose per i led.
L'attrezzo viene poi "chiuso" dal lato "oculare" da un adattatore 2"-1,25", nel quale si può inserire, nell'ordine:

1. Senza ulteriori modifiche, si può usare un oculare cheshire o on rullino fotografico forato, in modo da collimare "ad occhio";
2. Inserendo nel "percorso ottico" una "lente di campo" (nel mio caso ho usato un riduttore di focale da 0,5X, 1,25", di Lolli) e sfruttando apposite prolunghe per andare a fuoco, si può usare un oculare qualunque. Ho trovato efficace usarne uno da 5mm;
3. Con lo stesso principio del punto 2, e riuscendo a trovare la distanza corretta utilizzando prolunghe e/o distanziatori, si può montare una webcam (io ho usato la MZ5) per collimare usando il PC.

Questo è quello che è venuto fuori:

1. Questo è il dischetto di compensato con i led visti da "dietro" e tutti i cablaggi, già inserito nella prolunga 2":

http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0723.JPG

2. Questi sono i quattro LED, alla massima ed alla minima intensità (si nota a destra la scatoletta con lo switch per regolare l'intensità dei led e per spegnerlo):

http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0725.JPG
http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0727.JPG

3. Questo è il collimatore, montato senza ulteriori "aggiunte" usando l'oculare di cheshire:

http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0728.JPG

4. Nelle due foto che seguono, il collimatore montato sia con l'oculare che con la magzero:

http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0729.JPG
http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... G_0730.JPG

Ed ecco la prova di 2 strumenti, ripresa con la magzero. Il primo è l'ED100, il secondo il SIMAK:

http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... 2ED100.jpg
http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... 2simak.jpg

Devo dire che trovo il risultato estremamente soddisfacente, anche se è largamente migliorabile: il dischetto di compensato non è tagliato a misura perfetta, e quindi ha un leggero gioco, che ho eliminato con del nastro adesivo, ma non ho una precisione sufficiente nella centratura dei led. Devo trovare un modo più preciso per tagliarlo :)
Nell'uso pratico, ho trovato molto più comodo e preciso l'uso con l'oculare di cheshire: il minor numero di elementi collegati minimizza i giochi e le flessioni, ed inoltre i riflessi dei LED si vedono molto meglio che nella magzero (anche se un pò più piccoli). In particolare, ho notato che con l'oculare di cheshire la collimazione del SIMAK è molto più semplice: con i led al minimo si vede perfettamente il centro del cheshire e quindi il riferimento del secondario, mentre coi led al massimo il cheshire scompare e si vedono i due anelli del bordo del secondario e del paraluce, ed il riflesso del primario. Collimare così uno schema ottico come il mio, o schemi simili con primario e secondario collimabile, è quasi semplice :)
Usando la webcam, invece, i led all'intensità minima sono troppo deboli, e quindi non si vede il riflesso del secondario. Invece con i led al massimo si vede il riflesso del secondario, ma è poco definito (a causa della luce diffusa dai led) e non si hanno riferimenti rispetto al primario.

L'ho provato anche su un tripletto APO scollimato (gruppo lenti e fuocheggiatore disassati, che introducono nello star test un evidente astigmatismo), ed in visuale col cheshire si vede perfettamente il disassamento dei riflessi dei quattro led, mentre con la webcam il riflesso "secondario" viene coperto dal riflesso primario molto più forte.

Insomma, per farla breve, sembra funzionare bene, ma solo utilizzando l'oculare di cheshire :)

Per concludere, facciamo 2 conti :)
Il materiale necessario alla realizzazione dell'aggeggio (led, switch, scatolina, porta pila, ecc.) costa meno di 10 euro. A questi vanno aggiunti il prezzo della prolunga 2", dell'adattatore 2"-1,25", del riduttore di focale e delle eventuali prolunghe necessarie per andare a fuoco con l'oculare/CCD o, in alternativa, il costo del cheshire.
Se si ha in casa buona parte del materiale (prolunghe, adattatori, riduttore, cheshire, ecc.) è davvero un bel risparmio rispetto al GMK (che dovrebbe costare sui 130€). Se, invece, bisogna comprare tutto il materiale ex-novo, allora forse conviene rivolgersi al prodotto già fatto :)

PS: un grazie al buon Giuliani che mi ha fatto scoprire questo metodo di collimazione, ed uno a Pilolli che mi ha fatto scoprire la GMK, dalla quale ho preso pesantemente spunto per la realizzazione di questo progetto :)

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MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 18:10 
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veramente complimenti!!eccellente realizzazione..magari qualche mercoledì portalo in associazione che lo voglio vedere dal vivo..

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MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 18:14 
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Yes, appena riesco a venire io, porto pure lui :)

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MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 21:23 
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Ciao, perchè non ci posti il progetto?
Un collimatore utile per ogni schema ottico sarebbe il massimo.

Per quanto riguardo la prolunga da 2", io un'altra volta ho utilizzato un tubo di plastica di quelli arancioni, che è giusto giusto di quella dimensione.
Invece, per fare il dischetto della giusta misura e rotondo, si potrebbe ricorrere alla sega a tazza o strumenti simili. Ad esempio c'è uno tipo compasso che puoi dimensionare per fare buchi come ti occorre.

Aspettiamo il progetto.

Gennaro


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MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 21:50 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Complimenti per la realizzazione devo dire che sei stato veloce,veramente ben realizzato.
Per curiosita' che focale hai?
Complimenti ancora
Marco

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MessaggioInviato: domenica 6 marzo 2011, 22:25 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
Messaggi: 1242
Località: Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
giacampo ha scritto:
Ciao, perchè non ci posti il progetto?


In allegato :)
La domensione del foro, che fa da diaframma di campo, io l'ho calcolata ed ottimizzata in base ai pezzi che ho usato, ovvero la prolunga, l'adattatore 2"-1,25", ed il cheshire. E' calcolato in modo da avere il diaframma in pratica al bordo del campo del cheshire, in modo da avere un riferimento ulteriore per allineare tutti gli elementi.
Usando però il sistema di collimazione con la camera o con un oculare (specie se di focale lunga) potrebbe vignettare, e quindi creare problemi. Purtroppo va calcolato di volta in volta.
Il circuitino è semplicissimo, si tratta di mettere in parallelo i led, quindi collegare fra loro tutti gli anodi, e fra loro tutti i catodi.
Chiedo scusa se il progetto non è ben formalizzato, ma era più che altro un appunto, non pensavo di postarlo :)

giacampo ha scritto:
Invece, per fare il dischetto della giusta misura e rotondo, si potrebbe ricorrere alla sega a tazza o strumenti simili. Ad esempio c'è uno tipo compasso che puoi dimensionare per fare buchi come ti occorre.


La sega a tazza ce l'ho, ma purtroppo sono dimensionate per i fori, non per carotaggi. Mi spiego: una sega a tazza da 2" taglia un FORO da 2", ma il dischetto che ne deriva è di circa 45mm. Io col dremel ho raggiunto un'approssimazione minore, ma non è ancora sufficiente :)
Il "compasso" di cui parli mi pare un'ottima idea, devo informarmi... grazie per la dritta :)

swetsuit ha scritto:
Complimenti per la realizzazione devo dire che sei stato veloce,veramente ben realizzato.
Per curiosita' che focale hai?


Grazie per i complimenti :)
In realtà quando ne abbiamo parlato nell'altro post, avevo già pensato a come farlo ed avevo già abbozzato il progetto :)
La realizzazione pratica, acquistati i pezzi, ha portato via non più di 3-4 ore :)
Per le focali, le foto che ho postato sono di uno Skywatcher 100ED, che è un rifrattore 100/900, e del Simak Zen che è un Mak 190/1000.


Allegati:
progetto.jpg
progetto.jpg [ 154.6 KiB | Osservato 4230 volte ]

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DrakeRnC ha scritto:
Insomma, per farla breve, sembra funzionare bene, ma solo utilizzando l'oculare di cheshire


Ciao DrakeRnC,

Ho costruito anche io un GMK, credo che in quello originale ci sia all'interno una lente che ti permette di collimare con l'ausilio di un oculare o di una web cam. Io ho ovviato all'assenza di questa lente ulilizzando una macchina fotografica digitale. E' un po come fare fotografia afocale senza però inserire l'oculare.

Ciao,
Andrea

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MessaggioInviato: martedì 8 marzo 2011, 13:38 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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interessantissimo progetto! Efettuare una perfetta collimazione "a banco" (senza poter disporre degli spazi necessari ad una stella artificiale e soprattutto potendo lavorare con il focheggiatore posizionato all'infinito e quindi in condizioni operative) è sempre rimasta una chimera, ma
quanto è critica la "collimazione del collimatore"? quanto è determinante la perfetta assialità del sistema?
Inserendo la "lente di campo" peggiora molto la stabilità della misura relativamente a possibili giochi dell'accrocco complessivo?

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MessaggioInviato: martedì 8 marzo 2011, 15:39 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
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Andrew_7007 ha scritto:
Ho costruito anche io un GMK, credo che in quello originale ci sia all'interno una lente che ti permette di collimare con l'ausilio di un oculare o di una web cam. Io ho ovviato all'assenza di questa lente ulilizzando una macchina fotografica digitale. E' un po come fare fotografia afocale senza però inserire l'oculare.


Ciao Andrea :)
Si, hai perfettamente ragione, il GMK originale ha una lente all'interno che consente ad oculari e CCD di andare a fuoco. Io ho fatto più o meno la stessa cosa, utilizzando, con lo stesso risultato, un riduttore di focale di Lolli fra il collimatore e l'oculare/CCD, avvitato su un "naso" T2/1,25". Distanziando correttamente il riduttore dall'oculare con apposite prolunghe T2, si riesce ad andare a fuoco come nel GMK.

andreaconsole ha scritto:
interessantissimo progetto! Efettuare una perfetta collimazione "a banco" (senza poter disporre degli spazi necessari ad una stella artificiale e soprattutto potendo lavorare con il focheggiatore posizionato all'infinito e quindi in condizioni operative) è sempre rimasta una chimera, ma
quanto è critica la "collimazione del collimatore"? quanto è determinante la perfetta assialità del sistema?
Inserendo la "lente di campo" peggiora molto la stabilità della misura relativamente a possibili giochi dell'accrocco complessivo?


Ciao Andrea :shock: :D
Anzitutto grazie :)
Ho fatto le tue stesse valutazioni, e devo dire che la collimazione del collimatore è importante, ma non drammatica. Mi spiego: L'unico punto davvero critico (supponendo che la prolunga 2" e l'adattatore 2"-1,25" siano centrati, perpendicolari e senza giochi) è il taglio perfettamente a misura e perfettamente circolare del diametro esterno del dischetto di compensato, e poi ovviamente il posizionamento preciso dei led all'interno dello stesso dischetto. La prima operazione è complessa, perchè, senza macchinari adeguati, non è banale come sembra tagliare un disco di compensato esattamente di 50,8mm e perfettamente circolare. Le seghe a tazza, anche se spesso in pollici, sono "calcolate" per il diametro del foro e non del carotaggio, quindi una punta a tazza da 2" ti genera un foro esattamente di 2", ma asporta un dischetto di circa 45mm, quindi troppo piccolo, con troppo gioco e conseguentemente poco preciso per il corretto centramento nella prolunga 2". Il posizionamento dei led è invece relativamente semplice, perchè si riduce al praticare 4 fori di circa 4mm in 4 punti precisi del dischetto, e questa cosa, con un semplice trapano a colonna ed un pò di attenzione, si fa senza problemi.
Per quanto riguarda il foro centrale, la sua precisione è scarsamente influente nel progetto complessivo. Di fatto, usando il cheshire, non serve usare tale foro come riferimento (avendo di fatto il cheshire già due fori di suo, si autocollima senza problemi), ed usando una webcam o un oculare, questo foro ha il solo effetto di vignettare il campo, quindi se è troppo piccolo è anche controproducente, oltre che inutile. Ha invece una funzione critica se si vuole usare, al posto del cheshire o dell'oculare/ccd, un tappo di rullino fotografico forato: in questo caso, per collimare il tappo con l'asse ottico serve un secondo riferimento, appunto il foro centrale. Ma direi che è un caso limite, quindi possiamo ignorarlo :) Ancora, nell'uso con oculare, ho riscontrato un sensibile "shift" dell'immagine dei riflessi spostando l'occhio, quindi per usarlo in modo preciso e corretto servirebbe almeno un oculare con reticolo, ma devo ancora approfondire la questione: questo shift, infatti, mentre è molto accentuato con oculari a lunga focale, è molto meno percepibile con l'oculare da 5mm. Ipotizzo, quindi, che usando un oculare a focale sufficientemente corta e con un "suo" diaframma di campo sufficientemente piccolo, l'effetto si possa sostanzialmente eliminare. Devo comunque sperimentare ancora.
Riguardo la lente di campo, devo dire che, essendo avvitata sul filetto del naso T2-1,25" dovrebbe essere allineata piuttosto precisamente con l'asse ottico.

Mettendo da parte la teoria, nell'uso pratico questo prototipo ha ancora un bel pò di problemi, primo fra tutti il taglio non perfetto del dischetto, che non mi garantisce una collimazione perfetta dell'accrocchio. Ma ho già acquistato una punta a compasso, vediamo come si comporta e se mi risolve il problema :)
Come ti dicevo, l'uso con il cheshire mi sembra preciso e molto soddisfacente. Nell'uso con CCD/oculare, invece, ho notato che tutto il sistema di adattatori, prolunghe (soprattutto quella "variabile" T2, utilissima per andare a fuoco correttamente, ma purtroppo poco precisa nel suo bloccaggio, che tende a fletterla), ecc, tende ad avere delle flessioni che si ripercuotono in una scollimazione molto facile di tutto il "treno ottico", con relative ripercussioni sulla resa del collimatore.

Comunque l'attrezzo, con alcuni accorgimenti, è ancora largamente migliorabile: in particolare, uno dei fattori di flessione è il fatto che al momento, per vari limiti realizzativi che non sto a dire ma che sono risolvibili, l'adattatore 2"-1,25" nel quale va inserito il cheshire o il "treno" di prolunghe/oculari/CCd, non può essere inserito completamente nella prolunga 2", e quindi ovviamente tende a disassarsi facilmente.
In ogni caso è solo il prototipo, serviva proprio a scoprirne tutti i difetti, ma secondo me promette bene :)

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MessaggioInviato: martedì 8 marzo 2011, 19:31 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
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Ciao, volevo solo chiederti maggiori spiegazioni sulla "lente di campo".

Stai inoltre attento alla punta a compasso, usala a bassa velicità e progettiti mani e occhi.

Non so se vada bene per il legno, perchè tende a scheggiarlo.


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