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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 8:00 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
Messaggi: 1141
Località: Campania
Mi sembra strano,se non impossibile, che uno specchio incollato su un triangolo di alluminio possa mantenersi fermo e stabile per tutta la durata di una sessione fotografica. Certamente una meccanica RC per un 31cm (che dovrebbe essere anche lavorato ad oltre L/30) non si costruisce in questo modo. Lo schema RC non tollera disallineamenti,movimenti o altro, specie se intendi ad abbinarlo ad un sensore grosso come quello della tua STL11000.
Come ti è stato già detto il problema dell'alluminatura è il minore in questo caso, perchè con pochi euro alla Zaot (o altre ditte specializzate) si risolve,anche se ci sarebbe parecchio da dire sulla alluminatura "casalinga" del tuo specchio.
Siamo tutti degli onesti lavoratori (credo che nessuno di noi rubi per comprarsi i telescopi) con la passione delle stelle per hobby, ma quando si affronta un grande sacrificio per la costruzione di un osservatorio con tutte le strumentazioni di eccelso livello che hai scelto tu (SbigSTL11,Bellincioni Alfa ecc) la differenza di prezzo tra un telescopio serio (magari anche costruito da ditte che li realizzano da poco tempo) e ditte imporvvisate è davvero infinitesimale.


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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 23:48
Messaggi: 1105
Località: Vico Equense (Na)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Durante la mia vita da astrofilo ho avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con due costruttori di telescopi
italiani....in entrambi i casi le sensazioni di incompetenza,approssimazione e inconsistenza sia morale che professionale
sono state chiare e lampanti.
Spero che nel nostro paese ci sia ancora qualcuno che, almeno nel nostro ambito, lavori con onesta' e professionalita';
di certo queste immagini fanno rabbrividire...mi chiedo come abbia fatto a centrare (se mai lo e') la "cella" sullo specchio,
roba da sorpresine della Kinder.
Poi uno chiede come mai degli strumenti di una certa classe e importanza vadano acquistati oltre confine.

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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:13 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
Lon star test verifica che tutto iltreno ottico nel suo complesso non produca errori nel fronte d'onda. se lo star test é ok significa che con ci sono differenze significative nel cammino ottico per i diversi punti della pupilla di ingresso il che significa che le superfici ottiche sono deformate meno di quanto e tollerabile (contando come deformazione gli errori costruttivi delle superfici piú ogni altro errore dovuto a deformazioni indotte e mancata collimazione).
Che poi uno strumento fotografico sacrifichi la correzione ottica in favore del campo d'altra questione e a maggior ragione la perfezione dello star test é il test che taglia la testa al toro (vedi Suiter). In altre palle se lo star test sperdetti non si puó fare di meglio, ippocampi esiste uno strumento con lo star test imperfetto che possa fare meglio.

Riguarda alla possibilità di mantenere in posizione le ottiche, anche questo si puócalcolare (bisogna sapere il materiale che forma la colla, lo spessore e il diametro dei punti di colla). ogni giudizio che non sia basato su una analisi ingegneristica potrebbe essere sbagliato. Sempre a questo riguardo, é anche possibile verificare se lo star test cambia ruotando il tubo in diverse inclinazioni rispetto alla verticale (che rivelerebbe un vincolo insufficiente), ma anche qua non é affatto scontato che una connessione incollata sia meno rigida di una basta su appoggi puntiformi(bisogna fare i conti).
Detto tutto questo io credo che quella soluzione potrebbe risultare, numeri alla mano, sottoingegnerizzata. Ma non mi sbilancia a dirlo sulla base di opinioni.


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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:31 
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Iscritto il: domenica 24 febbraio 2008, 12:23
Messaggi: 2224
Località: Caselle Torinese (TO), Aversa(ogni tanto)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
però non si può far pagare tre cilindri incollati su uno specchio come se fossero alta ingegneria o come se la cella fosse meccanicamente composta da altro.

non penso che un rc da 30cm si costato poco e penso che per gli RC il prezzo sia dovuto molto anche alla meccanica.

mi sembra strano che un costruttore di telescopi costruisca celle senza cognizione di causa, molti astrofili puliscono le ottiche da soli quindi la probabilità di ricevere critiche è alta alla vista di una cosa del genere....magari c'è una spiegazione

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Ero link77
Vixen VISAC VC200L - TS APO65Q - Moravian G2-8300 FW - la Gemini G42 Oservatory + ....in my backyard observatory
Galleria: http://www.flickr.com/photos/25471229@N06/collections/
http://www.astrobin.com/users/agostinognasso/


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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:32 
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Iscritto il: lunedì 17 gennaio 2011, 18:28
Messaggi: 69
Località: Paese TV
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mah Xenomorfo non ho mica capito cosa ha scritto!

Comunque sia con la colla si incollano anche le ali degli aerei, ma nessuno si sogna di incollare specchi per telescopi che non siano giocattoli, o dovremmo dedurre che siccome i chiodi si usano per inchiodare le assi, basta ingegnerizzare per inchiodare gli specchi?

Sono scettico, ma ignorante eh.

Saluti

Oreste


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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:39 
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2008, 13:15
Messaggi: 1238
Località: bussolengo/migrante erbezzo/ritornato alla base
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Dunque, a parere di tutti il sistema usato per gli appoggi del primario è decisamente inadeguato. La maggior parte di voi, inoltre, mi consiglia di riportarlo al costruttore, il quale conosce bene ciò che ha fatto.
Devo dire che sono molto combattuto, in quanto, da ignorante (colui che ignora :lol: ), da una parte sono preoccupato per il criterio usato, dall'altra sono convinto che Francesco Toscano sa bene il fatto suo. Prima di scegliere il suo telescopio mi sono informato bene sulle sue capacità e sulle qualità del suo lavoro. Purtroppo la pubblicità è l'anima del commercio, tante volte (anzi quasi sempre) la pubblicità è ingannevole e tende a rendere eccellente ciò che, invece, è soltanto mediocre. Toscano non ha mai investito in pubblicità, in linea con la sua umile operosità; così i giudizi di noi astrofili sono spesso condizionati dagli effetti speciali di chi, al contrario, investe in propaganda ponendosi al di sopra di tutti e criticando gratuitamente. Toscano produce, con il supporto di un grande progettista (in passato ho già fatto il nome), dal 1998 e da allora non ha mai fallito. E' vero, in Italia la mancanza di pubblicità gli ha impedito di rafforzare il suo marchio, ma è vero anche che in Europa i suoi strumenti sono molto diffusi.
Le critiche e le osservazioni che mi avete portato nella discussione sicuramente mi sono state utili, ma l'intervento che mi ha aiutato di più è stato quello di Giancarlo (Pilolli): come andava? Allora, a parte un leggera scollimazione (è stato Luciano Lai che, durante una sera trascorsa nel mio vecchio osservatorio, l'aveva rilevata, ma mi aveva caldamente sconsigliato di correggerla perchè quasi impercettibile) ho fatto belle riprese (che ho poi rovinato con la mia imperizia nell'elaborazione :oops: ), apprezzando la qualità dello strumento. Quanto all'alluminatura, credo che l'errore sia stato mio, in quanto decisi io, prima che Francesco ponesse il vetro nella campana, di non fare applicare la protezione, consapevole che avrei dovuto rifare prima del tempo l'alluminatura. E' vero anche troppo prima del previsto; Danilo mi chiedeva l'età dello specchio e le condizioni d'uso: due anni Danilo, solo due anni, e non ho quasi mai protetto le ottiche durante il giorno :oops: . Buonanotte ai suonatori? Morirò ma non mi arrenderò mai, caro Enrico.
Dunque, grazie ai vostri interventi, ho preso la decisione di mandare tutto a Matera; ho già sentito Francesco che aspetta lo strumento per rimetterlo a nuovo. Se poi lo strumento glielo porto è pronto a farmi tutte le modifiche e miglioramenti che gli dovessi chiedere.
Se avete altri suggerimenti da darmi prima che il tele parta (solo o in compagnia), ve ne sarò come sempre grato.

Geppe

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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 10:51 
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Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2006, 14:10
Messaggi: 481
Località: Taglio di Po (RO) PARCO DEL DELTA DEL PO
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Pulire uno specchio non quarzato è come pulirsi il sedere con la carta vetrata :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti
Giuseppe


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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 11:04 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Caro Geppe.
Sinceramente ti auguro che tutto vada a buon fine.
Non sono un ingegnere ma alcuni fatti che desumo dalle foto non mi convincono.
In effetti l'uso del silicone non mi entusiasma molto. Può darsi che sia anche una soluzione ingegneristicamente avanzata e performante ma mi sembra di notare che è lo stesso silicone che reggeva le ventole e che tu hai detto si sono praticamente staccate da sole.

Il silicone, come qualsiasi colla, invecchia, perde le proprie caratteristiche. E' vero che lo specchio non cadrebbe in ogni caso in quanto tenuto dal canotto paraluce centrale, ma un distacco del supporto non è comunque da escludere per cui montare tre staffe laterali di tenuta a 120 gradi non sarebbe male.
Il degrado dell'alluminatura di solo due anni è onestamente inaccettabile. E' vero che non era quarzata e tenuta all'aria ma allora gli specchi professionali??
Considera che se è vero che uno specchio non quarzato ha una maggiore riflettività nell'immediato il suo degrado è molto più veloce per cui dopo poco tempo tende a ossidarsi in modo più evidente e diventa meno performante.
Ripeto, non sono ingegnere per cui faccio solo delle congetture ma a parte rifare la rialluminatura (quarzandola) vorrei montare anche dei supporti laterali di tenuta.
Lo specchio in questo modo, se realizzati a modo, potrebbe essere più stabile anche nel tempo sul suo supporto triangolare, specie se il tutto è ben calcolato.
In fin dei conti i tre punti di silicone non hanno la funzione principale di incollaggio ma di supporto.
Per il resto hai detto bene. E' una passione. Ognuno decide se spendere soldi e quanto spendere, se dedicare un giorno al mese o tutte le sere. L'importante è divertirsi a fare ciò che ci piace.

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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 12:01 
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2008, 13:15
Messaggi: 1238
Località: bussolengo/migrante erbezzo/ritornato alla base
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Caro Renzo
ti ringrazio per il tuo intervento, come sempre preciso e profondo. L'idea delle staffe laterali mi era passata per la testa e la stavo suggerendo a Toscano; ma mentre parlavo con lui le sue spiegazioni tecniche sui calcoli degli appoggi mi hanno convinto a rimandare la richiesta. Quanto al materiale di incollaggio mi pare di aver capito che non è silicone, ma un particolare materiale che si toglie solo con un diluente altrettanto particolare. Sto seriamente riflettendo sul fatto di andare personalmente a Matera per seguire direttamente le lavorazioni. E la cosa mi stimola sempre di più.
Un abbraccio.
Geppe

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MessaggioInviato: lunedì 7 marzo 2011, 12:09 
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Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
xenomorfo ha scritto:
In altre palle se lo star test sperdetti non si puó fare di meglio, ippocampi esiste uno strumento

Per un attimo ho pensato che ci stessi facendo una supercazzola... :lol: :lol: :lol:
Ma che razza di tastiera/software stai utilizzando?

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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