Dunque caro Claudio, la cosa funziona proprio come avevo detto nel precedente messaggio ( non quello dove ho scritto le cretinate chiaramente

).
Non esiste nessuna franchigia a differenza degli oggetti che uno porta con sé dopo un viaggio. Per cui sul prezzo indicato da una fattura/dichiarazione personale del prezzo d'acquisto/vendita etc etc ....verrà applicata l'IVA del 20% e il dazio al 4%.
Qualora il venditore non dichiarasse nel pacco il valore dell'oggetto, essendo questo fuori listino, il doganiere si riserverebbe di fare una stima del valore.
A questo punto mi sembra chiaro che è più vantaggioso che sia il venditore a dichiarare il valore dell'oggetto ( non il doganiere che magari ha pochi elementi per farlo ) e questo lo si può fare"mercanteggiando" sul prezzo.
Lo stesso discorso è valido anche per il Sard invalido.
Dichiarare che non c'è stata nessuna compravendita è un escamotage inutile perché tutto ciò che entra nella UE è in ogni caso soggetto a controllo;anche i pannolini e il latte in polvere che mia suocera mi spediva dal Giappone.
Non ti far problemi se hai bisogno di altri chiarimenti.
ciao