Angelo Cutolo ha scritto:
SE lo schema è identico e SE le curvature delle lenti sono le stesse, vuol dire che necessariamente devono essere composte da vetro con le stesse caratteristiche ottiche (n° di Abbe, indice di rifrazione, ecc), quello che quasi sicuramente varia tra i due oculari è lo strato antiriflesso.
Mi hai fatto venire la curiosità di verificare se la presenza o meno dell'Azoto possa influire sulla scelta del tipo di vetro, senza fare conti ero già certo di no, sia perchè non esiste un vetro per ogni esigenza e quindi i compromessi di progetto hanno spesso tolleranze superiori, sia perchè non poteva essere così diverso l'indice di rifrazione. Tuttavia mi sono tolto la curiosità

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Un raggio di luce (555nm) che viaggia nell'azoto è più lento di uno che viaggia semplicemente in aria, accumula infatti circa 1 km di ritardo ad ogni secondo che passa.
Questo significa che fra le due velocità esiste un ritardo temporale di circa 10^(-16) secondi dopo 10cm percorsi (ho ipotizzato che il raggio di luce nell'oculare copra una distanza di 10cm).
Ovvero un ritardo spaziale di circa 3x10^(-8) metri, quindi 30nm che rispetto ai 550nm del raggio di luce sono quasi un ventesimo di lunghezza d'onda, insomma una differenza ampiamente più piccola del limite di diffrazione perciò azoto o aria nulla cambia.
ciao