Ragionare in generale è sempre molto più difficile e perocoloso. La questione del binning va affrontata considerando la lunghezza focale, la dimensione dei pixel (e quindi la scala immagine in arcsec/pixel), il seeing, il soggetto, e altre cose minori quali la luminosità del fondo del cielo, la luminosità del telescopio, la qualità della guida, il tipo di sensore. Da ora in poi però, per capirci meglio bisogna fare degli esempi. Se riprendi con un 500 mm di focale con un sensore con pixel da 9 micron, hai una scala immagine di circa 3,5 arcsec/pixel. Capisci bene che anche se hai un seeing mediocre (quindi diciamo da 3,5" di FWHM) avrai sul sensore un FWHM di 1 pixel. Quindi sei già "abbastanza" sottocampionato. In questo caso parlare di binning 2x2 non ha molto senso, anzi ti troverai stelle praticamente quadrate, soprattutto se utilizzi una buona ottica. Se invece hai una focale da 2800 mm (il C11) con lo stesso sensore, hai una scala di circa 0,66"/pixel. In questo caso, in condizioni di seeing buono, hai un corretto campionamento dato che avresti 3 pixel per un seeing da 1,8/2,0 ". Quindi in questo caso conviene lavorare in bin 1x1 per la luminanza e in bin 2x2 per i colori. Se invece il seeing è peggiore (diciamo oltre i 2,5/3") potrebbe non avere senso lavorare in binning 1x1 e allora possiamo sfruttare maggiore sensibilità e quindi abbassare i tempi di ripresa, lavorando con 2x2 anche per la luminanza. In queste condizioni possiamo anche spingerci a 3x3 sui colori. Questo discorso puoi considerarlo come primo approccio, ma è già abbastanza applicabile.
_________________ Leonardo PriamiAstrograph 300 mm f/3.8 Wynne corrected, Tak FSQ106, Celestron EdgeHD 11", AP1200 GTO, Losmandy G-11, Vixen GPD2, Apogee U16M, Apogee F9, Basler ACE A1300/Atik/Filtri Baader Dielectric - http://www.lpriami.altervista.org___________________
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