Quando i nomi erano pochi e marchi come Meade e Celestron erano il massimo a cui si poteva aspirare, salvo pochissimi che riuscivano ad arrivare più sù, una politica di "cartello" era più facile e, se vogliamo, più conveniente per i produttori e i rivenditori.
Io non faccio la guerra a te, te non la fai a me. Ci spartiamo il mercato tanto chi vuole prendere deve prendere da noi.
E così un C8 costava trent'anni fa quanto lo stipendio di sei mesi.
Oggi però vi sono più possibilità di acqusito. Anche le marche top level sono più raggiungibili (nel 1991 pagai, senza cavalletto, la SP DX quasi due milioni di lire, cioè circa 1000 euro con il valore del denaro di allora con la semplice pulsantiera DD1. Oggi con 1000 euro prendi una eq6 completa o quasi e il valore degli ordierni 1000 euro è ben diverso). Uno strumento di 20 cm di diametro con montatura goto si prende con un migliaio di euro. Magari sottodimensionato ma si prende.
Una politica di aumento prezzi ingiustificati in un mercato ormai globalizzato, dove si compra tutto dappertutto, alla faccia dei distributori ufficiali, è un suicidio commerciale a mio avviso.
E ritengo un'offesa alla mia (poca) intelligenza ma anche a quella di molte altre persone il fatto che spesso questi aumenti sono dovuti a gadget elettronici tipo GPS o puntamenti automatici. Oggetti di costo irrisorio e sostanzialmente inutili nel 99% dei casi che comportano aumenti di centinaia di euro.
La Meade tempo fa era data sull'orlo del fallimento. Ha tolto di produzione moltissimi articoli. Non mi sembra certo il modo per recuperare la fetta di mercato persa.
