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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 9:03 
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Ah allora scrivo anche io.
Anche secondo me l'OT sta delineando qualcosa di estremamente interessante! Tanto che la mia supplica e' quella di farne un nuovo thread!
Riviste scientifiche. Beh sono il primo a ridere sopra le tante cose scritte su cio' che trovo in edicola.
D'altra parte, trattano di scienza, non di letteratura.
Non e' che io col mio SC8 non faccio scienza. E' che la scienza che potrei fare, gia' la si conosce, quasi sicuramente (Bubble e meteore su Giove a parte magari?). Nulla mi impedisce di adottare metodologie scientifiche nel mio approcciarmi a questo hobby.
Essere scritto sulle massime riviste non vuol dire che sia vero. Vuol dire che c'e' stato un ottimo controllo di quanto scritto. Ma trovo prestigiosi articoli in cui si suppone un Marte deserto da sempre, e trovo articoli in cui si suppone un Marte umido. Entrambi sono scientifici, per l'approccio, non per la verita' contenuta.
A me pare che a volte si usi "scienza" per dire "e' vero, e' certo". Poi pero' troviamo che l'acqua terrestre non viene dalle comete e migliaia di articoli prestigiosi sono da cestinare.

In topic: diamo pace a Nyquist. Dice che se campioni l'audio e tu senti a 22khz, allora e' rischioso campionare sotto i 44khz. Ma anche 44khz mica bastano per certi rumori. Idem per la luce. Come ha scritto Macosta, indica il minimo campionamento per evitare incertezze. Non c'entra con i nostri scopi del corretto campionamento.

Ho scritto con fretta, se c'e' qualche fraintendimento mi scuserete.

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Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

CCD Deep: Orion DSCI II (color ICX429AKL 752*582 8.6nm*8.3nm) - Guida: OAG tramite Meade DSI Pro
CCD HiRes: Philips SPC900NC
Filtri: Hutec IDAS LPS-P2

SW di acquisizione ed elaborazione (su Vista32 e XP): MaxIm DL EE, Registax - SW di guida: PhD e ASCOM 5.5 Pulse Guide


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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 10:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Marco.Guidi ha scritto:
doduz ha scritto:
Marco.Guidi ha scritto:
mi toglierò lo sfizio però di scrivere alla redazione di coelum & company chiedendogli se si ritengono parte di una rivista scientifica o meno

S&T, Coelum, Nuovo Orione, Le Stelle, l'Astronomia ecc. (ma esistono ancora tutte?) sono riviste di divulgazione/cultura astronomica che non ospitano articoli scientifici in senso stretto i quali invece sono indirizzati agli addetti ai lavori su riviste specializzate (che non trovi in edicola).

C'è molta differenza tra un articolo scientifico ed un articolo divulgativo indirizzato al (relativo) grande pubblico pur se rigoroso. Ripeto: sono due cose diverse come una conferenza pubblica ed una lezione universitaria, pur se tenute dalla stessa persona su argomenti simili.

E' come confrontare un test strumentale di note riviste con una certificazione di qualità TÜV.

Donato.


tu credi che le riviste citate pubblichino articoli tipo la scoperta di una supernova a casaccio o credi che prima verifichino la fonte in precedenza,stiamo facendo un polemica sterile assurda e senza senso.
so perfettamente e capisco alla lettera ciò che hai scritto tu e qualcun altro,ho solo affermato che ESSENDO riviste che trattano l'astronimia che è una scienza a mio avviso rientrano nelle riviste ''scientifiche''nel senso letterario del termine.
se si divulga l'astronomia si divulga una scienza ,siamo d'accordo tutti su questo spero.
mi auguro di essermi spiegato.
ciao
Marco


Marco, ma per favore vah...
Adesso non usiamo più i termini corretti ma il "guidese" per descrivere la realtà attorno a noi.
Se parli di riviste scientifiche, sappiamo in molti cosa sono e pensiamo a quelle, non a quello che dici tu perché è ovvio secondo te che si deve intendere come vuoi tu.

Chiudo l'OT qui e mi scuso per esserci cascato finora. Da adesso solo "campionamento". :)

Fabios, hai però un'idea di cosa potrebbe essere il campionamento ideale minimo per "i nostri scopi"?

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Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:21 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pilolli ha scritto:
Fabios, hai però un'idea di cosa potrebbe essere il campionamento ideale minimo per "i nostri scopi"?


Io sono una capra in hires (invece nel deep faccio almeno pena), ma ho trovato dei link in cui ho visto che il campionamento per il mio setup dovrebbe essere a 2.6 per il blu.

Lo avevo segnalato qui
viewtopic.php?f=3&t=52974&start=0&hilit=polvere

Poi certamente questa e' solo teoria, poi c'e' la realta'. Ma di base mi pare che qui si affermi che (ritagliato sul mio setup), se scendo sotto un 2.6 di ingrandimento, posso perdere informazione. Ci sono poi tantissimi altri modi per perderla, chiaro...

Edit. 2.9, per il blu (dal conto che fa quella pagina), per me. Insomma un x3 ci sta tutto, teoricamente.
Cito "Use this formula to calculate the minimum focal length required to fully sample a high resolution image with any particular CCD."

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Ultima modifica di Fabios il lunedì 31 gennaio 2011, 11:42, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:33 
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Pilolli ha scritto:
tu credi che le riviste citate pubblichino articoli tipo la scoperta di una supernova a casaccio o credi che prima verifichino la fonte in precedenza,stiamo facendo un polemica sterile assurda e senza senso.
so perfettamente e capisco alla lettera ciò che hai scritto tu e qualcun altro,ho solo affermato che ESSENDO riviste che trattano l'astronimia che è una scienza a mio avviso rientrano nelle riviste ''scientifiche''nel senso letterario del termine.
se si divulga l'astronomia si divulga una scienza ,siamo d'accordo tutti su questo spero.
mi auguro di essermi spiegato.
ciao
Marco


Marco, ma per favore vah...
Adesso non usiamo più i termini corretti ma il "guidese" per descrivere la realtà attorno a noi.
Se parli di riviste scientifiche, sappiamo in molti cosa sono e pensiamo a quelle, non a quello che dici tu perché è ovvio secondo te che si deve intendere come vuoi tu.

Chiudo l'OT qui e mi scuso per esserci cascato finora. Da adesso solo "campionamento". :)

Fabios, hai però un'idea di cosa potrebbe essere il campionamento ideale minimo per "i nostri scopi"?[/quote]


sto ridendo.....
sembra che scriva in aramaico antico
lascio a voi scienziati il compito della divulgazione !
chiudo qui il mio intervento
Marco

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APOD 26/11/2014 http://apod.nasa.gov/apod/ap141126.html


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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:55 
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Marco.Guidi ha scritto:
doduz ha scritto:
Cercando un po' in rete l'argomento (la valutazione oggettiva del seeing) era già stato, ovviamente, sollevato. Indovinate dove? :D

Sul sito del mitico Peach ho trovato questa scala dove l'indice numerico (da 1 a 5 o da 1 a 10) viene sostituito da 5 giudizi sulla qualità dell'immagine che evidentemente sono sufficienti.

La questione pare del tutto irrisolta (irrisolvibile?) e questo un po' mi scoccia! :(

Donato.



come volevasi dimostrare.....
5 giudizi vanno più che bene come ho scritto in precedenza
ciao.
Marco


Come volevasi dimostrare scrivi...per l'ennesima volta mi chiedo se leggi bene prima di replicare...perchè ti sei fermato a ciò che ha scritto Donato? Perchè non sei andato a leggere il link di Damian citato da Donato e quotato da te?
Damian all'inizio aveva "tradotto" i numeri di Pickering in valori letterali. Se guardi c'è una sua pubblicazione dove fa la valutazione da 1 a 10 (http://www.damianpeach.com/pickering.htm). Successivamente ha introdotto 5 valutazioni che, cito le sue parole, "observers can gauge the prevailing seeing conditions" (" gli osservatori possono valutare le prevalenti condizioni del seeing". Sotto continua scrivendo "Rather than adding additional points into the scale, if seeing falls between two of the values, then it should be rated good to excellent or fair to good etc." ("Nonostante ciò bisognerebbe aggiungere altri punti nella scala, se il seeing cade fra due valori, ed allora sarebbe da valutare da buono a eccellente o discreto a buono, ecc."). Cosa che puntualmente lui fa quando va alle Barbados con una varietà maggiore di condizioni soprattutto verso l'alto.
Quindi se leggevi bene ti rendevi conto che la valutazione dei "soli" 5 punti era riferita a situazioni prevalenti nelle nostre medie osservazioni e riprese. Ma già nel tuo caso, per esempio, che godi di maggior stabilità di altri, hai già maggiori valori da introdurre come del resto, ripeto, fa Damian dalle Barbados e come egli stesso dice di fare laddove ci siano condizioni intermedie fra due valori!
Il nostro panorama riguardo al seeing purtroppo impone molti più di 5 valori e, ahimè, soprattutto riguardo la parte bassa e non alta di valutazione. Io, in più, non giudico il seeing nella serata, bensì per ogni singolo file. Le condizioni infatti sono talmente ballerine che lo stesso seeing di riferimento cambia anche da minuto a minuto.
L'immagine finale dev'essere valutata per la ripresa dalla quale è scaturita! E non dal seeing nella serata.
Non solo. Ma lo stesso file può avere picchi migliori e medie peggiori. Ed allora io, correttamente, metto ogni valore!
E' per questo, che rispondendo prima a Donato, se si hanno punte ottime in un filmato di media mediocre, allora si deve spingere la focale. Perchè quei pochi frames ottimi, per esempio, fanno la differenza sulla Luna che necessita di un minor numero di frames da processare. Un pò meno con i pianeti.
Quindi seguirò il cammino di Pilo...basta con risposte a frasi errate di partenza.
E torniamo in topic anche se la valutazione del seeing per la campionatura direi che è proprio IT.
Raf

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occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 13:41 
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tranquillo che leggo,ed ho letto ciò che dice Damian,ma mi resta da capire al lato pratico a cosa serve decifrare 1/20 di seeing in più o in meno,ribadisco che a mio avviso 5 gradi di seeing vanno più che bene,amenochè tu mi spieghi con dei fatti e non con le parole l'utilità.
domanda: secondo te quante persone sono in grado di dividere correttamente il seeing in 10 gradi e poi risuddividerlo in altri 10 cioàè quelli che stanno tra il 6 e il 7 x esempio.
attendo una risposta oltre alle altre che non ho ancora avuto.
grazie
Marco

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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 19:10 
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Come detto da qualcuno in passato, ci vorrebbe un equivalente dello Sky Quality Meter per valutare anche il seeing.

Donato.

EDIT: opss, la SBIG lo fa! :o


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Giusto per chiudere la questione "riviste scientifiche", le riviste che possono definirsi scientifiche sono quelle pubblicazioni con referaggio internazionale riconosciuto (tipo, l'Astrophysical journal) le cui fonti sono sempre raggiungibili e verificabili in ogni momento.
Riporto una definizione che trovo perfettamente esplicativa:
Cita:
In generale i criteri che identificano il carattere scientifico di una pubblicazione, anche a carattere divulgativo, sono identificabili in una preliminare vagliatura secondo una procedura anonima di referaggio che prevede:
a) una valutazione del Comitato Scientifico costituito da studiosi ed esperti, esterni alla rivista, che offrono indubbie garanzie di autorevolezza e terzietà;
b) il vaglio definitivo del Direttore della rivista.
Un'attività indispensabile per tener conto delle specificità di contenuto proprie dei settori di riferimento della pubblicazione stessa.
Di contro nel web esistono, a livello scientifico, molte iniziative libere da referaggio, lodevoli dal punto di vista dell'aggregazione di appassionati e liberi pensatori, ma ingannevoli, il più delle volte, sul piano della qualità didattica ed educativa.
Un attento monitoraggio da parte di esperti educatori, magari competenti in discipline scientifiche, potrebbe calmierare una deriva priva di qualsiasi controllo formativo.
Fonte.

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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 20:44 
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doduz ha scritto:
Come detto da qualcuno in passato, ci vorrebbe un equivalente dello Sky Quality Meter per valutare anche il seeing.

Donato.

EDIT: opss, la SBIG lo fa! :o


Secondo me quello non fa al caso nostro, però. Quello è pensato per valutare il seeing su lunghe esposizioni e non "istantaneo" come facciamo in alta risoluzione. E' vero che la sua frequenza di refresh è ragionevolmente elevata, ma non quanto ci serve.

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MessaggioInviato: lunedì 31 gennaio 2011, 21:17 
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Marco.Guidi ha scritto:

domanda: secondo te quante persone sono in grado di dividere correttamente il seeing in 10 gradi e poi risuddividerlo in altri 10 cioàè quelli che stanno tra il 6 e il 7 x esempio.


Chiedilo a tutti gli astrofili che riescono a farlo.
Ma una cosa mi sfugge: cosa c'entra 1/20 di seeing??? Che cosa vuol dire? Cosa intendi suddividere per 10 e poi ulteriormente per 10??? :shock:
I gradi sono 10 e basta...almeno della scala Pickering alla quale io aderisco come la maggioranza di noi. Qualcuno ancora valuta il seeing con i 5 gradi dell'Antoniadi, ma sono in pochi. Ho già espresso molte volte la nostra attuale necessità di adottare uniformemente la scala Pickering proprio a causa del peggioramento del seeing e soprattutto a causa delle molteplici varianti che alterano la qualità dell'immagine: micro mosso, sfuocamento, sdoppiamento, onde lunghe di distorsione, onde corte di distorsione...insomma troppe variabili. Ricordo molti anni fa che il seeing era mediamente buono e difficilmente si trovavano due serate consecutive con seeing scadenti diversi l'uno dall'altro.
Quando si scrive 6-7/10 vuol dire seeing medio da 6/10 con punte di 7! Non 6 e tre quarti o 6 e mezzo!
Forse qui hai avuto un pò di confusione. Anche Peach spiegava che i 5 gradi potevano avere gradi intermedi per arrivare giustamente ai 10 di Pickering.
Ora che sai quali sono realmente i gradi e come attribuirli, sei libero di adattarti anche tu a tale sistema ed adottare o la Pickering o quella meno usata oggi dell'Antoniadi. Ora ho capito perchè non lo riportavi nelle schede. Non facevi prima a chiedere come farlo anzichè pensare ad 1/20 di seeing :shock: ?
Raf

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