1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 21:38 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Se non si sa valutare il seeing e forse neanche che cosa sia...bhè è meglio non scrivere nulla.

@Donato il seeing è un parametro realmente oggettivo! Diventa soggettivo se non lo si sa valutare. Per esempio Guidi ha scritto che se un'immagine è immobile a prima botta lo si valuti 8-9/10. Ma poi che si fa se l'immagine non ha microdettaglio? Semplice: non lo si giudica 8-9/10 ma in funzione degli arc/sec acquisibili! Non dimentichiamo mai che la valutazione del seeing è in funzione proprio della possibili e reale risoluzione acquisibile! Ci sono momenti in cui tutto trema con piccole punte di 8/10. Ed io infatti lo giudico per esempio 6-8/10 e così via.
Damian Peach ha fatto per esempio un bell'articolo sul suo sito. Vallo a vedere e leggilo bene.
Purtroppo ho dato per scontato che quando parlo di lui (Damian), chi legge (e non è riferito a te) comprenda quello che scrivo. E Damian ha suddiviso la scala di Pickering in valori letterali tipo: scadente, buono, eccellente, perfetto, ecc! Quando lui pubblica un'immagine SEMPRE esprime il suo valore che coincide nel numero Pickering! Quindi a 1/10 corrisponde x, a 8/10 y e così via. Damian semplicemente scrive il giudizio letterale.
Quindi in poche parole Donato, il seeing non è facile da giudicare senza un minimo di esperienza sul campo. Quando si capisce e si riesce a comprendere la scala da attribuirgli, allora OGGETTIVAMENTE è semplicissimo da valutare. Ripeto, il seeing è giudicato valore soggettivo solo se non si riesce a valutarlo concretamente.
A differenza di quanto scritto, se si fa vedere il medesimo filmato a 10 astrofili esperti, daranno lo stesso parametro.

Tornando in topic, sono proprio le condizioni del seeing che ti permettono di spingere più o meno la focale e quindi la campionatura. Ti consiglio, se vedi che potresti comunque tirar fuori qualcosa dai filmati anche dall'oculare, di verificare sempre attraverso il monitor del portatile o pc che sia. Se noti che l'immagine restituisce buoni dettagli puoi anche provare ad aumentare la focale finchè non spiattelli ciò che vedi. Se per esempio oscilla tutto ma ci sono quei classici momenti (anche 1 secondo) che si immobilizza tutto, quella è comunque un'ottima serata perchè nel processing andrai a scegliere i migliori frames da sommare e poi elaborare. Questo esclusivamente nella PRATICA. Poi piano piano ti verrà tutto più facile.
Ricordati, e questo vale per tutti, di valutare il seeing nella scheda dopo aver rivisto il file al computer più volte! Infatti non c'è cosa migliore dei filmati: spesso gli occhi all'oculare ingannano parecchio.
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
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risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 22:27 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Marco.Guidi ha scritto:
devi dimostrarmi però ,a fatti e non a parole,che le riviste che ho citato NON sono scientifiche.

No, Marco. Per fortuna non devo dimostrarti proprio niente. Soprattutto se non riesci a capire perché gli articoli su Coelum (per citarne una) non sono scientifici.


Comunque, le riviste scientifiche pubblicano studi scientifici, non impressioni o esperienze. E uno studio scientifico è qualcosa supportato da uno studio dietro, cosa che non trovi in praticamente nessuna delle riviste che hai citato (se non occasionalmente e ci sono numeri interi senza che ce ne sia alcuno).
Per favore, prima di scrivere altro, vai a guardarti come vengono compilati gli studi scientifici.

PS: per la cronaca, io compro Coelum tutti i mesi (tranne quest'ultimo, che non riesco proprio a trovarlo...)

_________________
Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 22:50 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4614
Località: Padova
Cercando un po' in rete l'argomento (la valutazione oggettiva del seeing) era già stato, ovviamente, sollevato. Indovinate dove? :D

Sul sito del mitico Peach ho trovato questa scala dove l'indice numerico (da 1 a 5 o da 1 a 10) viene sostituito da 5 giudizi sulla qualità dell'immagine che evidentemente sono sufficienti.

La questione pare del tutto irrisolta (irrisolvibile?) e questo un po' mi scoccia! :(

Donato.


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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 23:23 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Mah, io trovo sempre molto difficile stimare il seeing. Più che altro perché, almeno dalle mie parti, è incredibilmente variabile e non intendo solo come "valori" raggiunti ma anche come tipologia. Ci sono sere in cui il seeing è orrendo, dettagli inesistenti, ma ribolle lentamente. Serate in cui i dettagli fini vanno e vengono, con un ribollire pazzesco che rende estenuante l'elaborazione. Serate in cui si passa da momenti buoni a momenti orrendi...
Come assegnare dei valori in questi casi? Boh...
Io quando non so come gestire il seeing non lo metto in scheda. Quelle poche volte in cui è "chiaro", allora lo scrivo.

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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 23:31 
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Iscritto il: venerdì 4 dicembre 2009, 22:36
Messaggi: 2781
Località: Rovigo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Raf ha scritto:
Se non si sa valutare il seeing e forse neanche che cosa sia...bhè è meglio non scrivere nulla.

@Donato il seeing è un parametro realmente oggettivo! Diventa soggettivo se non lo si sa valutare. Per esempio Guidi ha scritto che se un'immagine è immobile a prima botta lo si valuti 8-9/10. Ma poi che si fa se l'immagine non ha microdettaglio? Semplice: non lo si giudica 8-9/10 ma in funzione degli arc/sec acquisibili! Non dimentichiamo mai che la valutazione del seeing è in funzione proprio della possibili e reale risoluzione acquisibile! Ci sono momenti in cui tutto trema con piccole punte di 8/10. Ed io infatti lo giudico per esempio 6-8/10 e così via.
Damian Peach ha fatto per esempio un bell'articolo sul suo sito. Vallo a vedere e leggilo bene.
Purtroppo ho dato per scontato che quando parlo di lui (Damian), chi legge (e non è riferito a te) comprenda quello che scrivo. E Damian ha suddiviso la scala di Pickering in valori letterali tipo: scadente, buono, eccellente, perfetto, ecc! Quando lui pubblica un'immagine SEMPRE esprime il suo valore che coincide nel numero Pickering! Quindi a 1/10 corrisponde x, a 8/10 y e così via. Damian semplicemente scrive il giudizio letterale.
Quindi in poche parole Donato, il seeing non è facile da giudicare senza un minimo di esperienza sul campo. Quando si capisce e si riesce a comprendere la scala da attribuirgli, allora OGGETTIVAMENTE è semplicissimo da valutare. Ripeto, il seeing è giudicato valore soggettivo solo se non si riesce a valutarlo concretamente.
A differenza di quanto scritto, se si fa vedere il medesimo filmato a 10 astrofili esperti, daranno lo stesso parametro.

Tornando in topic, sono proprio le condizioni del seeing che ti permettono di spingere più o meno la focale e quindi la campionatura. Ti consiglio, se vedi che potresti comunque tirar fuori qualcosa dai filmati anche dall'oculare, di verificare sempre attraverso il monitor del portatile o pc che sia. Se noti che l'immagine restituisce buoni dettagli puoi anche provare ad aumentare la focale finchè non spiattelli ciò che vedi. Se per esempio oscilla tutto ma ci sono quei classici momenti (anche 1 secondo) che si immobilizza tutto, quella è comunque un'ottima serata perchè nel processing andrai a scegliere i migliori frames da sommare e poi elaborare. Questo esclusivamente nella PRATICA. Poi piano piano ti verrà tutto più facile.
Ricordati, e questo vale per tutti, di valutare il seeing nella scheda dopo aver rivisto il file al computer più volte! Infatti non c'è cosa migliore dei filmati: spesso gli occhi all'oculare ingannano parecchio.
Raf


beh,intanto io il seeing lo so valutare perfettamente e tu lo sai perchè i filmati chetu stesso hai visto sul mio pc alla fiera di Forlì li abbiamo valutati allo stesso modo quindi non scrivere cose insensate.
tu hai scritto esattamente ciò che ho scritto io ,solo che tu l'hai fatto in maniera più romanzata,scusami ma sono di poche parole
io ho scritto:
'' io posso avere il pianeta praticamente immobile quindi in teoria sarei difronte ad un 8-9/10,ma se quel pianeta è privo di microdettaglio posso definirlo 8-9/10? di certo no allora qual'è il metodo corretto?''
a me sembra molto chiaro!
non interverrò più per contraddirti,non posso competere con la tua esperienza ,le tue parole hanno un peso che le mie non hanno,sai contraddirmi cercando il cavillo ,aspetto ancora un tuo replay al mio intervento a pag 3 ,riguardo Tiziano e un replay a questo:

viewtopic.php?f=16&t=56185&start=10

chiedo troppo?credo che rispondere sia solo un atto di cortesia.
ciao a tutti
Marco

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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 23:34 
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doduz ha scritto:
Cercando un po' in rete l'argomento (la valutazione oggettiva del seeing) era già stato, ovviamente, sollevato. Indovinate dove? :D

Sul sito del mitico Peach ho trovato questa scala dove l'indice numerico (da 1 a 5 o da 1 a 10) viene sostituito da 5 giudizi sulla qualità dell'immagine che evidentemente sono sufficienti.

La questione pare del tutto irrisolta (irrisolvibile?) e questo un po' mi scoccia! :(

Donato.



come volevasi dimostrare.....
5 giudizi vanno più che bene come ho scritto in precedenza
ciao.
Marco

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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2011, 23:41 
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Pilolli ha scritto:
Marco.Guidi ha scritto:
devi dimostrarmi però ,a fatti e non a parole,che le riviste che ho citato NON sono scientifiche.

No, Marco. Per fortuna non devo dimostrarti proprio niente. Soprattutto se non riesci a capire perché gli articoli su Coelum (per citarne una) non sono scientifici.


Comunque, le riviste scientifiche pubblicano studi scientifici, non impressioni o esperienze. E uno studio scientifico è qualcosa supportato da uno studio dietro, cosa che non trovi in praticamente nessuna delle riviste che hai citato (se non occasionalmente e ci sono numeri interi senza che ce ne sia alcuno).
Per favore, prima di scrivere altro, vai a guardarti come vengono compilati gli studi scientifici.

PS: per la cronaca, io compro Coelum tutti i mesi (tranne quest'ultimo, che non riesco proprio a trovarlo...)


non controbatto più,ho capito che hai la tua idea.
mi toglierò lo sfizio però di scrivere alla redazione di coelum & company chiedendogli se si ritengono parte di una rivista scientifica o meno,perchè rispettare le opinioni altrui ok,passare x stupido no.
ciao
Marco

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Marco.Guidi ha scritto:
mi toglierò lo sfizio però di scrivere alla redazione di coelum & company chiedendogli se si ritengono parte di una rivista scientifica o meno

S&T, Coelum, Nuovo Orione, Le Stelle, l'Astronomia ecc. (ma esistono ancora tutte?) sono riviste di divulgazione/cultura astronomica che non ospitano articoli scientifici in senso stretto i quali invece sono indirizzati agli addetti ai lavori su riviste specializzate (che non trovi in edicola).

C'è molta differenza tra un articolo scientifico ed un articolo divulgativo indirizzato al (relativo) grande pubblico pur se rigoroso. Ripeto: sono due cose diverse come una conferenza pubblica ed una lezione universitaria, pur se tenute dalla stessa persona su argomenti simili.

E' come confrontare un test strumentale di note riviste con una certificazione di qualità TÜV.

Donato.


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doduz ha scritto:
Marco.Guidi ha scritto:
mi toglierò lo sfizio però di scrivere alla redazione di coelum & company chiedendogli se si ritengono parte di una rivista scientifica o meno

S&T, Coelum, Nuovo Orione, Le Stelle, l'Astronomia ecc. (ma esistono ancora tutte?) sono riviste di divulgazione/cultura astronomica che non ospitano articoli scientifici in senso stretto i quali invece sono indirizzati agli addetti ai lavori su riviste specializzate (che non trovi in edicola).

C'è molta differenza tra un articolo scientifico ed un articolo divulgativo indirizzato al (relativo) grande pubblico pur se rigoroso. Ripeto: sono due cose diverse come una conferenza pubblica ed una lezione universitaria, pur se tenute dalla stessa persona su argomenti simili.

E' come confrontare un test strumentale di note riviste con una certificazione di qualità TÜV.

Donato.


tu credi che le riviste citate pubblichino articoli tipo la scoperta di una supernova a casaccio o credi che prima verifichino la fonte in precedenza,stiamo facendo un polemica sterile assurda e senza senso.
so perfettamente e capisco alla lettera ciò che hai scritto tu e qualcun altro,ho solo affermato che ESSENDO riviste che trattano l'astronimia che è una scienza a mio avviso rientrano nelle riviste ''scientifiche''nel senso letterario del termine.
se si divulga l'astronomia si divulga una scienza ,siamo d'accordo tutti su questo spero.
mi auguro di essermi spiegato.
ciao
Marco

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Iscritto il: sabato 23 giugno 2007, 12:51
Messaggi: 1788
Località: Ginevra
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ragazzi, noto che la discussione prende una piega interessante, nonostante numerosi OT.
Volevo dire, sostenendo l'idea che più di qualcuno ha espresso, che un articolo o pubblicazione scientifica sono supportati da lavoro di ricerca a monte, cosa che sicuramente, il più delle volte, non accompagna il nostro hobby, non sempre.
Ad esempio, marco, dici di saper stimare il seeing, ma sai cosa c'è alla base della turbolenza? Sai cos'è un fenomeno turbolento? Spostando un attimino l'asse, hai ripreso la tempesta su Saturno e la tua, la mia, le nostre immagini possono essere sottoposte a misurazioni, ma, e dico ma, hai, abbiamo effettuato degli studi per capire come evolverà la tempesta su Saturno, perchè si è generata, quale è la fisica che sta alla base del fenomeno, se potevamo predirlo o perchè si è verificato?
Perdonatemi, ma quelle che compriamo in edicola non sono riviste scientifiche, sono solo divulgative, gli articoli o pubblicazioni scientifici sono altri, ripeto, supportati da tanta ricerca a monte.
Tempo fa, ad esempio, trovai in rete una tesi di laurea di uno studente di astronomia, che aveva trattato come la turbolenza atmosferica incide sull'imaging in alta risoluzione, alias seeing, con tanto di discussione e modellizzazione equazionistica della fenomenologia fisica del problema in questione, lì si parla di scienza, non nel caso del nostro hobby.
Nulla di personale marco :wink: , ma soprattutto per i neofiti, certe cose è bene che vengano chiarite, un astrofilo, etimologicamente parlando, non è un astronomo e non fa scienza, nonostante possa dare un infinitesimo contributo alla comunità scientifica.
Detto questo, visto che si è iniziato a discutere del seeing come parametro in base al quale decidere come campionare, mi sapreste dire come si misura praticamente il seeing stesso in secondi d'arco? Scusate la domanda forse banale, ma vorrei qualche vostra risposta, dato che avete molta più esperienza di me e dato che una misurazione del genere è sicuramente più oggettiva e scientifica :D

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...fui matteom29


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