a parità di diametro un rifrattore non essendo ostruito produrrà immagini generalmente migliori rispetto agli altri schemi ottici,in particolare rispetto agli schemi che richiedono supporti al secondario che generano baffi di rifrazione attorno agli oggetti molto luminosi che , a mio parere, sono odiosi.
altri vantaggi sono nella praticità del sistema che generalmente non necessità di collimazione o lunghi tempi per andare in temperatura.
i rifrattori apocromatici poi hanno il vantaggio di risultare ben corretti anche a rapporti focali bassi rendendoli particolarmente pratici nell'utilizzo.
i newton sono in assoluto i telescopi con il miglior rapporto qualità\prezzo, ma non sono certo privi di difetti, aldilà della qualità dell'immagine alla quale si può supplire con generosi diametri sono ingombranti , necessitano di una certa attenzione nella collimazione e acclimatamento,e se posizionati su una montatura equatoriale diventano scomodissimi semprechè tu non sia un contorsionista ,di fatto sono particolarmente diffusi in configurazione altazimutale, tipo quella che hai scelto.
questo spiega il successo degli schemi catadiotrici tipo smith cassegrain o simili, consentono diametri dignitosi a prezzi accettabili con un sistema relativamente compatto a fuoco posteriore, ma attenzione , nonè tutt'oro ciò che luccica, le lastre correttrici si appannano facilmente, sono molto lenti ad'andare in temperatura e lo specchio primario può dare problemi legati alla sua mobilità, inoltre hanno generalmente ostruzioni rilevanti.
in sostanza avrai capito che non si può dire cosa sia meglio o peggio, dipende sopratutto dalle tue aspettative,da quello che ci vuoi fare e dalle tue tasche di fatto la gran parte degli astrofili posseggono un parco strumenti che comprende gli uni e gli altri.......
