Fractal ha scritto:
e il limite ultimo ed invalicabile credo sia una risoluzione pari alla lunghezza di Plank...(ho detto una boiata?

)
hehe, conta che la lunghezza di plank è una misura lineare, si esprime in metri, mentre la risoluzione usiamo definirla in gradi anche se è esistono altre unità come "linee per millimetro", in questo caso si parlerebbe di risoluzione lineare.
Tuttavia teoricamente potrebbe essere così, ma praticamente il limite è posto ben prima, hai idea del diametro che ci vorrebbe ?

Non si usano più sistemi semplicemente ottici ma appositi rivelatori quando andiamo nell'ultrapiccolo.
Fractal ha scritto:
perchè entra in gioco il discorso del trasferimento di contrasto e della maggiore profondità in termini di mag limite raggiungibile.
Beh io ho parlato solo di trasferimenti di contrasto, la magnitudine limite raggiungibile dipende sia dal diametro del telescopio ma ancora di più dall'ingrandimento.
Un 10cm a 100x vede stelle di magnitudine limite più alta che non un 15cm a 50x. Anche qui ci sono tutta una serie di considerazioni.
Fractal ha scritto:
insomma, come gia detto da Ivan, potere risolvente e raccolta di luce sono dati dalla stessa variabile (diametro dell'obiettivo) e sono "trimmerati" dalla stessa altra variabile (fattore di ingrandimento), ma non vanno proprio a braccetto, perchè se la risoluzione è limitata dall'atmosfera, la capacità di raccogliere luce no (traferimento di contrasto). Inoltre sono inversamente proporzionali, nel senso che più sfrutto la risoluzione, più scende la bontà del traferimento di contrasto..
Non dire, per favore, come ha già detto Ivan, io non ho detto questo...
Confondi luce raccolta con trasferimento di contrasto, mentre la luce raccolta è solo un indice qualitativo che dice grossomodo quanta luce andiamo a raccogliere, il trasferimento di contrasto è un parametro molto importante in grado di descrivere un sistema ottico, tenendo persino conto di aberrazioni varie ed ostruzione. Il trasferimento di contrasto si può leggere attraverso grafici come la CTF o la MTF.
Facciamo un esempio, immaginiamo un pianeta totalmente bianco con una semplice macchia nera al centro. Il contrasto originale (cioè quello che misuriamo sul pianeta) si può approssimare al 100% poichè la differenza fra nero e bianco è molto netta.
Il telescopio si occupa di trasferire questo contrasto, ma come tutti i sistemi non ideali non può trasferire il 100%, mettiamo che ne trasferisca quindi l'80%.
Questo significa che all'oculare non vedrai più una macchia nera su sfondo bianco ma una grigia su sfondo bianco, ora la differenza fra i due colori è meno netta a causa di quella perdita del 20%.
Non è poi vero che sono inversamente proporzionali risoluzione e trasferimento di contrasto, anzi in un certo senso sono proporzionali, poichè se non ingrandiamo a sufficienza i dettagli più piccoli non si vedono e allo stesso tempo quella che appare ora come una macchia magari ingrandendo mostra sfumature che prima non riuscivamo ad apprezzare.
ciao