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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 12 gennaio 2011, 14:12 
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Fractal ha scritto:
e il limite ultimo ed invalicabile credo sia una risoluzione pari alla lunghezza di Plank...(ho detto una boiata? :) )

hehe, conta che la lunghezza di plank è una misura lineare, si esprime in metri, mentre la risoluzione usiamo definirla in gradi anche se è esistono altre unità come "linee per millimetro", in questo caso si parlerebbe di risoluzione lineare.
Tuttavia teoricamente potrebbe essere così, ma praticamente il limite è posto ben prima, hai idea del diametro che ci vorrebbe ? :D Non si usano più sistemi semplicemente ottici ma appositi rivelatori quando andiamo nell'ultrapiccolo.

Fractal ha scritto:

perchè entra in gioco il discorso del trasferimento di contrasto e della maggiore profondità in termini di mag limite raggiungibile.

Beh io ho parlato solo di trasferimenti di contrasto, la magnitudine limite raggiungibile dipende sia dal diametro del telescopio ma ancora di più dall'ingrandimento.
Un 10cm a 100x vede stelle di magnitudine limite più alta che non un 15cm a 50x. Anche qui ci sono tutta una serie di considerazioni.

Fractal ha scritto:

insomma, come gia detto da Ivan, potere risolvente e raccolta di luce sono dati dalla stessa variabile (diametro dell'obiettivo) e sono "trimmerati" dalla stessa altra variabile (fattore di ingrandimento), ma non vanno proprio a braccetto, perchè se la risoluzione è limitata dall'atmosfera, la capacità di raccogliere luce no (traferimento di contrasto). Inoltre sono inversamente proporzionali, nel senso che più sfrutto la risoluzione, più scende la bontà del traferimento di contrasto..

Non dire, per favore, come ha già detto Ivan, io non ho detto questo... :mrgreen:
Confondi luce raccolta con trasferimento di contrasto, mentre la luce raccolta è solo un indice qualitativo che dice grossomodo quanta luce andiamo a raccogliere, il trasferimento di contrasto è un parametro molto importante in grado di descrivere un sistema ottico, tenendo persino conto di aberrazioni varie ed ostruzione. Il trasferimento di contrasto si può leggere attraverso grafici come la CTF o la MTF.

Facciamo un esempio, immaginiamo un pianeta totalmente bianco con una semplice macchia nera al centro. Il contrasto originale (cioè quello che misuriamo sul pianeta) si può approssimare al 100% poichè la differenza fra nero e bianco è molto netta.
Il telescopio si occupa di trasferire questo contrasto, ma come tutti i sistemi non ideali non può trasferire il 100%, mettiamo che ne trasferisca quindi l'80%.
Questo significa che all'oculare non vedrai più una macchia nera su sfondo bianco ma una grigia su sfondo bianco, ora la differenza fra i due colori è meno netta a causa di quella perdita del 20%.

Non è poi vero che sono inversamente proporzionali risoluzione e trasferimento di contrasto, anzi in un certo senso sono proporzionali, poichè se non ingrandiamo a sufficienza i dettagli più piccoli non si vedono e allo stesso tempo quella che appare ora come una macchia magari ingrandendo mostra sfumature che prima non riuscivamo ad apprezzare.

ciao

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

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MessaggioInviato: mercoledì 12 gennaio 2011, 16:13 
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:mrgreen: scusa Ivan :mrgreen:
ti ho riportato con troppa leggerezza, infatti hai detto:
ivan86 ha scritto:
Però la capacità di leggere sfumature ed il potere risolvente non vanno di pari passo

forse sono ingrandimento e luminosità ad essere inversamente proporzionali.
confondevo il trasferimento di contrasto col fatto che più i dettagli sono luminosi e più sono contrastati tra loro quindi più leggibili..ma mi sa che non ancora capisco bene... :roll:

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MessaggioInviato: mercoledì 12 gennaio 2011, 18:51 
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Con quel "non vanno di pari passo" volevo semplicemente dare una spiegazione al perchè due telescopi di diametro diverso e allo stesso ingrandimento tale da non sfruttare il loro potere risolvente, potessero dare immagini diverse.

In pratica anche se l'ingrandimento non è tale da evidenziare il vantaggio del potere risolvente del diametro più grande (stiamo facendo un confronto fra due diametri diversi), esiste comunque il trasferimento di contrasto che invece può evidenziare il vantaggio del diametro più grande.

Se andasserò di "pari passo" sia il potere risolvente che l'ingrandimento non arriveremmo mai ad accorgerci del vantaggio dell'apertura superiore, almeno fino a quando non si sfrutta il suo potere risolvente.

In realtà, ripetendo, il vantaggio dell'apertura superiore esiste pur non sfruttando appieno il suo potere risolvente, poichè anche se gli ingrandimenti sono "bassi" e quindi si pareggia la sfida sul potere risolvente, rimane quella del trasferimento di contrasto che non si pareggia.

"Il pari passo che non c'è" (quello che dicevo all'inizio) sarebbe quindi la situazione per la quale il pareggio arriva sia sul potere risolvente che sul trasferimento di contrasto (che ripeto, almeno di non rimanere davvero molto bassi con gli ingrandimenti, non esiste).

So che è confusionale ma non è semplice da spiegare.

ciao

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Fractal ha scritto:
confondevo il trasferimento di contrasto col fatto che più i dettagli sono luminosi e più sono contrastati tra loro quindi più leggibili..ma mi sa che non ancora capisco bene... :roll:


Luce raccolta e trasferimento di contrasto sono sicuramente correlati, essendo la luce l'unica e sola informazione per i nostri occhi.
Ma mentre la luce raccolta è solo una quantità, intuitivamente puoi vederla come un barattolo di pittura dove la pittura è la luce che hai raccolto ed confezionato, il trasferimento di contrasto è la capacità che hai di disegnare con quella pittura e rendere il più possibile realistico il disegno che andrai a fare.

Ovvio quindi che per fare il disegno hai bisogno sia di tanta pittura (tanta luce) ma devi anche saper disegnare e la tua bravura è valutata in base a quanto fedele alla realtà sarà il tuo disegno (trasferimento di contrasto).

Il trasferimento di contrasto quindi oltre che dalla luce (pittura) dipende da come la usi, più il controllo sulle aberrazioni ottiche è migliore e meglio userai questa pittura.

Spero che con questo esempio sia chiara la differenza e la correlazione.

ciao

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MessaggioInviato: mercoledì 12 gennaio 2011, 21:23 
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Cristallino Ivan, ora è tutto chiaro.
Se ho capito bene, essendo il trasferimento di contrasto un indice che può descrivere la qualità complessiva di un sistema ottico, si potrebbe avere anche il caso di due ottiche identiche, sotto un cielo identico e con lo stesso osservatore, agli stessi X, in cui però in una si vede meglio che nell'altra per via di una migliore cura costruttiva.

Tornando in topic, e considerando che il diametro dell'obiettivo è una variabile importante nella definizione di questo indice, ecco perchè in due tele di diverso diametro ma agli stessi X, in quello più grande leggerò meglio la risoluzione, che cmq resta uguale, perchè a parità di qualità ottica, il più grande avrà un indice maggiore di trasferimento di contrasto.

Ciao!

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