Fractal ha scritto:
probabilmente volevi dire che "al di sopra" di quel valore di PU non si sfrutta più il potere risolvente dello strumento..perchè più salgo con i X più la PU diventa piccola)
Si, grazie di avermelo segnalato, ho corretto.
Fractal ha scritto:
Ma quindi il limite di X verso l'alto da cosa è dato? dal limite di caduta di luce per la percezione dei dettagli?
Prova a focalizzare l'attenzione di cosa significa a livello pratico ingrandire, cambiare oculare con uno di focale più corta, giusto ?
Ma lo specchio nel caso dei newton o la lente nel caso dei rifrattori ha modo di sapere che oculari andrai ad utilizzare ? immagino proprio di no.
Questo dovrebbe farci capire che l'immagine all'oculare è sempre rovinata in modo uguale, cambia solo la scala a cui la osserviamo.
Fin quando l'immagine non è troppo ingrandita certi difetti non li vediamo e quindi ci piace ed osserviamo, se ingrandiamo troppo invece notiamo i difetti, l'immagine non ci piace e quindi teniamo basso l'ingrandimento.
Quindi il limite d'ingrandimento è una nostra scelta, un compromesso fra il vedere il più grande possibile ed allo stesso tempo non vedere troppi difetti.Esistono degli indici qualitativi come quello di roll-off che indicano questi aspetti (ma di cui non è possibile parlare ora).
Quindi invece di parlare di limite di ingrandimenti sarebbe meglio parlare di cosa crea difetti all'immagine.
Ci sono molti fattori, dalle conosciutissime aberrazioni ottiche agli errori introdotti dal seeing.
Ovviamente ci sono alcuni aspetti qualitativi, l'immagine potrebbe essere perfetta ma semplicemente troppo scura, o la pupilla d'uscita è troppo piccola che rende fastidiosa l'osservazione e riempe il campo "di mosche".
Fractal ha scritto:
le regole empiriche dicono 1,5 il diametro per i newton, 2 per gli sc e 3 per gli apo...
perchè messa cosi, ovvero che raggiunto il limite di dawes "comincio" a sfruttare il potere risolvente, sembrerebbe che posso andare avanti all'infinito con i X...è ovviamente non è cosi..dopo un pò vedrei buio..
E' molto difficile sfruttare tutto il potere risolvente di una grossa apertura, i difetti che ti ho accennato prima non lo permettono. Quindi gli X non si alzano all'infinito, si alzano quanto bastano.
Se poi gli X sono sufficienti ad utilizzare tutto il potere risolvente bene, se non lo sono amen.
Chi ha un 60cm non sfrutta praticamente mai tutto il potere risolvente dello strumento, in questo senso quindi si sotto-utilizza, ma c'è anche il discorso del trasferimento di contrasto, quello che ti ho fatto prima e questo invece conta.
Fractal ha scritto:
e rende giustizia anche della differenza delle immagini fra due binocoli di pari ingrandimento ma di diverso diametro utilizzati in osservazione naturalistica? perchè anche qui, a parità di ingrandimenti lo strumento con diametro maggiore sembra restituire immagini più dettagliate..
I binocolo per costruzione spesso non hanno ingrandimenti sufficienti a sfruttare il potere risolvente che l'obiettivo permetterebbe. Tuttavia sono progetti molto esasperati (doppietti e rapporti focali spinti) ed i bassi ingrandimenti quindi aiutano a nascondere quei difetti che ti dicevo.
La differenza di qualità d'immagine fra binocoli diversi è imputabile alla qualità ottica cioè il controllo sulle aberrazioni, quindi il trasferimento di contrasto.
A pari ingrandimento in un binocolo un diametro maggiore non può mostrare dettagli più fini (non si sfrutta il potere risolvente) ma arricchisce la scena di sfumature e colori più accesi, i dettagli in poche parole sono semplicemente meglio visibili e tutta l'immagine è più luminosa.
ciao