Paradossalmente (per un motivo un po' lungo che spiegherò) una delle possibilità di vedere falsi colori può dipendere proprio da una ridotta abilità di distinguere i colori in piena luce, e in condizioni mesopiche. Cioè che vede i colori male in piena luce poi li inventa più facilmente al buio.
Cambio argomento. Guardiamo questo esempio. Si tratta di M42 vista da un cielo buio (a sinistra) e da uno inquinato (a destra):
http://img716.imageshack.us/i/orionsket ... tlandt.jpgUploaded with
ImageShack.ushttp://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... t/all/vc/1Sono quasi sicuro che questo esempio verrebbe interpretato dai sostenitori della visione reale dei colori come una prova che i colori si vedono. Invece è casomai una prova del contrario. Non solo: coincide perfettam,ente con i risultati sperimentali di Pokorny che ho citato in altro thread.
Vediamo alcuni elementi:
Il colore rosso viene visto "solo" da un cielo buio. Qualcuno direbbe che "i colori si vedono solo da cieli bui". Da un cielo inquinato i colori non si vedono.
Tuttavia le parti colorate di rosso corrispondono a magnitudini superficiali della nebulosa oltre 22. 100 volte più deboli della soglia di percezione dei colori. E'' vero che non tutti hanno la stessa sensibilità, ma sarebbe come dire che qualcuno vede stelle di magnitudine 11 dove la media è 6. O che qualcuno corre i cento metri in 0.2 secondi dove la media delle persone normali è 20 secondi. Non sta in piedi.
D'altra parte, uno dei risultati dello studio che ho citato, è che alcuni soggetti vedono campioni di colore grigio e verde virare al rosso ai livelli di illuminazione più bassi, poco prima che diventino invisibili (i campioni di colore rosso erano neri, cioè invisibili, da un pezzo).
Quindi abbiamo una teoria che dice che alcune persone vedo come rosso le luci più basse (un motivo per questo pè anche spiegabile). Questa teoria è perfettamente consistente con questo esempio.
Poi va anche detto che quelle zone, nel caso si isolasse l'emissione Halfa, non sono nemmeno lontanamente visibili (non sono visibili in Halfa nemmeno molte delle parti disegnate in bianco).
Infine c'è anche da chiedersi come mai zone più centrali di M42, altrettanto se non più richhe di Halfa, sono viste bianche nonostante siano più luminose.
Qualcuno dirà che "in questo caso è evidente che la persona non vede i colori realmente, ma che in altri casi osservatori esperti sono certi di vederli".
Già, ma che pensare se poi questi osservatori riportano la visione di toni di rosso nelle stesse zone, oppure in nebulose altrettanto deboli come la Velo?
Riporto un passo dell'intervista i Salvatore Albano a Franco Bertucci:
Cita:
S: le persone che percepiscono queste tonalità, sono accomunate da una stessa sensazione (vedono ad esempio lo stesso tipo di rossore) o qualcosa di diverso ?
F: il rossore è rossore; nessuno mi ha mai fatto capire qualcosa di diverso … Ma ti dirò di più: ci sono delle persone, che riescono a “chiudere” la parte esterna della M42, e il colore non lo percepiscono nella parte centrale (del Trapezio), ma nelle parti periferiche.
S: anche tu percepisci queste tonalità nelle regioni periferiche di questa magnifica nebulosa?
F: direi di si …
A me sembra evidente che Bertucci stia descrivendo una visione di M42 con il rosso nelle parti periferiche proprio del tipo delle figure che ho indicato (che anche lui dichiara di vedere).
Qua siamo di fronte alla non logica conclusione che il colore è reale nonostante non sia nelle stesse posizioni riportate da altri osservatori (oltre che essere nelle parti più deboli).
Questo argomentare non è molto diverso dal dire che l'arancione dell'auto è reale perchè l'auto ha dei colori (diversi) in una foto. L'esempio dell'auto arancione serve a rendere evidente l'errore logico (non serve a sbeffeggiare nessuno).