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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 19:01 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
fabio_bocci ha scritto:
Perchè con strumenti da 10" nessuno dice di vedere i colori?


la tua possibilità che ci sia una influenza psicologica non è da scartare, tuttavia esiste anche un'altra spiegazione, brillanza superficiale e trasferimento del contrasto.

E' stato detto più volte che la brillanza superficiale di un oggetto esteso al telescopio non può aumentare, ma può tuttavia diminuire, in particolare è sempre minore di quella originale, quindi è sempre una PERDITA.

Il diametro maggiore a pari ingrandimento PERDE meno questa brillanza che quindi si avvicina di più a quella reale, la MTF superiore inoltre (trasferimento di contrasto) permette di mostrare meglio le varie sfumature.

Abbiamo visto casi in cui la diverse gradazioni di grigio (sfumature) hanno un ruolo molto importante, inoltre la brillanza a pari ingrandimento su un diametro più grosso è più vicina a quella originale ed allo stesso tempo da una pupilla d'uscita maggiore.

Pupilla d'uscita maggiore significa un flusso maggiore di fotoni che entrano nella retina, il flusso dipende infatti dall'area esposta, da non confondere con l'intensità che invece è il numero di fotoni che si susseguono.

ciao

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

Binocolo Nikon EDG 8x42, Canon 10x30 IS


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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 19:16 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se per la pupilla d'uscita maggiore entra un flusso maggiore di fotoni e l'ingrandimento è il medesimo si deve avere per forza un flusso maggiore di fotoni nell'immagine che si forma sulla retina e quindi una intensità luminosa maggiore. Se l'intensità sulla retina invece è la medesima il flusso deve cadere su una superficie maggiore e quindi si deve avere per forza un ingrandimento maggiore.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 20:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9617
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Nell'interessante test proposto da Mauro credo che buona parte della responsabilità
dei risultati negativi sia dovuta - fra le altre cose - anche dalla luce ambiente che
rischiara la stanza dov'è posizionato il monitor del computer. Differenze di temperatura
colore della luce ambientale incidono con buona percentuale sulla dominante dei colori
nella percezione visiva condizionando la visualizzazione stessa dei colori percepita dai
nostri occhi.
Cari saluti,

Danilo Pivato

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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 20:57 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
fabio_bocci ha scritto:
Se l'intensità sulla retina invece è la medesima il flusso deve cadere su una superficie maggiore e quindi si deve avere per forza un ingrandimento maggiore.

un ingrandimento maggiore per il diametro maggiore... ho capito bene ?

Comunque si, quello che dici mi sembra corretto se per intensità sulla retina intendi la brillanza superficiale.

In pratica il diametro più grosso a pari ingrandimento oltre ad avere una pupilla d'uscita maggiore porta sulla retina una immagine di brillanza superficiale superiore.
Se la brillanza superficiale dell'immagine che arriva alla retina invece è le stessa per due differenti diametri, allora quello più grosso sta ingrandendo di più ed aggiungo: se anche le perdite per entrambi i telescopi fossero le stesse, allora il diametro più grosso dovrebbe ingrandire abbastanza da creare una pupilla d'uscita piccola tanto quanto quella che è nel diametro più piccolo.

Mi premeva invece distinguere flusso di fotoni da intensità dei fotoni (non intensità dell'immagine), cambiare l'intensità dei fotoni non è possibile se non elettronicamente, vedi visori notturni ed amplificatori di vario genere.

E' in pratica la differenza che passa fra l'unita di misura "candela" da quella "lumen", dove il flusso la cui unità di misura è il lumen, non è altro che l'intensità (candela) per un angolo solido, ovvero una superficie affacciata.

Questo è un altro modo per capire come mai il flusso di fotoni cambia, nonostante l'intensità della sorgente (es. nebulosa) no.
E questa visione secondo me aiuta ad intuire il perchè l'immagine di un oggetto esteso al telescopio è sempre più "scura" di quella ad occhio nudo.

Spero di non aver detto ca..ate, sono parecchio stanco.

ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 20:59 
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ho fatto 4, tutti gli errori nella zona del viola: sarà il monitor?

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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: domenica 9 gennaio 2011, 22:38 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per Ivan86. Quello che ho riportato nell'ultimo post non però è il mio pensiero, ma quella che mi sembra che sia la conseguenza del discorso sulla diversa pupilla d'uscita di strumenti diversi in relazione al medesimo soggetto. Credo che sia un approccio forse fuorviante, ma bisogna rifletterci un poco.

Per il test sui colori sono convinto che per avere un risultato corretto si debba essere sicuri della perfetta rispondenza dei fosfori o dei led o di ciò che emette la luce del monitor con lo spettro dei colori reali. Io in alcune zone vicino al bordo non vedo differenze, ma non so se dipende dalla taratura del monitor o dai miei occhi.

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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2011, 20:25 
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Iscritto il: martedì 27 novembre 2007, 20:31
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Località: lecce
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io ho fatto 36..

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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2011, 20:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Allora butta il telescopio, non vedrai mai i colori giusti come il sottoscritto !!! :lol:

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2011, 21:12 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Paradossalmente (per un motivo un po' lungo che spiegherò) una delle possibilità di vedere falsi colori può dipendere proprio da una ridotta abilità di distinguere i colori in piena luce, e in condizioni mesopiche. Cioè che vede i colori male in piena luce poi li inventa più facilmente al buio.

Cambio argomento. Guardiamo questo esempio. Si tratta di M42 vista da un cielo buio (a sinistra) e da uno inquinato (a destra):
http://img716.imageshack.us/i/orionsket ... tlandt.jpg
Uploaded with ImageShack.us
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... t/all/vc/1

Sono quasi sicuro che questo esempio verrebbe interpretato dai sostenitori della visione reale dei colori come una prova che i colori si vedono. Invece è casomai una prova del contrario. Non solo: coincide perfettam,ente con i risultati sperimentali di Pokorny che ho citato in altro thread.

Vediamo alcuni elementi:
Il colore rosso viene visto "solo" da un cielo buio. Qualcuno direbbe che "i colori si vedono solo da cieli bui". Da un cielo inquinato i colori non si vedono.
Tuttavia le parti colorate di rosso corrispondono a magnitudini superficiali della nebulosa oltre 22. 100 volte più deboli della soglia di percezione dei colori. E'' vero che non tutti hanno la stessa sensibilità, ma sarebbe come dire che qualcuno vede stelle di magnitudine 11 dove la media è 6. O che qualcuno corre i cento metri in 0.2 secondi dove la media delle persone normali è 20 secondi. Non sta in piedi.
D'altra parte, uno dei risultati dello studio che ho citato, è che alcuni soggetti vedono campioni di colore grigio e verde virare al rosso ai livelli di illuminazione più bassi, poco prima che diventino invisibili (i campioni di colore rosso erano neri, cioè invisibili, da un pezzo).
Quindi abbiamo una teoria che dice che alcune persone vedo come rosso le luci più basse (un motivo per questo pè anche spiegabile). Questa teoria è perfettamente consistente con questo esempio.
Poi va anche detto che quelle zone, nel caso si isolasse l'emissione Halfa, non sono nemmeno lontanamente visibili (non sono visibili in Halfa nemmeno molte delle parti disegnate in bianco).
Infine c'è anche da chiedersi come mai zone più centrali di M42, altrettanto se non più richhe di Halfa, sono viste bianche nonostante siano più luminose.

Qualcuno dirà che "in questo caso è evidente che la persona non vede i colori realmente, ma che in altri casi osservatori esperti sono certi di vederli".
Già, ma che pensare se poi questi osservatori riportano la visione di toni di rosso nelle stesse zone, oppure in nebulose altrettanto deboli come la Velo?
Riporto un passo dell'intervista i Salvatore Albano a Franco Bertucci:

Cita:
S: le persone che percepiscono queste tonalità, sono accomunate da una stessa sensazione (vedono ad esempio lo stesso tipo di rossore) o qualcosa di diverso ?
F: il rossore è rossore; nessuno mi ha mai fatto capire qualcosa di diverso … Ma ti dirò di più: ci sono delle persone, che riescono a “chiudere” la parte esterna della M42, e il colore non lo percepiscono nella parte centrale (del Trapezio), ma nelle parti periferiche.
S: anche tu percepisci queste tonalità nelle regioni periferiche di questa magnifica nebulosa?
F: direi di si …


A me sembra evidente che Bertucci stia descrivendo una visione di M42 con il rosso nelle parti periferiche proprio del tipo delle figure che ho indicato (che anche lui dichiara di vedere).
Qua siamo di fronte alla non logica conclusione che il colore è reale nonostante non sia nelle stesse posizioni riportate da altri osservatori (oltre che essere nelle parti più deboli).
Questo argomentare non è molto diverso dal dire che l'arancione dell'auto è reale perchè l'auto ha dei colori (diversi) in una foto. L'esempio dell'auto arancione serve a rendere evidente l'errore logico (non serve a sbeffeggiare nessuno).


Ultima modifica di Angelo Cutolo il mercoledì 12 gennaio 2011, 15:22, modificato 1 volta in totale.
Sistemata immagine con il suo link


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 Oggetto del messaggio: Re: E' reale?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2011, 23:45 
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king ha scritto:
Allora butta il telescopio, non vedrai mai i colori giusti come il sottoscritto !!! :lol:

Cieli sereni !

Alessandro Re


Quelli giusti forse no, ma basta che si vedano :mrgreen:

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