Come ben tutti sanno, non sono un esperto e tutto ciò che scrivo spero venga preso con la dovuta cautela.
A parte alcune cognizioni tecniche, mi affido molto alle mie sensazioni ed emozioni. Mi scuso quindi per il linguaggio inadeguato e grossolano.
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Allegato:
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Finalmente ieri sera dopo un paio di settimane in cui nuvole pioggia non hanno dato tregua, il cielo ( grazie al cielo ) pare aprirsi verso le ventuno.
Il tempo a disposizione per fare qualche prova è veramente esiguo; avrò appena un'oretta e mezza per imbastire un test piuttosto complesso per le mie modeste capacità e impari: il BA6 da 100 mm ( che ho usato quasi esclusivamente a 30X ) e il nuovo arrivato in casa Stefanov: il Miyauchi 20X 30X 77.
Per non togliere troppo tempo al sonno rinfrescante che prelude ad una nottata lavorativa, cerco di razionalizzare l'osservazione.
All'inizio pensavo di provare il solo Miyauchi ma poi mi sono lasciato prendere la mano.
Osservo dall'angolo del balcone di casa ( 120 cm X 120 cm ) e ho a disposizione uno spazio di cielo verso sud delimitato da due palazzi.
Qualsiasi astro mi percorre questa gola in circa due ora e mezza ( a volte anche più ). E' abbastanza per le mie osservazioni e per trovare serenità nell'animo dopo giornate turbolenti.
Decido di cominciare con l'oggetto più complesso ( credo ) per le osservazioni binoculari: Giove.
Me lo ritrovo proprio verso le h 9:00 a metà del mio percorso. Piazzo il Miyauchi a 20X manfrottato su una 501. Il tutto è graniticamente saldo. Punto l'astro, miro....colpito.
Giove mi appare con i suoi satelliti in perfetta forma. La messa a fuoco è fluida e il pianeta appare ben tondo nella sua tipica forma. I satelliti sono posti in diagonale con uno in basso e si intravede una banda superiore.
Nonostante il disco sia ben delineato, si nota un leggero alone verde nella parte inferiore. La visione è comunque godibilissima.
Passo ai 30X. Monto gli oculari e cerco di mettere a fuoco. Non ci riesco.
A fine corsa le stelle appaiono sfuocate ( devo dire che a fine corsa e con entrambi gli oculari, la ghiera che permette la messa fuoco continua girare. Non so se è un inconveniente tecnico o un vantaggio tecnico ) entro nel panico. Dopo un pochino mi rendo conto che non avevo inserito gli oculari correttamente in modo da poter pescare il fuoco per bene.
Ripunto il pianeta e l'aberrazione cromatica sempre rimane sempre lì ma senza per questo disturbare l'osservazione.
Certo se dovessi cercare l'alta risoluzione dovrei smontare il tutto e piazzarci il MAK ma trovo ugualmente piacevole questo passeggiare per le stelle incontrando i pianeti lungo la via.
Smetto di passeggiare e decido di provare il BA6 sempre su Giove e a 30X.
Il BA6 è decisamente imponente in confronto al piccolo Miya. e si ha veramente l'impressione di aver a che fare con uno strumento importante.
Sul gigantesco pianeta, il BA6 si comporta in maniera molto similare al Miyauchi; non noto particolari differenze riguardo la sfericità dell'astro e così le aberrazioni ( seppur non particolarmente pronunciate ) sono ugualmente presenti: sul verde con l'oculare DX e tendente a l viola col SX.
Le prestazioni sono comunque superiori ( nel planetario ) a quelle del 25X100 dritto.
Francamente rimango un po' deluso.......mi aspettavo qualcosa di più dal piccolo Miya. e riconosco di essermi avvicinato a questo test con uno spirito un po' di parte dopo aver quasi ripudiato il proprio primogenito.
Le prestazioni dei due strumenti su Giove e i suoi satelliti sembrerebbero sovrapporsi.....è vero sì, ma solo se mantengo l'immagine al centro e non mi preoccupo di ciò che accade alla periferia del campo d'osservazione......
fine prima parte.
Pausa pranzo.
