stevedet ha scritto:
Tirando le somme, col binocolo nello zaino e 3,5/4 kg di stativo appoggiati ad una spalla, a me pare che qualsiasi persona adulta che non soffra di particolari problemi fisici, possa tranquillamente coprire delle discrete distanze a piedi, per portarsi da casa all'auto e dall'auto al luogo di osservazione, se quello è il problema.
Per quanto riguarda la questione dei pesi, ribadirei che il tutto è relativo alla capacità dell'agente. Dovrebbe essere ovvio ma a quanto pare se ne discute ancora.
C'è chi ha problemi perché porta gli occhiali, chi è astigmatico, chi ha una distanza interpupillare corta, chi ha il naso troppo aquilino, chi a patata e chi come il sottoscritto ha problemi nella
"gestione" dei pesi.
Per dare un'idea, chi è sofferente di paramiotonia ( che interessa tutta la muscolatura volontaria ), può passare da uno stato di normalità apparente ( in cui non è evidente un fenomeno miotonico ) a una situazione in cui non può tenere in mano neanche una sigaretta o la stringe a tal punto da stritolarla.
[Di questo, come sapete non ho problemi a parlarne e a render informate le persone che mi stanno intorno per ovvie ragioni e anche nel caso possa tornar utile a qualcun'altro.]
Se alzare un sacco di patate da sei chili in normali situazioni non dovrebbe essere un problema ( e quindi incollarsi uno strumento messo in uno zaino ), la gestione dello stesso strumento da sei chili richiede molta più forza muscolare.
Già per mettere in stazione un 25X100 sono richiesti il PERFETTO controllo dei muscoli del braccio, avambraccio, deltoide, trapezio etc etc e in più una salda presa sulla barra centrale. Il tutto deve essere fatto con un solo arto perché l'altra mano si preoccupa di guidare i movimenti, stringere pomelli e quant'altro.
Questo richiede controllo e tensione muscolare di più di quanto ne richiederebbe un sacco di patate da dieci chili ( mi sembra di capire che tra binofili vi sia anche qualche medico che potrà smentire o no quello che sto dicendo ); un binocolo o un telescopio sono strumenti delicati e al primo urto si potrebbero rovinare vernice, lenti......
Da quando è cominciata questa passione, ho sbomballato sto mondo e pure l'altro mondo sulla questione "pesi".
Quando scrivevo che trovavo pesante la EQ3.2 c'è chi mi rispondeva che lui era abituato a fare passeggiate per valli e montagne con una losmandy e un C11

portando il tutto sulla testa come uno sherpa

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Io così ho risolto:
1) quando ho un buon cielo ma il fisico dice nisba, semplicemente mi metto l'anima in pace e non osservo.
2) quando il cielo promette e io pure, mi monto fuori sul balcone la EQ3.2 e poi ci piazzo il MAK con lo zoom della Baader. Pezzo per pezzo e in dieci minuti sono a posto e al minimo sforzo.
3) se la Luna è bella e pure io sono bello ( il mio tono muscolare non rompe gli zebedei )

al minimo sforzo ci piazzo pure la torretta.
4) Se voglio Luna e stelle in tutto relax e io sono sempre bello

( per me è il massimo ) piazzo la 501 e ci adeguo qualche binocolo a seconda delle esigenze ( spesso il Vixen, l'Aus Jena o il 16X ) ed il Penney o il Nikon7X35 in manuale.
5) se NON sono troppo bello e pure un pochino pigro, il Penney o Nikon o lo Swift ( che ho in riparazione........TORNA A CASA PRESTO CHEBABBOASPETTATTE'!!!

) li passo sulla 501 così in caso di bruschi movimenti sono tranquillo.
Il Ba6 nella stragrande maggioranza delle volte mi rimane in valigia.
Per me, ribadisco IMHO, il Ba6 è esclusivamente da postazione fissa e con le ruote sotto il treppiede.
Se avessi un'appartamento all'ultimo piano con una vetrata che mi dà su un ampio balcone ben accessibile con visione mare che mi va da EST a OVEST passando per il SUD, sarebbe perfetto

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Comunque pare che domani sera qui a Ostia il cielo si dovrebbe riaprire e non mancherò di seguire il tuo consiglio e testare gli strumenti.
L'unica cosa caro Steve, in caso di test, prendi sempre le mie valutazioni con le pinze; non ho un occhio da esperto.
