fracitana ha scritto:
x Marco: il problema della temperatura è molto piu' incasinato di quanto si direbbe.. in prima analisi dipende dalla distanza tra piano focale e pignone del focheggiatore (o dall'albero se è un crayford) e dal tipo di materiale usato tra questi due punti.. considera che di solito non ci sta solo il tubo del focheggiatore ma anche vari raccordi, prolunghe, ruote portafiltri ecc e non è detto che sia tutta roba in alluminio. La distanza in questione poi è chiaramente variabile per permettere come è ovvio la messa a fuoco,il che vuol dire che per un dato delta T non esiste in assoluto un delta L (variazione dimensionale) fisso poichè tale vaiazione dipende linearmente dalla posizione del focheggiatore (che viene calcolata in funzione dei passi del motore rispetto ad una posizione di riferimento che di solito è la battuta del focheggiatore). senza dilungarmi troppo posso dire pero' che su 200 mm di distanza tra pignone o albero e piano focale per l'alluminio si hanno 4,6 micron/°C di delta L.. se pensi che la temperatura possa variare (pessimisticamente) di 10 gradi in una notte ottieni 46 micron. A questo punto devi vedere che profondità di campo ha la tua ottica, per un F/4 (sempre pessimisticamente) è di circa 100 micron cioè circa il doppio del delta L.. cosa che cmq nn garantisce di restare nella zona di fuoco "critico" ma che è tuttavia abbastanza rassicurante, specie se pensi che tutto il resto dell'intubazione (che non puoi controllare) subisce effetti di variazioni dimensionali ben più elevati. Quindi, e mi rivolgo a chi usa questo tipo di compensazione x es con il robofocus, ne vale la pena?
onestamente io non l'ho mai usata.. ma devo dire che mi sono trovato con problemi di shift di fuoco

Sul robofocus funziona in modo semplice.
Il robofocus ha un sensore di temperatura e riporta il valore in unità al programma sul pc.
Con un un po' (almeno 2 suppongo.. ma piu' sono meglio è) letture Unita Temp / posizione di fuoco il programma saprà calcolare un modello (una retta circa..) e applicherà in autonomia le correzioni di fuoco. Tutto qua.
Cita:
X Chris : sto consultando un po' di cataloghi per trovare un motore con motoriduzione adeguato. Non credo che serva una coppia pazzesca, piuttosto sarebbe meglio avere un motore con i soliti 200 passi/giro e magari una riduzione meno "spinta".. diciamo da 1 Ampere? in ultimo 2 domande veloci..
1) Il motore dovrebbe lavorare in che modalità? microstepping o half step? e nel primo caso con che risoluzione?
2) Prevedi un sensore di posizione (interruttore) per lo zero del focheggiatore quando è a battuta?.. suppongo di si ma nn so bene sul robofocus come è gestita sta cosa.. (al tuo ci ho dato un'occhiata al volo ma senza farci caso).
Fabio
1A credo sia fin troppo!!! Io sto usando questo al momento
http://www.robot-italy.com/product_info ... ts_id=1449 e oltre a scaldare un po' a 12V , ha fin troppa coppia a mio avviso. Meglio un motore piu' piccino e demoltiplicato.
1) tutto si puo' decidere assieme. Il microstepping se demoltiplichiamo serve a poco onestamente. Per darti un riferimento il robofocus lavora a 3600 step per giro.. ma basterebbe anche 1/4...
2) no. Via protocollo seriale si puo' impostare la posizione. FS001000? (? e' un crc) dice che la posizione attuale è 1000. Si puo' poi impostare un limite via SW ma onestamente è raro andare a "cozzare" con questi limiti. (a me non è mai capitato...).
Oggi se riesco faccio qualche test con il software del robofocus per vedere se il mio accrocchio risponde bene o meno.
(il protocollo descritto sul manuale in alcuni punti non è molto chiaro...)
Ciao
PS: sto valutando anche una scheda diversa per il controllo degli stepper. Il motor shield qui in italia non lo trovo già costruito e poi si mangia un sacco di input per niente. Ne ho trovato uno carino che si controlla con 1 sola uscita!