Premessa: l'argomento non è semplice ed è piuttosto lunghetto. Mi sono promesso di fare un articolo con l'intento di semplificare aiutandomi con un'altra persona e che dovrebbe poi essere pubblicato anche su un nuovo sito in arrivo (non mio) ma di cui non vi posso anticipare nulla. Aimè nei prossimi giorni probabilmente non parteciperò al forum avendo per la prossima settimana 3 scritti, ne parleremo meglio dopo.
tuvok ha scritto:
L'ingrandimento al telescopio per un dato dettaglio è ottimale quando la "visibilità" di tale dettaglio diminuisce sia a minori che a maggiori ingrandimenti.
Sembra paradossale ma è così, purtroppo quel testo non spiega a fondo queste considerazioni invece presenti in altri testi.
Il concetto è che ingrandendo l'immagine diventa più grande ma anche più scura, perciò esiste una particolare soglia che tiene conto dei due fattori.
L'occhio vede meglio più l'immagine è grande, ma se ingrandendo l'immagine si scurisce allora esiste un momento in cui il guadagno che abbiamo dall'avere una immagine grande "passa in secondo piano" a quello di una immagine più luminosa. Proprio in quel momento, in questa fase di transizione, si ha l'ingrandimento ottimale.
E come dice quella frase, a ingrandimenti superiori ed inferiori la nostra capacità di percezione diminuisce.
Esistono in letteratura diverse pubblicazioni a riguardo, in particolare ci sono due modelli di riferimento, uno è più adatto ad oggetti di piccola dimensione angolare, l'altro invece è più adatto ad oggetti di grande estensione angolare.
Avremo modo di parlarne con chi vorrà ascoltare.
tuvok ha scritto:
In particolare, riporto dal testo, traducendo per i piu' pigri
...In condizioni di seeing scarso, strumenti piu' grandi sono relativamente svantaggiati a causa del fatto che l'influenza delle correnti di aria aumentano con il quadrato del diametro della pupilla di ingresso... e
... per ogni valore di seeing esiste un diametro ottimale. Per seeing pessimo è 150mm; per buon seeing da 500 a 600mm. Per seeing eccezionale (inteso pari a 0.3"-0.5") l'apertura ottimale è fuori range del grafico. Notare che per l'osservazione dei dettagli planetari strumenti con aperture maggiori di 300mm sono utili solo in condizioni di seeing buone. .
Si sta parlando di risoluzione e della capacità di leggere un dettaglio sul disco di un pianeta o sulla luna, questo è bene tenerne conto.
In particolare parlando di diametri si riferisce solo ed esclusvamente alla loro "forza" nel mostrare dettagli, non dice assolutamente che aperture grosse sono in generale inutili, sono solo inutili ai fini del dettaglio più piccolo osservabile in condizioni di seeing non buone, ma se consideriamo che l'immagine di un pianeta è fatta anche di dettagli superiori al seeing allora questi saranno visibili meglio nel diametro superiore, colori più saturi e sfumature contrasti più netti.
ciao