Riccardo, io tempo fa lessi sia "Radioastronomia amatoriale" di Falcinelli che "Radio natura" di Romero, il problema di entrambi i volumi è, a mio avviso, che danno per scontato delle basi di elettronica ed elettrotecnica che non sono appannaggio di coloro che non hanno fatto studi tecnici.
Secondo me, il vero gap tra l'astronomia ottica e la radioastronomia sta proprio nella differenza di approccio
soggetto-utente: nel primo caso l'astrofilo compie la naturale azione di
guardare e l'apprezzamento (almeno a primo acchito) è di livello estetico; in radioastronomia è necessario avere una conoscenza intima dello strumento di rilevazione poiché l'osservazione è legata al comportamento del sistema di ricezione in funzione dell'interazione con il soggetto.
Detto questo, io sarei il primo a voler fare degli esperimenti di radioastronomia (anche contingenti... come quelli relativi alle VLF), ma per cominciare avrei bisogno di indicazioni sul
dimensionamento dello strumento:
- Antenna: dimensioni, materiali
- Circuito di conversione del segnale: schemi, costruzione, problemi
- Alimentazione del circuito: come farla, quali sono i limiti (basta una batteria da 12V, perché usare un alimentatore invece di un altro, filtri passa-alto....)
- Software di ricezione, quali usare? Magari si potrebbe incentrare questo punto verso soluzioni opensource cross-plataform come http://www.baudline.com/
- Il sistema di ricezione funziona? Definire una serie di test.
Io non ho le competenze tecniche per risolvere questi punti, sono solo domande che mi sono appuntato leggendo i due libri sopracitati e spulciando i vari siti come:
http://www.radioastrolab.it/http://setiitalia.altervista.org/Radiotelescopio.htmlhttp://setiitalia.altervista.org/interf ... oonde.htmlPurtroppo spesso e volentieri mi sono scontrato contro delle parti
date per scontate dagli autori; a tale proposito voglio dire che da una parte capisco certi comportamenti, perché quando una persona ha fatto la gavetta necessaria per arrivare a certi risultati, risulta un po' fastidioso il continuo domandare dei neofiti che vorrebbero un po' la pappa pronta. È lo stesso discorso che si fa ai nuovi utenti Linux: ad avere a che fare con i lamer uno si stufa a rispondere sempre alle stesse domande ma, almeno nel caso dei sistemi operativi opensource, esistono distribuzioni per i neofiti (i.e.: Ubuntu) e distro per gli esperti (i.e.: Slackware, Gentoo...).
In radioastronomia amatoriale invece è un po' troppo... far west

.
Mi metto a disposizione per eventuali sperimentazioni

. Facciamo su un (ennesimo) sito internet con degli schemi e delle foto di realizzazione?
Simone
_________________
Simone Martina(a.k.a. gaeeb)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Gruppo Astrofili Edward Emerson Barnard
Home Page: www.gaeeb.org
Facebook: facebook.com/gaeeb
Twitter: twitter.com/gaeeb_org
autocostruttite.wordpress.com