Fabius ha scritto:
Per la collimazione il telescopio è perfettamente collimato. L'ho appunto portato dal GAC, Gruppo Astrofili Catanesi e l'hanno verificato loro stessi con i loro strumenti. E mi hanno detto che la collimazione è perfetta.
Per il seeing: non era ottimale, ma siccome voglio fare esperienza ho provato ugualmente.
Temperatura: dopo un'ora e più di osservazione avevo qualche dettaglio più nitido, ma ripeto: con un dischetto planetario così piccolo non riesco a cogliere tanti dettagli. Sforzandomi non poco sono riuscito a cogliere una sottilissima banda marroncina in mezzo (perché a 60x già era enorme quella accanto al polo nord).
Può darsi quindi che tutto derivi o dal tempo non ottimale oppure dalla mia capacità visiva.
Io sono miope, ho gli occhiali, ma osservare con gli occhiali mi è scomodissimo e quando osservo senza colgo più dettagli.
Fatto sta che a 194x il dischetto è ancora troppo piccolo. Ma quello che di cui mi lamento non è tanto la dimensione del disco, quanto i dettagli che posso vedere a quella dimensione. Devo sforzarmi.
Un disco planetario del genere:
http://www.youtube.com/watch?v=C3CVkWBnQ0s mi soddisferebbe non poco, perché a queste dimensioni posso già cogliere molti più dettagli compresa la macchia rossa.
-Se vuoi tanti dettagli in un disco enorme non ti resta che andare su aperture fantasmagoriche (50cm) però qui è bene che ci chiariamo su cosa ti aspetti da un telescopio. In condizioni normali di seeing, acclimatamento e collimazione ottimale, Il Mak ti fa vedere i dettagli che vedo in quel video webcam e anche qualcosa in più, in condizioni eccezionali di seeing qualcosa ancora ma non puoi pretendere la luna da uno strumento di 127mm.
Altro punto: l'occhio, il tuo occhio: il visuale richiede molta pazienza, l'occhio va allenato , più lo alleni più vedi e in una serata normale devi stare attaccato all'oculare almeno 2 orette per avere soddisfazione (e come quando stai al buio, più ci stai più l'occhio diventa sensibile ai particolari. qui è lo stesso). Ricorda: la pazienza è la virtù dell'astrofilo, anche considerando che i particolari planetari non sono mai contrastati (non sono come i crateri lunari) e quindi richiedono uno sforzo visuale da "rabdomante"
Altro punto ancora: la visione in un catadiottrico è di qualità altalenante, subendo il seeing essi possono celare e scoprire dettagli improvvisamente (personalmente non lo vedo come un problema essendo una sorta di effetto sorpresa)
Per concludere: se sei deluso ripetutamente dal tuo strumento - avendolo -attenzione- testato in condizioni di seeing, acclimatamento e collimazione ottimali forse è il caso che butti un occhio in uno strumento di minimo 25 cm (però non aspettarti una visione da Hubble, di Hubble ce n'è uno solo ed è anche fuori dall'atmosfera)..vedi come ti sembra (hai detto di avere già osservato ma la memoria è vigliacca tende ad ingigantire, abbellire i particolari se l'esperienza è stata positiva quindi ripeti l'esperienza ...) e tira le tue conclusioni, il mio consiglio però e cercare di trarre il massimo dal tuo strumento (non sono sicuro che tu l'abbia sfruttato a dovere) e anche di non crearsi false aspettative (è pur sempre uno strumento di 13 cm di diametro)
ciao