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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 14:34 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Fabios ha scritto:
In attesa dei cervelloni ho trovato questo
http://www.solarstorms.org/SRefStorms.html

A quanto pare la piu' veloce tempesta solare ha percorso i 150 milioni di km in 17 ore ed e' il record (dicono). Sui 2500mk/s!
Mi interessa un po' poco il discorso dei danni, mi interesserebbe di piu' capire ad esempio l'andamento della velocita', ho letto che alcune particelle solari accelerano, non e' un viaggio balistico. Sono queste? Se e' cosi', mi interesserebbe capire se l'accelerazione che ricevono nel viaggio e' sempre uguale per ogni viaggio (quindi le tempeste si differenziano all'origine, come potenza) o se la tempesta perfetta e' un insieme di espulsione potente ed accelerazione potente.
Mah?

Che accelerino mi pare strano.....
L'unica cosa che potrebbe accelerare è il campo magnetico, ma un campo magnetico statico non compie lavoro....
forse una particolare forma di campo magnetico potrebbe accelerare, ma qui andiamo sul parecchio complicato...
Dove lo hai letto che accelerano?

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
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Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 15:29 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
GHISO983 ha scritto:
Fabios ha scritto:
In attesa dei cervelloni ho trovato questo
http://www.solarstorms.org/SRefStorms.html

A quanto pare la piu' veloce tempesta solare ha percorso i 150 milioni di km in 17 ore ed e' il record (dicono). Sui 2500mk/s!
Mi interessa un po' poco il discorso dei danni, mi interesserebbe di piu' capire ad esempio l'andamento della velocita', ho letto che alcune particelle solari accelerano, non e' un viaggio balistico. Sono queste? Se e' cosi', mi interesserebbe capire se l'accelerazione che ricevono nel viaggio e' sempre uguale per ogni viaggio (quindi le tempeste si differenziano all'origine, come potenza) o se la tempesta perfetta e' un insieme di espulsione potente ed accelerazione potente.
Mah?

Che accelerino mi pare strano.....
L'unica cosa che potrebbe accelerare è il campo magnetico, ma un campo magnetico statico non compie lavoro....
forse una particolare forma di campo magnetico potrebbe accelerare, ma qui andiamo sul parecchio complicato...
Dove lo hai letto che accelerano?

Se posso avanzare una supposizione, penso si tratti di un malinteso sul significato di "accelerazione".
Comunemente tendiamo ad intendere per accelerazione un incremento della velocità, pensando al "modulo" della velocità. Tecnicamente però, anche una variazione delle componenti, senza variazione del modulo (quindi una "deflessione") è una accelerazione.
In questo caso suppongo che si tratti proprio di questo: campi magnetici statici "accelerano" le particelle, nel senso che le deflettono, cambiando la direzione della velocità ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 16:48 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
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Penso anche io, esattamente come la distinzione fra accelerazione tangenziale e centripeta, la prima agisce sul modulo la seconda sulla direzione.

ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 19:17 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Avete ragione io cmq pensavo ad una accelerazione utile (ovvero che aumenti lil modulo delle velocità quindi la loro energia)
Cmq ho detto una fregnaccia, il campo magnetico statico non compie lavoro!!
Se invece il campo magnetico varia nel tempo non so ma credo sia possibile (che la loro energia possa aumentare)....
Ed il campo magnetico del sole non è affatto statico!
Se non sbaglio ci sono delle stelle di neutroni rotanti che sparano getti di particelle cariche!

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Davide Ghiso
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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 19:35 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
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Humans in space would be in peril, too. Spacewalking astronauts might have only minutes after the first flash of light to find shelter from energetic solar particles following close on the heels of those initial photons. Their spacecraft would probably have adequate shielding; the key would be getting inside in time.

Provo a tradurre, l'inglese lo mastico abbastanza :D

Anche gli umani nello spazio sarebbero in pericolo. Gli astronauti che camminano nello spazio (in uscita extraveicolare) potrebbero avere solo minuti dopo il primo flash di luce per trovare riparo dalle energetiche particelle solari che "seguono vicino i tacchi" (cioè che seguono a ruota, attaccate, quasi concatenate) di quei fotoni inziali. Il veicolo spaziale avrebbe probabilmente una adeguata schermatura; la chiave sarebbe entrare in tempo.

Propenderei per l'idea espressa da Ford, cioè le particelle del normale vento solare accelerato dai potenti raggi X del brillamento. Perchè in ogni caso un protone non può muoversi come la luce, il problema sarebbero quindi le particelle già "in loco", che ricevendo il colpo d'ariete dai raggi X diventerebbero più pericolose del normale. La frase "attaccato ai tacchi" suggerisce questa cosa, che le particelle nopn siano di immediata provenienza solare ma già sul posto e spinte dalla radiazione improvvisa.

Poi la tempesta vera e propria è un'altra storia :mrgreen:

Si potrebbe pensare a una folata di vento potentissima che solleva una nube di polvere o di neve, ma in faccia si riceve prima quella già in sospensione ^^

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Osservo con: Riflettore Newton della Optrons 127/1000 f/8 (2006), oculari scarsi K20 e K9 e gli ottimi PL10 e WA12 di Vicchio (grazieee! ^^); Binocolo Leica 8x32 BN; 2 Rifrattorini con cui ho iniziato

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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 20:16 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Località: Milano
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Questa interpretazione/traduzione da un senso perfettamente logico alle "dinamiche" di particelle e fotoni, quindi (perdonatemi il discorso terra-terra) la tempesta vera (intesa come il grosso del flusso di particelle) alla peggio arriverebbe comunque 17/18 ore dopo l'eruzione solare che, con quanto spiegato prima da Ford (ovvero che che un botto del genere sul Sole, metterebbe in allarme tutti un secondo dopo la sua segnalazione) il preavviso permetterebbe di mettere in sicurezza gli "ambiti" piu esposti a queste tipologie di tempeste.

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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 21:10 
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Ford dice: 2) Potrebbero esserci particelle cariche già in viaggio verso la Terra (il "normale" vento solare) accelerate dall'impatto dei fotoni X?

Se io ragiono in termini qualitativi direi che non ci siamo proprio, per particelle cariche intendiamo soprattutto protoni dato che il vento solare è composto principalmente da questi, esatto ?
GHISO, qui ci vuoi tu, in un urto protone fotone quale energia può acquistare un protone ? penso "poca"
Già con un elettrone il discorso sarebbe diverso vista la massa inferiore.

Quindi mi sentirei di escludere questa possibilità.

Se invece però, riferendosi al principio della conservazione della quantità di moto, io immagino le particelle in rotta verso il Sole (quindi particelle che arrivano da altre stelle della galassia) e queste in "prossimità" della nostra stella affrontano l'urto, magari anche più urti a seguito di diverse "esplosioni" allora è probabile che anche un protone possa acquisire l'energia necessaria per arrivare a quelle velocità.


ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 21:15 
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GHISO983 ha scritto:
Se invece il campo magnetico varia nel tempo non so ma credo sia possibile (che la loro energia possa aumentare)....


Il campo magnetico di per se non compie mai lavoro, che sia statico o dinamico.
Quel che può succedere con un campo magnetico dinamico è che grazie all'induzione si creino delle forze elettromotrici che creano invece lavoro.
Ci sono altri esempi per i quali il campo magnetico, anche statico, crea indirettamente le condizioni per fare lavoro, in genere si tratta di fenomeni di magnetizzazione, spostamento della carica elettrica, effetto hall e chi più ne ha più ne metta.

ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 21:40 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
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Ho ritrovato il link
http://www.universetoday.com/14645/2012 ... lar-flare/
stavo cercando fastest solar storm ed ho trovato questo.
A leggere meglio, l'accelerazione in questione mi pare relativa ai flares (lampi, non particelle, vero?), le particelle accelerano in loop nella parte bassa della corona (e li' rimangono) ma producono lampi energetici (e quelli arrivano a noi).
Quindi un conto i lampi, un conto le tempeste di particelle, che sono due fenomeni non per forza collegati (a leggere), mi sto schiarendo le idee, se e' cosi'.
Allora le solar storm sono coronal ejection mi sa? E l'evento Carrington e' un coronal ejection? Ma e' fondamentalmente una eruzione vulcanica insomma, tranne che la spinta proviene comunque dalla corona?
Ri-mah?


Edit:
http://science.nasa.gov/science-news/sc ... gtonflare/
qui dice che l'evento Carrington e' un flare..... non ci ho capito nulla allora...

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Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

CCD Deep: Orion DSCI II (color ICX429AKL 752*582 8.6nm*8.3nm) - Guida: OAG tramite Meade DSI Pro
CCD HiRes: Philips SPC900NC
Filtri: Hutec IDAS LPS-P2

SW di acquisizione ed elaborazione (su Vista32 e XP): MaxIm DL EE, Registax - SW di guida: PhD e ASCOM 5.5 Pulse Guide


Tra piccole iene anche il Sole sorge solo se conviene (Afterhours)


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 Oggetto del messaggio: Re: Evento "Carrington"
MessaggioInviato: venerdì 5 novembre 2010, 22:01 
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Bel link Fabios !
Il tuo link ha aggiunto qualche dubbio che vedrò di risolvere non appena ho il tempo per farlo, in particolare con ulteriori approfondimenti su wikipedia inglese si trova:
http://en.wikipedia.org/wiki/Solar_flare

vi porto qui il paragrafo Hazards:

Solar flares strongly influence the local space weather of the Earth. They produce streams of highly energetic particles in the solar wind and the Earth's magnetosphere that can present radiation hazards to spacecraft and astronauts. The soft X-ray flux of X class flares increases the ionization of the upper atmosphere, which can interfere with short-wave radio communication and can increase the drag on low orbiting satellites, leading to orbital decay. Energetic particles in the magnetosphere contribute to the aurora borealis and aurora australis.

Solar flares release a cascade of high energy particles known as a proton storm. Energetic protons can pass through the human body, doing biochemical damage,[4] and hence present a hazard to astronauts during interplanetary travel. Most proton storms take two or more hours from the time of visual detection to reach Earth's orbit. A solar flare on January 20, 2005 released the highest concentration of protons ever directly measured,[5] taking only 15 minutes after observation to reach Earth, indicating a velocity of approximately one-third light speed.

The radiation risks posted by prominences and coronal mass ejections (CMEs) are among the major concerns in discussions of manned missions to Mars, the moon, or any other planets. Some kind of physical or magnetic shielding would be required to protect the astronauts. Originally it was thought that astronauts would have two hours time to get into shelter, but based on the January 20, 2005 event, they may have as little as 15 minutes to do so. Energy in the form of hard x-rays are considered dangerous to spacecraft and are generally the result of large plasma ejection in the upper chromosphere.


ciao

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