Humans in space would be in peril, too. Spacewalking astronauts might have only minutes after the first flash of light to find shelter from energetic solar particles following close on the heels of those initial photons. Their spacecraft would probably have adequate shielding; the key would be getting inside in time.
Provo a tradurre, l'inglese lo mastico abbastanza
Anche gli umani nello spazio sarebbero in pericolo. Gli astronauti che camminano nello spazio (in uscita extraveicolare) potrebbero avere solo minuti dopo il primo flash di luce per trovare riparo dalle energetiche particelle solari che "seguono vicino i tacchi" (cioè che seguono a ruota, attaccate, quasi concatenate) di quei fotoni inziali. Il veicolo spaziale avrebbe probabilmente una adeguata schermatura; la chiave sarebbe entrare in tempo.
Propenderei per l'idea espressa da Ford, cioè le particelle del normale vento solare accelerato dai potenti raggi X del brillamento. Perchè in ogni caso un protone non può muoversi come la luce, il problema sarebbero quindi le particelle già "in loco", che ricevendo il colpo d'ariete dai raggi X diventerebbero più pericolose del normale. La frase "attaccato ai tacchi" suggerisce questa cosa, che le particelle nopn siano di immediata provenienza solare ma già sul posto e spinte dalla radiazione improvvisa.
Poi la tempesta vera e propria è un'altra storia
Si potrebbe pensare a una folata di vento potentissima che solleva una nube di polvere o di neve, ma in faccia si riceve prima quella già in sospensione ^^