non posso che associarmi al post introduttivo di monpao: avere la possibilità di visionare tutti insieme strumenti così rari e particolari come il 150, il docter e il kowa è occasione più unica che rara e questo è un enorme valore aggiunto alla manifestazione la quale vanno un plauso e compliemnti agli ideatori e organizzatori.
Ivan ha già descritto tutti gli strumenti (il 110 era un 28x...

) e quindi è inutile aggiungere altri fiumi di parole, ma ho piacare di fare qualche notazione: tra docter e kowa la sfida è dura ma non dimentichiamo che sono comunque due strumenti concettualmente diversi; i meopta sono strumenti sempre poco considerati, a torto a mio avviso; il nuovo vortex 15x56 mi sembra davvero eccellente e qualche gradino sopra lo standard vortex finora conosciuto, idem dicasi per il suo spotting che ho trovato di poco inferiore allo swaroski (ma con un prezzo di molto inferiore....); lo zeiss FL ha una luminosità impressionante: lo inforcavi e subito ti chiedevi chi aveva acceso la luce.
Ho sentito invece i soliti discorsi circa il cromatismo del miyauchi, che però è astronomico, che però questo discorso non sta in piedi comuque perchè un binocolo è un binocolo e basta etc, etc e del cromatismo del 150 mm, che però pesa un casino e che non sta in uno zainetto, etc etc.. Sono discorsi che non condivido: un miyauchi, che mai e poi mai uso in terrestre, lo apprezzi solo se sei un astrofilo, se non lo sei lascialo perdere subito perchè non è per te. Il 150 mm è un pozzo di luce (e chi se ne frega del cromatismo se poi ti fa vedere la nebulosa strega), da tenere in una postazione fissa e poter avere un 150 mm a quel prezzo è un balzo in avanti impensabile fino a pochissimo tempo fa.
Mi auguro che si possa ripetere un simile evento magari in stagioni più favorevoli e con la possibilità di ampliare l'attività con l'osservazione notturna e il digiscoping: un vero pieno di osservazione della natura a tutto tondo che non potrebbe che farci del bene.