Lo schema DK ha permesso di rendere più limitata la spesa di realizzazione (parte ottica), inoltre Takahashi è riuscita a rendere quasi universale i suoi mewlon tirando un po' il rapporto di apertura e limitandolo a f12 (12,4). Così li ha resi concorrenziali nei confronti degli S-C classici.
resto comunque dell'idea che un cassegrain puro da 25 cm a fuoco lungo sia uno strumento principe per l'osservazione di soggetti poco estesi (pianeti e stelle doppie).
Ogni tanto uso un S-C (schema che non amo) da 25 cm. a f20 per osservare i pianeti e non posso che tesserne le lodi prestazionali. Immagini molo dettagliate e incise (ostruzione sotto 0,20).
Trovo comunque che chi è interessato al cassegrain non possa trovare in un newton a ostruzione limitata una alternativa. I due strumenti nascono con logiche diverse. Il newton è la strada economica per fare diametro e quindi dovrebbe essere votato al deep sky, con un campo di piena luce ampio e ben sfruttabile, il cassegrain resta uno strumento di nicchia che, però, offre nel suo campo applicativo prestazioni altissime.
Nessuno oggi sembra capace di costruirne alcuni "logici". I pochi che ci sono in giro sono carissimi per il semplice fatto che, prodotti in pochi esemplari, pagano una presunta difficoltà di progetto e investimento.
mah... così si dice per farsi pagare, a mio modo di vedere.
Reputo comunque decisamente superiori i cassegrain classici ai vari maksutov che sono diventati di moda qualche anno fa e a cui si attribuiscono miracoli che, francamente, non fanno.
In campo visuale perlomeno la semplicità è sempre vincente. Poche lenti o pochi specchi, focali lunghe e poi via sui pianeti...

Paolo